In apertura un paio di considerazioni sparse: anche questa settimana, nessuna contezza della Coppa del Mondo di sci, risultati (splendidi) a parte: peccato! Peccato anche per la non-partecipazione di Barchiesi a Tutto il Calcio di sabato (quando si viene viziati, poi si fa fatica a tornare alle vecchie abitudini), mentre, forse ingannata dalla vicinanza delle Alpi, Simonetta Martellini ha assisitito a Trento-Piacenza dal Palaghiaccio di Trento, anziché dal Palaghiaie. Cose che capitano. Ma veniamo a noi.
Vincitore della diciassettesima giornata: Enzo Del Vecchio. Giornata del riscatto per il buon Enzo, che dalla fine degli scorsi Europei aveva avuto ben poche occasioni per mettersi in luce, incappando anzi in un paio di controprestazioni piuttosto clamorose. Peraltro, già un mesetto fa, per motivi francamente incomprensibili, non era stato messo in scaletta, mancando la radiocronaca diretta di un emozionantissimo Bari-Empoli. Tutto cancellato dalla super-cronaca di sabato, aiutato peraltro da quella che forse è stata finora la partita più spettacolare del torneo. C’era sempre un mezzo tono più alto all’annuncio dei gol dei Galletti, ma è un eccesso che, dopo tanto understatement, gli può essere tranquillamente abbonato. Di rilievo anche l’ottima cronaca di Castellana Grotte-Latina durante Pallavolando. Del Vecchio, grazie a Falaschi e compagni, sta diventando una voce consueta anche nell’appuntamento domenicale delle 18.30; peccato che ieri abbia mancato per pochi minuti la strepitosa rimonta dei pugliesi nel secondo set, che probabilmente lo avrebbe esaltato come un gol di Caputo. Una fine settimana da incorniciare, in buona sostanza.
Top
Tarcisio Mazzeo: continua il momento di grazia per la voce di Genova (il cui nome, se non erro, ricorda il Santo Patrono dei Ministranti…rimembranze di quando facevo il chierichetto. Decenni orsono, ahimé). Sorprendentemente spedito a Livorno, infila un grande derby toscano, con una cronaca precisa ed entusiasta, anche se la partita nel secondo tempo si spegne un poco, causa l’incontrastato dominio labronico. Molto bene anche nella scoppiettante partita di Marassi, in cui sottolinea con dovizia di particolari l’oscena prestazione della non-difesa del Genoa, autentica maledizione per chi al Fantacalcio ha Frey. Ed assistere dal vivo ad una tripletta di Paloschi, con tanto di “rigore più assurdo degli ultimi venticinque anni” è una di quelle soddisfazioni che non si pagano…
Antonio Monaco: ottima doppia prestazione anche per Monaco. Molto bene nella bella vittoria bresciana contro il Verona nella puntata dedicata alla B ed ottimo anche nella vittoria casalinga del Bologna, per il quale si sta rivelando quasi un talismano: dopo la trionfale vittoria sul Palermo, si è ripetuto anche contro l’Atalanta. Ha avuto la fortuna di prendere in diretta il gol di Diamanti, si è un po’incartato sul gol annullato a Manfredini, ma nel complesso ha offerto un’ottima cronaca di una partita abbastanza divertente. La settimana prossima, si profila per lui lo spareggio salvezza Pescara-Genoa, una delle partite chiave della stagione per abruzzesi e liguri. Buon lavoro !
Daniele Fortuna/Ettore De Lorenzo: nella giornata in cui a Barchiesi tocca commentare la non-partita fra Bologna e Pesaro, i suoi “scudieri” ci regalano una serata davvero emozionante. Addirittura da nove la prestazione di Fortuna, che peraltro mancava da qualche tempo da Tuttobasket. La cronaca dell’ appassionante finale di Reggio Emilia-Brindisi conferma come l’eccellente Daniele abbia nella palla a spicchi il suo habitat naturale. Davvero bravissimo. Ed a ruota è arrivato anche De Lorenzo, che causa supplementare abbiamo avuto occasione di sentire fino quasi alla fine della trasmissione. Un altro mezzo miracolo per la gloriosa Juvecaserta, capace di battere addirittura Cantù; ed un’altra cronaca di livello assoluto. Applausi e richiesta di bis immediato!
Flop
Mauro Carafa: niente da fare: Pro Vercelli-Padova a parte, quest’anno il buon Mauro, fra i migliori come seconda voce, non riesce proprio ad ingranare in cronaca. Fatta salva la non eccessiva spettacolarità di Varese-Ternana, nel primo tempo (a meno che non si trattasse di un problema di segnale, cosa possibilissima) ho avuto l’impressione che in un paio di circostanze gli fossero addirittura mancate le parole. Nel secondo tempo ha rischiato di battere il record stagionale di “gol visti, ma non entrati”: uno lo ha dato per certo, sul secondo è riuscito a salvarsi in corner. Niente paura: noi non ci arrendiamo e vogliamo Carafa in cronaca anche più spesso, certi che saprà tornare ai livelli che gli competono.
Marco Zunino: ammetto serenamente che fra la fine di Tutto il Calcio serie B e l’inzio della partita delle 18, non ascolto quasi mai il segmento di Sabato Sport che fa da cuscinetto. Questa settimana ero però in macchina e mi sono ascoltato con attenzione la puntata di “Mercato e dintorni” (che avevo sentito anche in altre occasioni). Breve riepilogo degli argomenti trattati: Rodolfo (?) non sa giocare nelle difese a tre (ah sì?); Barcos (???) non è un top-player (ma dai ?); Snejider non fa più parte del progetto di Stramaccioni (chi l’avrebbe mai detto ?); delle dichiarazioni di Montella non mette conto di parlare (va beh, qui è stato Dotto a tagliar corto); la Roma di Zeman può vincere e perdere contro chiunque e deve trovare un po’ di continuità (ecco..), non ci sono più le mezze stagioni e, signora mia, qui una volta era tutta campagna (gli ultimi due argomenti li ho aggiunti io, sia perché sono un signore, sia perché sono uno dei campioni mondiali di chiacchiera senza dir nulla). Ecco: io non metto in dubbio che Zunino sia persona amabile e simpatica (lo si sente anche quando parla) però, in tutta onestà penso che i cinque minuti di questa rubrica potrebbero essere validamente sostituiti da una breve compilation dei maggiori successi di Michele Zarrillo o da un breve documentario sull’apparato digerente dell’ornitorinco del Queensland.
Francesco Repice: fastidioso. Mi spiace, ma oramai non riesco a trovare altri aggettivi per il buon Francesco. E non mi riferisco affatto alla cronaca, che anzi, è stata forse perfino troppo sobria, trattandosi di un derby. Ma la sua continua, ossessiva, irritante glorificaizone di ogni palla toccata da Pirlo non merita altre parole. Mi hanno riferito che nell’ultima parte di Sabato Sport qualche ascoltatore se ne è lamentato ed anche Dotto ha provveduto ad una bonaria presa in giro. Venerdì pomeriggio, appresa la notizia del mancato inserimento sul podio del Pallone d’oro del Sommo Regista (dietro a trascurabili entità come Iniesta, Messi e Ronaldo), avevo ipotizzato con l’amico Stefano Stradotto che per “vendicarsi” Repice avrebbe costretto il povero Avallone a preparare una compilation dei migliori calci di punizione, delle migliori rimesse laterali e dei migliori calci di’inizio del Pallone d’oro Morale. Io scherzavo, ma mi spiace constatare che non sono andato molto distante dalla realtà.
0 commenti:
Posta un commento