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sabato 3 agosto 2013

La posta di Tonino Raffa - Puntata 5

Torna per la quinta puntata, la rubrica "La Posta di Tonino Raffa" che permette ai nostri lettori di interagire con una delle voci storiche di "Tutto il calcio minuto per minuto"

Vi ricordiamo che per poter partecipare, basta inviare la propria domanda a info@tuttoilcalcioblog.it

Cavani è andato in Francia. E' l'ennesimo "top Player" che lascia il nostro campionato. In compenso sono arrivati alla Juventus Tevez e Llorente. Secondo te continuerà l'emorragia di campioni o ci sono segni di inversione della tendenza?
Penso sia presto per parlare d'inversione di tendenza. Conviene per il momento limitarsi ai fatti anche perchè manca più di un mese alla chiusura delle liste. Il campionato italiano ha perso Cavani, Jovetic e Marquinhos. Forse partirà anche Osvaldo. Ma sono arrivati Tevez,Gomez, Llorente, Higuain, Strootman. Non è poco, con tempi che corrono (e non dimentichiamo che incombe la mannaia del fair play finanziario imposto dall'Uefa). Ma perchè la serie A torni a sedurre come negli ottanta e novanta, occorrono riforme. Che ancora, putroppo, non arrivano : legge sugli stadi,format dei campionati, vivai, superamento della normativa Bosman,chiarezza nei bilanci, investimenti lungimiranti, lotta più incisiva al razzismo ed alla violenza. Solo un salto "culturale" potrebbe attirare nuovi investitori. I magnati arabi e quelli russi (vedremo cosa succederà tra l'indonesiano Thohir e l'Inter...) hanno riversato i loro quattrini altrove. E stanno alla larga dai nostri club . Che, negli ultimi anni, hanno solo saputo litigare per la spartizione dei diritti televisivi (fa eccezione la Juventus, ed i risultati lo dimostrano).

Dopo questo finale di campionato se dovessivimo tirare un consuntivo della stagione, cosa ti rimane in mente di questo campionato?
Il flash-back sull'ultima stagione ci porta a concludere che alla fine la classifica è sempre veritiera. La Juve non solo ha strameritato lo scudetto , ma ha raccolto consensi unanimi anche da parte delle avversarie. E questa è la miglior legittimazione. Il Napoli è ormai una solida realtà e deve molto a Mazzarri che ha firmato un ciclo straordinario (ma se teniamo conto di quello che adesso dicono i tifosi, dobbiamo concludere che la riconoscenza non è di questo mondo). Il Milan, indebolito dalle partenze pesantissime di Ibra e Thiago Silva, ha fatto per intero il suo dovere, grazie ad un rimonta straordinaria dopo una partenza ad handicap. La Fiorentina di Montella (alla quale brucia il modo con cui le è stato strappato il terzo posto) , La Lazio di Petkovic e l'Udinese del solito inossidabile Guidolin sono le squadre che hanno offerto novità interessanti sul piano del gioco. Del campionato trascorso mi rimangono in mente due flop inattesi, quello dell'Inter e quello della Roma. Mi diranno che è facile parlare col senno del poi. Ma già i loro progetti di partenza erano pieni di incognite, anche se l'Inter ha avuto l'organico falcidiato dagl'infortuni.

