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martedì 3 dicembre 2013
18:39

La Radio-Pagella 2013-2014 Puntata 15

di Francesco Furlan

Vincitore di giornata
Tarcisio Mazzeo. Sempre meglio. Alla seconda integrale di serie A in carriera, l’ottimo Tarcisio è sembrato ancora più sciolto rispetto all’esordio di due settimane fa. Sabato sera sembra aver corretto anche quelle piccole incertezze (nomi, parole che non vengono, parole scambiate), le quali costituiscono gli infortuni “classici” per chi (come lui) non sia abituato a frequentare con costanza le integrali. Novanta minuti di racconto fluido e partecipato, aiutato anche dalla partita che, tutto sommato, ha avuto ben pochi momenti di stanca. Nota di grande plauso anche per Emilio Mancuso che, dopo l’incertissimo (eufemismo) esordio di Sassuolo-Inter è andato via via sempre migliorando e sabato sera si è distinto per alcune considerazioni davvero azzeccate. Bravo anche lui.

Top

Riccardo Cucchi: in Atalanta-Roma l’anno scorso ci fu una spettacolare prestazione di Antonello Brughini. Evidentemente, è una partita che fa bene a chi la frequenta. E’ vero che Cucchi riesce a cavare sangue dalle rape (“radiocronisticamente” parlando), quindi quando una partita è vivace come quella di domenica il suo racconto risulta sempre preciso ed avvincente. Benissimo soprattutto nel lungo racconto dell’assedio finale dei giallorossi, premiato dal gol in extremis. Un’unica piccola incertezza sull’annuncio del vantaggio atalantino, ma evidentemente doveva essere rimasto anche lui sorpresissimo dalla clamorosa papera del portiere romanista.

Giovanni Scaramuzzino: si può dire senza dubbio che Giovanni sia definitivamente tornato. In poco meno di una settimana, ha infilato due eccellenti integrali, rafforzate anche dal divertente Cagliari-Sassuolo di domenica (la sua presenza al Sant’Elia sta diventando una costante…urge trovare un apposito regionale!). Prende bene il gol di Marzoratti (a proposito, a me sembra di ricordare che il cognome del difensore del Sassuolo avesse due “t” e non una) e fila liscio per tutta la partita: peccato solo per il piccolo pasticcio quando, sul 2-2 del Cagliari, si sovrappone a Dotto che sta raccontando il gol “bianco-cerchiato”. Addirittura scintillante nell’integrale del “Franchi” di ieri sera, quando riesce a raccontare senza mai perdersi una partita davvero ricca di episodi, supplendo anche alla serata non brillantissima di un Baldini che sembra un poco perdersi nella girandola di emozioni.

Giuseppe Bisantis: non ricordo da quanto tempo non fosse campo principale della serie B. Ottima la sua uscita al “Provinciale” di Erice (come da lui specificato: interessante informazione, utile soprattutto per chi non sia di quelle parti), con tanto di assistenza tecnica, da lui opportunamente ricordata in coda. Molto bene anche nell’anticipo di mezzogiorno, quando con Pandolfini racconta il primo successo stagionale in trasferta del Milan (in campionato). Bene su tutti i gol ed una menzione per il “Gufo d’oro” che i tifosi del Catania vorranno sicuramente assegnargli: non fa in tempo a dire che nel secondo tempo Kaka è scomparso, che il brasiliano segna costringendolo ad un “gol strepitoso di Kaka”…da tifoso rossonero, mi auguro che nelle trasferte al “Massimino” venga sempre mandato lui. Anche l’anno scorso al venerdì sera c’era il buon Giuseppe ed anche l’anno scorso: Catania in vantaggio, rosso-azzurri in dieci e rimonta con tre gol del Milan. In questi periodi bui, tocca accontentarsi.

Flop

Antonio Monaco: piuttosto inattesa la sua designazione a Modena. Privato della possibilità di raccontare il trionfo del Pescara, il buon Antonio non riesce mai a decollare con la sua cronaca. Confesso poi che (sicuramente per distrazione mia, ero in macchina) il pareggio del Siena mi era addirittura sfuggito. Una giornata non delle migliori per la nostra grande voce dell’Abruzzo.

