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ore 14:30 Pop Sport
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lunedì 13 maggio 2013

La Radio-Pagella 2012-2013 Puntata 40

di Francesco Furlan
Vincitore di giornata: Giulio Delfino. Con il ritorno del Mondiale di Formula Uno in Europa, torna anche la possibilità di godersi un Delfino in quasi integrale. Un’autentica fortuna, vista la penosa giornata calcistica appena trascorsa. Tornato a quello che è “il suo vero mestiere” (come gli aveva detto Monaco in uno dei tanti siparietti durante Pescara-Milan), Delfino parte molto bene fine dai giorni precedenti la gara. Come sempre, azzecca quasi tutte le previsioni (magari saranno pure facili, ma un totale incompetente come me si fida ciecamente di quello che dicono lui e Turrini): le Mercedes, forti in qualifica, in gara non vanno e la sua radiocronaca è, in pratica, il racconto di un trionfo annunciato. Ben tornata alla Formula Uno con Delfino, come sempre esauriente ed esaustivo anche nei successivi speciali e nei successivi servizi durante i Gr.

Top
Simonetta Martellini: sfida scudetto decisiva per il volley maschile al Palaghiaie. Simonetta si distingue da par suo. Peccato che non venga chiamata in causa quasi mai, come se la pallavolo fosse ancora quello sport “da ghetto” che era fino a qualche decennio fa. Nei brevi lassi di cronaca che le toccano non sbaglia un colpo. Vorrei anche poter dire che racconta alla grande il punto scudetto, ma il vergognoso trattamento riservatole me lo impedisce. Mi spiace per lei e per tutti gli appassionati di pallavolo (fra cui il sottoscritto), i quali, dopo la puntata di Domenica Sport di ieri, avrebbero davvero fondati motivi per inondare di mail di protesta la redazione sportiva di RadioRai.

Massimo Barchiesi: non mi aspettavo di trovarlo ad Empoli nella puntata di sabato. Fortunatamente, la partita, ancorché molto importante, è stata sufficientemente vivace da permettere a Barchiesi la sua solita, ottima cronaca. Alla domenica gli tocca gara 2 dei play-off di basket; partita davvero avvincente, in cui non manca mai di farci percepire le grandi emozioni che arrivano dal palasport di Milano. Anche lui affatto umiliato dall’assurda gestione da parte dello studio, consuma comunque quel poco che gli resta delle sue corde vocali nel pazzesco finale di partita (per la prima volta, forse, ho come l’impressione che abbia un pochino esagerato). Vediamo se nel prossimo week-end gli toccherà lo spareggio promozione Sassuolo-Livorno: se lo meriterebbe.

Fabrizio Cappella: dopo una prestazione non eccezionale un paio di settimane fa, pronto riscatto per l’ottimo Fabrizio nella larga vittoria del Verona al “Menti”. Partenza in quarta con la traversa di Bruno ed il gol di Cacia sul successivo contropiede, ottimo racconto ed eccellente annuncio del raddoppio gialloblù nella ripresa (fra l’altro, gli effetti che si sentono fanno pensare ad una presenza davvero massiccia di tifosi veronesi anche a Castellammare). E’ stata, probabilmente, la sua ultima radiocronaca stagionale per la serie B, a chiusura di un’altra stagione che lo ha confermato come uno dei migliori “acquisti” recenti da parte della squadra di Tutto il Calcio.

Flop
Paolo Zauli: ed alla penultima puntata stagionale delle pagelle arriva trionfalmente il flop dell'anno e, forse, dell'ultimo lustro. Non amo particolarmente Zauli, quindi ammetto che forse c'è un poco di pregiudizio da parte mia. Già non è particolarmente "ear-refreshing" doverselo sorbettare per tutta la puntata del sabato (oramai la sua cronica difficoltà nel gestire più eventi in contemporanea è acclarata). E qui apro parentesi: ma perché quando ci sono due eventi di sport diversi in contemporanea bisogna per forza passare dallo studio ? Non sarebbe più semplice far sì che chi segue il calcio desse la linea ogni cinque, dieci, venti minuti a chi segue l'altro evento ? Mi pare che il tutto ne guadagnerebbe assai in termini di fluidità. Chiusa parentesi. Ammetto anche che fa pensare il fatto che la pallavolo femminile per RadioRai non esista (giusto un accenno alla vittoria di Piacenza al Gr2 delle 7.30 di domenica, ma solo come aggancio per parlare della finale maschile). Però, almeno fino a ieri, la copertura del massimo campionato maschile era stata più che soddisfacente. Francamente, non riesco a definire quello che è successo ieri che con un'unica parola: SCANDALOSO ! Non è possibile che la gara decisiva di una finale scudetto diventi quasi una parentesi all'interno di Domenica Sport prima e di una partita totalmente inutile come Parma-Bologna poi. Tralasciando la iella che talvolta sembra pure perseguitare Zauli quando ha a che fare con la Martellini (penso che sia successo almeno cinque-sei volte in due settimane che le abbia dato la linea finché era in corso un time-out), chi ha sentito ieri il (non) finale di Trento-Piacenza, penso sia rimasto sconcertato (eufemismo). Sicuramente, correi anche Bisantis e Brughini che, dopo essere intervenuti per annunciare il 2-0 del Bologna, hanno tenuto la linea cianciando sul nulla; sono comunque convinto che si aspettassero che Zauli dicesse loro di cedere la linea alla Martellini (e qui si torna al problema esposto sopra). Cosa stesse passando per la mente di Zauli francamente non è dato sapere, fatto sta che a Trento siamo tornati solo quando Papi aveva appena tirato fuori la palla che dava lo scudetto all'Itas. Due-tre minuti di buco assoluto in un momento decisivo. Un annuncio scudetto da dare in diretta, mancato per l'inspiegabile black-out causato da una scelta assi infelice (eufemismo 2) del conduttore. Mi spiace, caro Zauli, ma così proprio non va.