Che cosa pensi delle prestazione dell' Italia di Prandelli in Conf Cup? E' finita la serie dorata della Spagna?
Penso che il terzo posto in Confederations Cup, sia un risultato da salutare con soddisfazione. Due vittorie, due pari ed una sconfitta, rappresentano un bottino rispettabile, dopo il secondo posto a Euro 2012. Teniamo conto altresì della condizione fisica non brillante. Resta il rammarico per il mancato ingresso in finale. Avevamo in pugno la Spagna, campione d'Europa e del Mondo. Poi si è abbattuta la maledizione dei rigori. Direi che rimane l'incertezza sul modulo (Prandelli ne ha cambiati 4 in 5 partite), ma sul piano individuale sono arrivate indicazioni confortanti da Giaccherini, Maggio e Candreva. Balotelli è stato lui fino all'infortunio. Il Ct l'ha dovuto rimpiazzare con Gilardino.E la differenza si è vista. Per il futuro, direi che non è l'attacco a preoccupare (anche se bisogna chiarire il mistero El Shaarawy), bensì la difesa. Aspetterei a giudicare esaurito il ciclo della Spagna. Anche i campioni sono arrivati all'appuntamento con le batterie scariche (e forse con un certo appagamento mentale) per cui sono apparsi poco brillanti contro Italia e Brasile. Tuttavia, anche nelle difficoltà la Spagna non ha rinunciato mai ad essere se stessa. Contro il Brasile, sotto di un gol dopo due minuti ed alla fine con un uomo in meno, si è capito che non sarebbe stato opportuno insistere sul tiki-taka. Ma quando una squadra in condizioni fisiche approssimative ottiene il secondo posto, è impossibile dire che sia al tramonto. Se l'anno prossimo arriverà in forma al Mondiale, sarà sempre una candidata al titolo. Infine, non dimentichiamo che a livello giovanile gli spagnoli continuano a saccheggiare tutto.

Volevo un suo parere sulle contraddizioni della ConfCup appena conclusa? Il Brasile forte sul campo e probabile vincitore del prossimo mondiale in casa e povero dal punto di vista sociale e di situazione politica. Che ne pensa?
Le grandi contraddizioni fanno parte della vita. Omero era cieco ma vedeva nel ...futuro. Beethoven era sordo eppure ha composto le nove sinfonie. Se il calcio è una religione, il Brasile è il luogo più indicato per l'esercizio del suo culto. Perchè stupirsi se proprio in occasione di una spettacolare rassegna come la Confederations Cup, sia esplosa la protesta per le difficili condizioni di vita di un popolo che trae dal calcio uno dei pochi motivi di felicità? E' stata, insomma, una contestazione contro il calcio nel ...Paese del calcio. Dove la povertà è ancora tanta, al punto da far chiedere ospedali, infrastrutture, istruzione e non stadi da costruire , anche se c'è un Mondiale da giocare. E' un aspetto che deve far riflettere i governanti ed i burocrati autori di tanti errori. Occorrono segnali forti ed il tempo è poco: anche l'anno prossimo il pallone rischierà di finire in ostaggio, sotto la spinta della disperazione. Che non viene solo dalle favelas. L'indigenza tocca da tempo la classe media : medici, insegnanti ed altri professionisti hanno retribuzioni da quattrocento euro al mese. Bisognerà affrontare con attenzione diversa i problemi legati alla sicurezza. La recente visita del Papa ha confermato che la strada da percorrere è ancora lunga.

Lei ha raccontato diversi mondiali e Europei di calcio? Per un giornalista che esperienza è?
Esperienza affascinante e molto formativa. Ma te ne accorgi dopo, quando tutto è concluso e cerchi di fare un bilancio. Durante l'evento devi solo pensare a lavorare , a correre a perdifiato da un posto all'altro. Devi solo badare a produrre ed a commettere il minor numero possibile di errori. Per un inviato , direi che l'esperienza più suggestiva è quella legata alle Olimpiadi. Dove è possibile vedere i rappresentanti di tutto il Mondo in poche centinaia di metri quadrati. E dove puoi parlare di gare alle quali partecipano atleti di Paesi in guerra tra di loro. Ho visto sfilare insieme Serbi, Croati e Musulmani mentre era in corso il conflitto nella Ex Jugoslavia. A Pechino, nel 2008, erano l'uno accanto all'altro gli americani, gli iracheni e gli atleti dell'Afghanistan. L'Olimpiade è questa. Aveva ragione il barone De Coubertin.