La rubrica di Tardelli: allora, stavolta Tardelli e Dotto non c’entrano nulla, anzi la loro discussione è stata assai piacevole. Ammettiamo anche che stare dietro alla evoluzioni della Compagnia Stabile di Via Turati con varieté e comica finale (ex AC Milan) sia ultimamente diventato un po’ complicato. Ma, diamine, parlare per mezz’ora delle dimissioni di Galliani quando l’ultimo comunicato da cabaret sulla “serenità ritrovata” era uscito da un bel po’ è sembrato davvero surreale. Singolare che i nostri lo abbiano appreso dagli SMS degli ascoltatori: davvero in redazione nessuno ha pensato di avvisarli ?

Francesco Repice: sono costretto a ripetermi. Repice è sempre grandioso quando si tratta di raccontare partite ricche di episodi come quella dell’”Olimpico” di ieri sera. Però, davvero, mi diventa sinceramente insopportabile, quando lo spirto caressiano ch’entro gli rugge si impossessa di lui e lo fa diventare xenolalico. Ieri sera, fra Pipita che spuntavano ovunque, Goran il barbaro manco fossimo al cinema e, new entry assolutamente sconcertante, Cabeza de Area per il malcapitato Biglia, davvero non se ne usciva più…ah, il “rrrete” che ci piace tanto è naturalmente andato a farsi benedire. Peccato.

Chiudo con una piccola postilla, sperando di non innescare un flame. In un mondo delle comunicazioni in cui il turpiloquio è stato ahimé sdoganato da decenni, la radio mi pare sia sempre stata un’isola più o meno felice. Se c’è un luogo in cui non mi aspetto certo di sentire certe cose (almeno di norma) è Tutto il Calcio. Preciso: nessun problema a seguire manifestazioni politiche con dovizia di particolari; ricordo ancora una puntata del sabato di qualche anno fa in cui Tutto il Calcio venne ridotto in pratica ad una sorta di collage di highlights, in quanto venne seguita quasi in integrale una manifestazione del PDL. Però, ascoltare durante le partite una scarica di parolacce come quella che l'inviato che trasmetteva da Genova ci ha fatto sentire con tono quasi compiaciuto non mi è affatto piaciuto. E, del pari, ho trovato, triste, tristissimo, sentire i bambinetti che popolavano lo Juventus Stadium esibirsi nel volgarissimo urlo che i loro colleghi più grandi (ma, evidentemente, non più maturi di loro) mandano sempre in onda a (quasi) ogni rinvio del portiere avversario. Forse davvero certe volte sarebbe meglio azzerare gli effetti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono molto d'accordo sul discorso dei collegamenti di domenica pomeriggio. Nel bel mezzo di una puntata e di Tutto il calcio, simbolo storico di pacatezza e educazione, sono riusciti a mandare in diretta due parolacce di Grillo in mezzo minuto.
E poi non ho capito l'urgenza e il bisogno di fare collegamenti con una manifestazione politica, manco stessimo parlando dello sbarco in Normandia.
Mi sa che nel tuo podio degli epic fail di fine stagione, quello di domenica è un candidato :)
Così come il ritardo sul caso Galliani, mi sa. Anche la Gazzetta, lunedì, in Zupping, ha bacchettato.

Personalmente avrei inserito nei top anche Giulio Delfino (se non addirittura vincitore) che ha commentato ottimamente tutte e tre le partite che ha avuto nella settimana, col culmine del gol della Juve allo scadere annunciato con un tono di voce emozionante e pulito, degno di Cucchi, tono alto ma non strascicato.

Non concordo sullo Scaramuzzino di Cagliari. Da una delle voci principali, non mi aspetto errori da "debuttante" come sovrapporsi ad un altro flash e costringere il conduttore a suonare la campanella.
Marco

Anonimo ha detto...

Ciao Marco, su Delfino concordo. Di Roma-Cagliari avevo parlato la scorsa settimana, mentre confesso che non avevo ascoltato Juve-Copenaghen. Diciamo che è rimasto fuori per ragioni di spazio. Sì, brutto l'intervento di Scaramuzzino (fra l'altro si è sentito nitidamente il "vai" sussurrato al tecnico), ma, secondo me è stata l'unica pecca della sua fine settimana. Lunedì è stato magnifico.
Quanto al podio degli epic fail, il gradino più alto è già saldamente occupato dai primi di Ottobre e penso che per quest'anno sarà molto molto difficile farmi cambiare idea. Diciamo che dovrebbe capitare un cataclisma, che mi auguro non si verifichi.
Francesco

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