A proposito di pallavolo femminile: un ultimo accenno anche all’amico Luca Anzanello, che sono riuscito a recuperare su You Tube grazie al sapiente lavoro dell’amico Marco. Lui è sicuramente un top, così come un bel top si merita la stagione di Conegliano, non a caso ieri elogiata pubblicamente dal Presidente FIPAV Carlo Magri durante la finale maschile. Naturalmente, un super top anche alla Rebecchi Piacenza (Carmen Turlea, ti amo!), capace di sfiorare il triplete Scudetto-CoppaItalia-Challenge Cup. Il tutto senza che su RadioRai facessero una piega. Va beh, come si dice: il meglio è nemico del bene.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ringrazio per il sapiente :) Condivido, particolarmente su Zauli. Non sapevo delle prodezze del tardo pomeriggio, non avendo seguito Parma-Bologna. Ero all'ascolto più tardi, con il finale di Milano-Siena e delle interruzioni maldestre di Zauli su Barchiesi, da rischio infarto per quel che stava succedendo (da simpatizzante Olimpia difficilmente dimenticherò). Credo che Barchiesi sia riuscito a salvare la situazione, riuscendo a "difendere" la linea e interrompere da solo, qualche volta, senza dover aspettare lo studio (concordo vivamente su questi continui rimpalli decisamente poco elastici tra calcio-studio-altri sport, a volte irritanti). Altri radiocronisti "minori" nella sua situazione forse non sarebbero riusciti a conquistarsi quello spazio durante un big match di calcio e di Repice.

Piccola nota sulla Formula Uno: unico neo, Delfino che ha trasmesso da Saxarubra. Non è un bel segnale se anche Gp europei tradizionali non vengono seguiti sul posto.

Marco

Anonimo ha detto...

Ciao Marco! Guarda, ripensandoci bene, il problema fondementale (come noti anche tu) è proprio in quel macchinosissimo scambio calcio-studio-altri sport di cui scrivevo. Chiaro che, forse (dico FORSE), la cosa potrebbe funzionare un poco meglio con conduttori un po' meno maldestri di Zauli (il quale domenica ha fatto sì che il problema venisse clamorosamente ingigantito), però la farraginosità del tutto rimarrebbe. Concordo completamente su Barchiesi; se anziché lui ci fosse stato un "buono" (come Fortuna, tanto per buttare là un nome), non so se il tesissimo finale di Milano-Siena sarebbe stato seguito in quel modo. Fra l'altro, non so se hai notato come Repice sembrasse quasi un pochino scocciato quando Barchiesi gli ridava la linea ("eh sì, perché qui nel frattempo..."). Un bel rimbalzo di linea (magari piuttosto dilatato a favore del calcio in momenti non decisivi, più serrato verso la fine delle partite, sempre che il punteggio lo richieda) penso risolverebbe gran parte dei problemi.
Francesco

Anonimo ha detto...

Si, penso anche io che potrebbero gestirla senza il bisogno delle interruzioni di Zauli, che oltre ad aver un tono non esaltante ha anche il difetto di inserirsi nel bel mezzo di un discorso del radiocronista di turno, creando non poco casino e smarrimento a chi ascolta. A me fanno venire un po' il nervoso quando non si fanno finire le frasi. Ho un buon ricordo proprio di Barchiesi, anche come conduttore. Ma credo che il problema sulla mancanza di elasticità sia proprio generale: mi vengono in mente i Mondiali e gli Europei e le improvvide interruzioni durante le radiocronache, per collegarsi urgentemente con i vari opinionisti di turno..

Marco

Anonimo ha detto...

Difatti, quella è l'altra cosa fastidiosa di Zauli, che sembra entrare nelle radiocronache un po'a caso (cosa che, per esempio, con Dotto non succede mai). In effetti, le interruzioni per le indimenticabili incursioni dei vari Zunino, Cabrini, Casarin e compagnia briscola durante gli Europei erano qualcosa che non si poteva proprio sentire. Da questo punto di vista con me sfondi una porta aperta (se penso che tante volte per sentire "opinioni" di questo genere, salta il blob dei gol...).
Francesco

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