Come commenta i fatti del dopo-partita di Lecce-Carpi con i disordini per la non promozione in Serie B dei salentini?
Sono fatti che si commentano da soli. Dice il proverbio che la mamma degl'ignoranti è sempre incinta. Il calcio dovrebbe essere spettacolo, divertimento e momento di aggregazione sociale. Per alcuni idioti, invece, è solo un pretesto per scatenare incidenti.

Mi ha molto ferito la storia di Fabrizio Miccoli. Che cosa ne pensa?
La vicenda ha ferito ciascuno di noi. Per la sua gravità ha avuto una propagazione quasi planetaria. Voglio immaginare che sia nata per un momentaneo delirio di onnipotenza, frutto di frequentazioni sbagliate. Il giocatore lo ha ammesso. Tuttavia, se Miccoli avesse voluto riparare, invece di tentare (inutilmente) di mettersi in contatto telefonico con i familiari del giudice Falcone, avrebbe potuto scegliere un gesto diverso : andare a mettere dei fiori davanti all'albero intitolato al magistrato ucciso ed inginocchiarsi per un attimo. Questo avrebbe avuto un effetto migliore rispetto alle lacrime in conferenza stampa. Ma non voglio passare per un fustigatore. Siamo uomini e tutti possiamo sbagliare.

Palermo e Trapani sono due facce della Sicilia calcistica? Come spiega la retrocessione di una potenza come quella di Zamparini? E c'è speranza per la matricola siciliana?
Ho salutato con soddisfazione la promozione del Trapani. Sono un meridionale e quando si affacciano nuove realtà è giusto brindare. Spero che la squadra possa comportarsi onorevolmente in cadetteria. Dietro certi risultati c'è sempre un retroterra fatto di passione, di entusiamo e di lavoro. Per la stessa ragione, la retrocessione del Palermo è un calice amaro da ingoiare. E' arrivata per la solita sommatoria di errori e di sfortuna. La sfortuna sceglie spesso come teatro il terreno di gioco. Gli errori, invece, si commettono quasi sempre stando dietro una scrivania. Nel caso del Palermo, la presenza di un capo sempre in fibrillazione come Zamparini, può aver generato tensioni interne che non sono andate certo a beneficio della tranquillità.

Cosa pensa dell'arrivo di Mazzarri all' Inter? Ci sono speranza per la squadra nerazzurra per la prossima stagione?
Mazzarri? Il miglior investimento che l'Inter potesse fare. Disciplina, organizzazione, applicazione quasi maniacale sul lavoro. Da giocatore era un centrocampista di buona intelligenza tattica, ma nella Fiorentina era chiuso da un certo...Antognoni. Da allenatore, la sua storia iniziata tanti anni fa ad Acireale, è stata tutta un crescendo rossiniano. Ha riportato il Livorno in A dopo 53 anni ed ha firmato tre salvezze acrobatiche alla guida della Reggina (l'ultima, con l'incredibile fardello di 11 punti di penalizzazione). Quando è passato alla Sampdoria ha conquistato in due anni una qualificazione Uefa ed una finale di Coppa Italia (persa ai rigori contro la Lazio). E, soprattutto, è riuscito a non litigare mai pubblicamente con Cassano. Il ciclo realizzato a Napoli è semplicemente da incorniciare. Aggiungiamo che all'Inter sarà difficile fare peggio dello scorso anno. Ma questa deve solo restare una battuta. Vedremo, penso, una squadra equilibrata e votata al gioco offensivo. Mazzarri (che nel nuovo incarico sarà affiancato dal suo intero staff, e questa è una garanzia!) in carriera ha recuperato attaccanti che sembravano finiti e ne ha lanciati altri sui quali pochi avrebbero giurato. A Reggio Calabria ha fatto esordire ben 3O giocatori nella massima serie. Con benefici impensati per le casse della società. Dopo ogni partita non cercatelo mai al ristorante, al cinema o in discoteca. Fatta la doccia,si barrica in casa e si piazza davanti al video-tape. Per studiare la prossima avversaria.

La posta di Tonino Raffa torna con l'inizio della prossima stagione calcistica

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