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lunedì 17 settembre 2012

La Radio-Pagella 2012-2013 Puntata 4

di Francesco Furlan
Vincitore della quarta giornata: Francesco Repice. Seconda integrale stagionale per il buon Repice, che quest’anno dopo gli Europei si è quasi “riposato”, avendo saltato l’Olimpiade. Proprio durante la manifestazione londinese aveva commentato in maniera eccellente la rocambolesca Supercoppa Italiana con relativo contorno di polemiche. Dopo le due partite della Nazionale in coppia con Cucchi (abbastanza sotto tono, ma non per colpa sua, vista la pochezza delle stesse), ieri ha commentato con la solita verve la bella vittoria della Lazio in coppia con un Zennaro in crescita continua. Con l’arrivo delle coppe Europee si moltiplicheranno le possibilità di integrale anche per Repice. Lo aspettiamo con ansia, sperando che nelle partite di cartello lasci perdere quel tono retorico vagamente “caressiano” che si addice di più ad un piazzista (cit.) che ad un eccellente radiocronista quale lui è.

Top 3

Daniele Fortuna-Umberto Avallone: citazione positiva d’obbligo per i due semi-esordienti. Fortuna aveva fatto un paio di partite da seconda voce nello scorso campionato e, soprattutto, era stato, assieme a Barchiesi, il vero trionfatore dell’Olimpiade dei radiocronisti, culminata nella cronaca dell’oro di Molfetta nel taekwondo. Avevo auspicato il suo ingresso nella squadra di Tutto il Calcio e devo dire che, all’esordio, ha tutto sommato mantenuto le promesse. Ritmo forse un pochino rivedibile, ma nel complesso una cronaca precisa e godibile. Lo aspettiamo fiduciosi ad altre prove che, presumo, quest’anno non mancheranno di certo. I primi ricordi personali di Umberto Avallone si perdono agli Europei di pallavolo del 2005 quando (non vorrei ricordar male) gli toccavano le interviste ai vip presenti in tribuna al PalaEur. Lo avevo ritrovato sei anni dopo, quando gli vennero inopinatamente affidate due radiocronache di serie B nel finale di stagione delle quali è forse meglio tacere (ricordo un agghiacciante “Sassuolo in vantaggio” su un gol di El Shaarawy in Sassuolo-Padova…). Ammetto che, alla luce di quelle esperienze, ero un poco scettico sul suo rientro. Sono felicissimo di essermi sbagliato: sabato sera è stato un eccellente supporto per il solito, pirotecnico Scaramuzzino (a proposito, buoni Mondiali di ciclismo!) e, devo dire, che anche i suoi interventi sulla “lettura” della partita (nonostante un inizio vagamente iettatorio: “Avvoltoi sulla panchina di Allegri…”) non mi sono affatto dispiaciuti. Penso avremo occasione di sentirlo abbastanza spesso, quanto meno come seconda voce. Gli auguro che il prosieguo si riveli buono come è stato l’inizio.

Emanuele Dotto: dopo una prestazione buona ma non eccezionale nell’integrale di Spezia-Brescia la scorsa settimana, il grande Dotto si è rifatto alla grande con la radiocronaca davvero scoppiettante dell’incredibile Roma-Bologna. Come tutti, ha sottolineato da par suo il totale dominio dei giallorossi, ma il suo stupore per il pazzesco ultimo quarto d’ora di partita era davvero palpabile. La perla finale nel suo commento, con l’incredulità al momento di ricordare il risultato finale, resterà sicuramente nei ricordi della stagione radiocronistica.

Il radiocronista Ugo Russo: lo rimetto con grandissimo piacere nella colonna dei “buoni”. Abbiamo davvero ritrovato un Russo in forma eccellente (ammetto che venerdì mattina, sentendogli fare la pagina sportiva al Gr2 delle 7.30 in tono clamorosamente dimesso mi ero anche un po’preoccupato). Splendide le sue cronache per due delle partite più divertenti del week-end. Addirittura scatenato (fin troppo, come vedremo dopo…) sabato a Livorno, domenica si è ripetuto con un Siena-Udinese che sembrava finita dopo il primo tempo ed invece ha riservato nel finale grandi emozioni. Tutte puntualmente trasmesse da un Russo che ha avuto un inizio di stagione davvero memorabile.

Flop 3

Il tecnico Ugo Russo: metto subito le mani avanti. Mi pare di ricordare che nelle partite di serie B i tecnici non siano presenti e quindi ai radiocronisti tocchi arrangiarsi da soli. Se così non fosse, il “flop” va assegnato ovviamente al tecnico di Livorno. L’esuberante Russo, evidentemente entusiasta per lo spettacolo fornito dagli amaranto, si è per due volte sovrapposto al povero Zennaro. Il racconto del rigore del 2-2 del Vicenza (tiro-parata-anzi-gol) lo abbiamo quasi sentito in sottofondo, mentre Russo continuava imperterrito la sua cronaca dal Picchi. Corsini ha poi rimesso a posto le cose. Caro Russo, fermi un pochino lo spirto guerrier ch’entro Le rugge. Le sue radiocronache di questo inizio di stagione sono davvero fra le migliori, ma suvvia, lasci che si entusiasmino un pochino anche i Suoi colleghi.

Silvano Ramaccioni: clamoroso sgarbo all’Inter dell’ex Team Manager del Milan, che si intrufola per quattro-cinque volte nel posticipo serale, assumendo addirittura le sembianze dell’allenatore nerazzurro. Almeno stando a quanto sentito durante la radiocronaca dall’Olimpico. Mazzeo ha ribattezzato il buon Stramaccioni almeno quattro-cinque volte, contagiando anche Cabrini che lo ha chiamato nello stesso modo durante una delle sue impareggiabili disquisizioni tecnico-tattiche nel post-partita. Evidentemente, le tre lettere iniziali del cognome del tecnico interista mettono un po’ a disagio…peraltro, la serata non è stata fortunatissima nell’identificazione dei patronimici, dato che Mazzeo ha subito pagato pegno venendo appellato “Massimo” da Zauli. Va beh, le crisi d’identità passano in fretta. Almeno speriamo.

Emilio Mancuso: se nell’atletica la dolorosissima dipartita di De Cleva e dalla Laraja (sentita ieri sera in un’interessante dissertazione culturale al Tg2 delle 20.30) è stata colmata alla grande con il torrenziale ed entusiasta Scaramuzzino, devo dire che nel tennis siamo più che mai vedovi di Doriana. Mi spiace, ma Mancuso non sembra proprio calato nella parte di colui che deve raccontare l’evento in diretta. Già nelle prime cronache tennistiche dell’anno scorso non mi aveva entusiasmato (a parte, forse, la cronaca della finale Errani-Sharapova a Parigi). Purtroppo, sembra che le cose non siano migliorate neanche in questa stagione. Mi dà l’impressione di essere lì quasi per caso. Peccato, perché, al contrario, nella parte di reportage (servizi durante i giornali radio ed interviste) mi è sembrato molto buono. Speriamo si sblocchi già a partire dalle prossime radiocronache.

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