Vincitore di giornata
Roberto Gueli. L’anno scorso si era un poco intristito con l’andare della stagione, quando era apparso chiaro che il Palermo avrebbe dovuto abbandonare la massima serie. Ma la passione e la grande professionalità non erano mai venute meno; anzi, penso si possa dire che fra i regionali era stato uno dei migliori. Quest’anno, assodate le difficoltà della formazione rosanero, il buon Roberto ha preso in carico anche le partite casalinghe del Trapani, che finora sta regalando grandi soddisfazioni ai suoi tifosi. Esemplare la partita di sabato, con Gueli scatenato (molto bravo anche a tenersi la linea un po’ più a lungo dopo il secondo gol, onde tranquillizzare tutti sull’infortunio del portiere della Reggina) e gli effetti del “Provinciale” che non hanno davvero fatto rimpiangere boati di stadi noti per il loro calore (quanto ci manca il vecchio Sant’Elia…). Speriamo che il nostro riesca a mantenere questo entusiasmo e questa partecipazione anche se nel prosieguo della stagione arrivassero moneti più difficili per le siciliane.
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Emanuele Dotto: ricordo che lo scorso anno non mi sembrarono particolarmente entusiasmanti le sue due cronache dei derby della lanterna. Stavolta le cose sono invece andate diversamente: al secondo posticipo domenicale serale consecutivo, Dotto ha davvero sciorinato alcune perle che, sono sicuro, l’amico Stefano Stradotto segnalerà prontamente nel suo blob. Molto simpatico il calembour sul nome di Antonini (diventato “Antonioni” visto il suo capolavoro balistico) e, nel complesso un altro racconto davvero molto godibile, anche quando la partita era oramai morta e sepolta. Da segnalare anche i brillanti interventi di Mazzeo che, da seconda voce, rimane, a mio modesto avviso, sempre uno dei migliori. Adesso, da domenica ci sarà per lui l’impegno ai Mondiali di ciclismo, che verosimilmente lo terranno fuori dalle cronache calcistiche per un paio di turni. Ma penso che l’ottimo Emanuele ci darà grandi soddisfazioni anche sulle due ruote.
Giulio Delfino: nel commento della scorsa settimana, avevo auspicato un pronto ritorno alle cronache calcistiche anche per lui. Detto fatto, Delfino è stato impegnato in due partite assai interessanti. Temevo un pochino la partita del Franchi, dove, anche a causa della apparente disparità di forze in campo, si poteva pensare ad una partita piuttosto noiosa. Invece il Cagliari ha dato filo da torcere ai viola, cosa che ha permesso a Delfino di tenere il racconto sempre vivo e godibile, nonostante la temibile presenza di Baldini che, duole dirlo, spesso è un po’ il tallone d’Achille delle cronache a due voci dal “Franchi”. Da segnalare in particolar modo la cronaca del concitato finale (con il rigore non concesso alla Fiorentina e l’espulsione di Pizarro) ed un “rete” sul pareggio di Pinilla, che a Delfino penso mancasse da parecchio tempo. Molto buona anche la cronaca di Parma-Roma, altra partita assai vivace. Qui, l’assenza della seconda voce ed il rimpallo di linea con un Brughini meno inappuntabile del solito lo hanno favorito, anche perché così è riuscito a concentrarsi sulla partita, evitando qualsiasi caduta “salottiera”. Per lui, davvero una bella due giorni.
Francesco Repice: il big-match Inter-Juventus arriva forse un poco troppo presto per sperare che sia anche una bella partita. Comunque, Repice si disimpegna molto bene, tentando di vivacizzare la cronaca anche nei momenti morti della partita (più d’uno a dire il vero). Da segnalare la solita “Pirleide” (ogni volta che il giocatore bresciano tocca la palla sembra che Repice abbia visto Padre Pio), che stavolta contagia anche un Avallone piuttosto spento. Però, come detto, l’ottimo Francesco fila che un piacere e finalmente ci fa risentire il suo famoso “rete” sul gol di Icardi. Perdonabile sul “Vidaaaaal” del pareggio bianconero, dato che stavolta il gol è arrivato proprio finché Repice stava parlando del centrocampista cileno. Anche per lui, visti gli impegni altrui, si prospettano adesso un paio di settimane di fuoco.
Flop
Filippo Corsini: se la cava alla grandissima nell’intricata puntata del sabato pomeriggio, quando riesce a gestire (a mio avviso) molto bene le sette partite collegate, con scorta di Italia-Croazia di pallacanestro, dove Barchiesi sembra sempre un leone in gabbia per il (necessariamente) poco spazio concessogli. Per quanto riguarda la domenica, va effettivamente detto che non è facile gestire una puntata con soli quattro campi, specie quando la partita più “importante” è chiusa dopo poco più di mezz’ora. Forse (ma, chiaramente, non dipende da lui) sarebbe il caso di provare a riesumare quei due campi di Lega Pro che un paio d’anni fa aiutavano a gonfiare un poco lo smilzo programma domenicale. Tornando a domenica, non si capisce, francamente, la motivazione che lo ha spinto a tenere l’Olimpico come campo principale più o meno fino a metà del secondo tempo, lasciandolo peraltro come secondo campo quando il testimone è stato passato a Scaramuzzino. Anche perché Cucchi faceva del suo meglio, ma era evidente che a Roma si stesse solo aspettando il novantesimo. Ripeto ancora: un po’ di elasticità sarebbe onestamente assai gradita.
Maurizio Ruggeri: ed in tema di conduttori da studio, inizio di settimana complicato per il timoniere di “Zona Cesarini”. Sorpreso forse durante la lettura dell’atto unico di Beckett, ad inizio di serata dà la linea a Brughini per il “finale di partita”, quando in realtà al “Liberati” si gioca da una diecina di minuti. Anche dopo la fine delle due partite , palesa un paio di incertezze davvero degne del peggior Zauli. Serata storta, capita anche ai migliori.
Il blob dei gol: stavolta nulla da dire, almeno è stato mandato in onda, consentendoci di non ascoltare più per i cinque minuti finali il terrificante salotto post partita di Zauli e Cabrini. Però, in tutta onestà, è stato davvero un peccato che, per motivi imperscrutabili, non siano stati mandati i gol delle partite del sabato (a meno che, e nel caso me ne scuso, non siano stati mandati sabato sera, quando non sono riuscito a sentire il blob della serie B). Peccato, dato che coinvolgevano le partite di Inter, Juventus, Milan e Napoli. Peraltro, nel link scaricabile dal sito, i tre anticipi compaiono regolarmente. Peccato, anche perché non tutti sono in grado di scaricare gli ascolti. Speriamo che non sia l’inizio di un’altra stagione travagliata per questa bella ed oramai storica iniziativa di Radio Rai.
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