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domenica 1 luglio 2012

Riflessioni Azzurre (14) - Grazie lo stesso

E' finita. Nella maniera in cui non ci aspettavamo. Nel giorno più importante, l'Italia e Prandelli tornano sulla terra. O meglio, si schiantano a terra. La Spagna, la stessa Spagna che ha annoiato e non poco a questo Europeo, la stessa squadra contro cui, il 10 giugno, abbiamo fatto bella figura, ci batte ben al di là della distanza reale tra le due Nazionali. Quattro a zero. La Nazionale di Del Bosque diventa, da "campione di tutto" a "campione sempre di più", soprattutto perché gli azzurri arrivano all'appuntamento più importante senza la cosa più importante: le gambe. E' così. L'Italia di stasera ha attenuanti a non finire. Come l'aver giocato la semifinale del giovedì e l'essersi potuta allenare, di fatto, solo sabato. Un giorno di riposo in meno e di allenamento rispetto agli iberici. Chiaro che i giocatori usciti malconci dalla Germania (e sono tanti: Balotelli, Cassano, Chiellini, Montolivo) non hanno avuto tutto sto tempo per recuperare. Così come tanto tempo non lo ha avuto Abate, che comunque si era infortunato sette giorni fa e non tre, sceso in campo al posto di Balzaretti rispetto alla formazione iniziale di Varsavia.

Morale: siamo arrivati qui con le stampelle. Qualsiasi lamentela al calendario UEFA, veramente, veramente stupido, è adesso stra-concessa. Certo: poi, il buon Prandelli ci ha messo del suo, ma la fortuna non lo ha aiutato per niente. Chiellini che si fa male al 20' (dentro Balzaretti) è tragedia, nonostante l'1-0 sia (anche) colpa sua. Per non parlare delle due uscite a vuoto di Casillas che, in condizioni normali, avremmo saputo sfruttare (invece la Spagna si è salvata per puro caso). E infine, dulcis in fundo, l'infortunio di Thiago Motta, entrato al posto di Montolivo come terzo cambio e stiratosi al 61', quando l'Italia stava pian piano risalendo la china, vedendosi invece costretta in dieci uomini. (accapo) Insomma: stasera non ce n'è andata bene una. Prandelli ha sbagliato tanto, ma in fondo non poteva fare moltissimo. L'unica cosa che gli si può imputare, è la sostituzione citata Montolivo-Thiago (perché non Giovinco o Diamanti?), cambio che ha rappresentato un deciso passo indietro rispetto a tutte le mosse azzeccatissime viste dai quarti in poi. Nella serata più importante, Cesare si dimostra poco avvezzo ad aggiustare partite che si mettono male (e la serie negativa di gare perdute andando sotto per primi, si allunga). Ma ripeto: c'era pochissimo da fare. Cosa si può dire, a mister Prandelli? Di non aver schierato una formazione di giocatori che mai sono scesi in campo finora? Alla fine del primo tempo, occorrevano 11 sostituzioni. Il regolamento ne prevede solo 3, ma ne poteva fare solo 2 perché la prima se l'era giocata. Non gli si può imputare nulla, quindi. Nè a lui nè agli altri. Di questa serata, rimane a questo punto il rammarico di non sapere mai come sarebbe finita, se solo Prandelli avesse avuto più tempo. Se solo l'Europeo avesse un calendario più intelligente. Se solo non fossimo stati undici morti in campo.

Purtroppo, questo non lo sapremo mai. Rimane solo una serata chiusa con quattro gol sul groppone, presi da una Spagna che non è stata trascendentale per niente. Aveva solo più gamba ed è passata sopra dei cadaveri, in modo forse irridente. Tutto qui. La Spagna di oggi è stata la stessa Spagna brutta delle ultime uscite. Facile vincere 4-0 contro chi gioca con le stampelle. Si godano pure il loro "triplete". Noi ci accontentiamo di aver fatto un grandissimo Europeo e di sapere che, tra due anni, potremo giocarci il Mondiale con le attese della protagonista. Questo 0-4 non conta. Quello che conta è essere tornati nel calcio che conta. Se poi la Spagna si vuole beare di avere il calcio più bello, omettendo di aver passeggiato in maniera irrisoria su dei cadaveri traditi da un calendario stupidissimo, lo facciano pure. Ad armi pari, tra due anni, ne parliamo. Oppure solo tra uno, ossia nella Confederations Cup brasiliana. Grazie lo stesso, azzurri. Dispiace solo per l'occasione persa, ma le condizioni erano ormai estremamente precarie...

Le Riflessioni Azzurre di questo Europeo si chiudono qui. Sono durate più di quello che prevedevamo, ma si sono chiuse in un modo in cui, onestamente, non pensavamo proprio, visto la differenza di prestazione tra le due finaliste di stasera nelle precedenti uscite. Ringrazio Massimo Raibobo Verona per avermi permessi di collaborare per la buona riuscita di questo campionato europeo di calcio qui sul blog. E grazie a tutti voi per averci seguito. Buon proseguimento con tuttoilcalcioblog.it.

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