La Radio-Pagella 2012-2013 Puntata 10

di Francesco Furlan
Vincitori della decima giornata: Francesco Repice/Tarcisio Mazzeo.
Nella prima super-sfida dell’anno (e, visto l’andazzo, rischia di essere pure l’ultima…) i nostri eroi non tradiscono. Repice parte a passo di carica, con un entusiasmo forse addirittura eccessivo. Mano a mano che la partita va avanti, deve arrendersi all’evidenza. Verso la fine del primo tempo, nonostante il racconto rimanga sempre assai godibile, non manca di sottolineare come la partita vada avvitandosi in una serie di errori non degni delle squadre in campo. Ancora peggiore il secondo tempo, dove, onestamente, fino a poco dalla fine , sembra che le squadre pensino più a picchiarsi che a giocare. Molto bene il finale, con i due gol della Juventus descritti con dovizia di particolari (a parte la solita caressata sul 2-0, con l’urlo “Pogbaaaaaaaa” francamente un pochino fastidioso). Ottimo anche il servizio al Giornale della Mezzanotte. Unico piccolo neo: l’ubriacatura pro-Pirlo, che porterà Repic, al prossimo lancio indovinato dal centrocampista bianconero a chiedere che gli venga assegnato il Nobel per la fisica (dite che, da milanista, sto rosicando ? Ebbene, è vero…) A mio avviso, di livello anche le sottolineature di Mazzeo, in ripresa rispetto ad un inizio di stagione un pochino sottotono. Giustissima la considerazione sul tardivo inserimento di Insigne, così come gli interventi in cronaca, precisi e puntuali.

Top
Giulio Delfino: ottima prestazione anche per Delfino, probabilmente la migliore della stagione. Dopo aver rischiato di strangolarsi sul gol di Jankovic (pasticcino di traverso ?), molla teiera e burraco ed infila un’eccellente cronaca, aiutato da una partita divertente, ancorché tatticamente discutibile. Oramai il giochino “indovina la sostituzione” con Mazzeo è diventato un appuntamento dei più attesi. Il bravo Tarcisio, reduce dall’ottima prestazione di Juventus-Napoli, si segnala peraltro anche per un interessante inserto di costume (“Le ultime tendenze della moda nelle acconciature maschili”), andato in onda verso le 21.20. La sensazione è che l’ottimo Giulio stia finalmente carburando, peccato che ci sia sempre ‘sta Formula Uno di mezzo a toglierlo dalla mischia a settimane alterne.

Filippo Corsini: raccolta senza timori la pesante eredità del compianto Provenzali, Corsini ha oramai preso l’aire e la sua conduzione da studio, ancorché talvolta un po’ brusca, fila via che è un piacere. In particolare, questa settimana mi sento di ringraziarlo per un fatto inedito, che sarebbe bello riproporre spesso (se non sempre): il commento integrale per tutte le partite della serie B (a parte il malcapitato Monaco, che trasmetteva verosimilmente da un qualche sperduto rifugio sul Gran Sasso). Un “di più” che ha contribuito non poco a rendere vivace una trasmissione più che discreta, nonostante le partite con più gol fossero, sfortunatamente, quelle non collegate.

Andrea Coco: assolutamente dovuto l’omaggio ad una delle voci regionali di più lungo corso. Reduce da un incidente domestico che gli ha fatto saltare la parte finale della scorsa stagione ed anche l’Olimpiade londinese (e chissà quanto gli sarà dispiaciuto, vista la messe di medaglie raccolte dalla “sua” scherma), ieri è finalmente ritornato al microfono. Buona prestazione come spalla di Bisantis per una partita non esaltante, ma comunque ben raccontata. Bentornato Andrea, e coraggio: pensi sempre che il tempo che ci ha messo Lei per rientrare è comunque inferiore a quello che di solito ci mette Pato per recuperare da uno stiramento.

Flop
Alberto Pancrazi/Roberto Antoniutti: ho sempre un poco di timore quando compilo questa parte delle pagelle, perché temo che si possa pensare che mi permetta di insegnare il lavoro a chicchessia. Non è ovviamente così: solo, in questo caso, mi piacerebbe che Pancrazi, come i suoi predecessori De Luca e Carboni, mostrasse un po’ più entusiasmo nella gestione di una rubrica che, comunque, nata un po’ come “spin-off” di “Tutto il calcio” ha finito per diventare una delle più amate e seguite nel corso degli anni. Idem dicasi per il bravo Antoniutti (che spero quest’anno la Rai voglia utilizzare un pochino più spesso per seguire lo sci): ognuno ha il suo stile, ma chissà cosa avrebbe combinato Barchiesi con un finale come quello di Venezia-Sassari di ieri.

Il segnale di Radio Uno nella zona Colli Euganei: ecco, scrivo così perché non riesco a capire se sia un problema generale o particolare della zona in cui abito, ma è da qualche settimana che, quasi esclusivamente durante le integrali (era capitato anche durante Lazio-Genoa e Juventus-Shaktar), il segnale mostra qualche “abbassamento” inspiegabile, talvolta addirittura scomparendo. Pensavo che il fatto potesse dipendere dai tecnici che seguivano le varie partite, ma essendosi verificato in almeno tre stadi diversi (Torino, Roma e, ieri sera, Genova) ed avendomelo segnalato anche altri amici che ascoltano la radio dalle mie parti, temo possa essere un problema non ascrivibile alle sedi locali. Niente di irrimediabile, ma è una cosa un pochino fastidiosa…se poi, per risolverlo, l’unica soluzione fosse quella di abbattere il monte che svetta di fronte a casa mia, me ne farei ovviamente una ragione.