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venerdì 13 luglio 2012
14:00

Addio Alfredo: alcune reazioni

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La notizia data da SkySport 24

Francesco Repice
Non sentirò più la tua voce, ma la ricorderò per sempre. Non ti parlerò più del mio mare e tu non potrai più raccontarmi dell'Elba, ma il mio mare e l'isola d'Elba saranno lì per sempre a parlarmi di te. Non ascolterò mai più il tuo "cambio campo", ma ad ogni cambio campo le tue parole mi diranno che sono andato troppo lungo. Caro Alfredo, Maestro mio, adesso non ce la faccio più a scrivere perchè il dolore è troppo forte. Addio Fra

Riccardo Cucchi, caporedattore Sport GR1
L'ultima volta ci siamo sentiti 6 o 7 giorni fa. Lui era in fase, diciamo così, di ristabilimento anche se sentivo il suo respiro affaticato. Il suo primo pensiero nel sentirmi è stato: 'Guarda che io ce la metto tutta per essere pronto il 25 agosto per ricominciare con voi al microfono'. Questo è il ricordo che mi rimarrà per sempre di lui”. Riccardo Cucchi, voce di riferimento del popolarissimo programma radiofonico “Tutto il calcio minuto per minuto”, che dal 1959 accompagna le domeniche sportive degli italiani, saluta e ringrazia uno dei suo maestri più illuminati, Alfredo Provenzali, scomparso nella notte all’età di 78 anni dopo una breve malattia. “L'immagine che mi rimane impressa di lui è quella di un gentiluomo d'altri tempi – racconta Cucchi -. Di un uomo maestro della parola, ma anche di vita e di comportamento. Mai una parola sopra le righe. Un'educazione a volte anche al limite dell'ingenuità, visti i tempi che corrono. Ci ha insegnato che questo mestiere si può fare con educazione e rispetto degli altri e dei colleghi che lavorano con te. E’ stato naturalmente un grande inviato e un grande radiocronista. Una delle voci che hanno contribuito a creare il mito di 'Tutto il calcio minuto per minuto', assieme ad Ameri e Ciotti. E' anche per questa ragione che noi l'abbiamo voluto con noi praticamente fino all'ultimo istante. Ha lavorato in questa stagione saltando soltanto le ultime due puntate della trasmissione. Per ragioni di salute, ovviamente, ma non pensavamo che le cose si aggravassero in questo modo. La nostra scelta è stata di tenere con noi la voce di Provenzali per indicare una continuità con il passato di questo straordinario programma, pensando che il presente e, chissà, anche il futuro potesse essere contrassegnato dalla sua grande capacità di stare al microfono”. Provenzali, il numero 3 di una formazione super. Dice Cucchi: “Ha avuto la ventura di confrontarsi, negli anni d'oro di Tutto il calcio, con maestri come Ciotti e Ameri. Nella rigida gerarchia della trasmissione, lui era il terzo. La partite si giocavano tutte alla stessa ora e così le posizioni non cambiavano. Primo campo Ameri, secondo campo Ciotti, terzo campo Provenzali. Si poteva snocciolare quella formazione di allora come si fa per le grandi formazioni del passato: Ameri, Ciotti, Provenzali, Ferretti, Foglianese, Luzzi... Questa era la squadra principe del programma. Provenzali era il terzo, ma questo non è mai stato per lui motivo di sofferenza, anzi. Si è sempre ritagliato il suo spazio all'interno di Tutto il calcio consapevole del fatto che prima di lui c'erano due straordinari protagonisti. Credo che la sua personalità emergesse comunque in maniera molto chiara. Soprattutto quando si impegnava nella radiocronaca degli sport che amava più del calcio, il ciclismo, il nuoto e la pallanuoto. Ha raccontato tante avventure del Settebello dell'epoca d'oro. E decine di Giri d'Italia. Ecco, lui in queste occasioni riusciva a esprimere il meglio. E' stato un esempio per tutti noi”. Si spengono le luci della diretta, se ne è andato un grandissimo del nostro tempo.

Antonio Preziosi, direttore Radio 1
"Le radiocronache di Alfredo Provenzali hanno raccontato il calcio degli ultimi cinquant'anni agli italiani. Senza la voce di Alfredo ci sentiremo tutti un po' più soli" ha dichiarato Antonio Preziosi, direttore di Radio Uno e dei Gr Rai. "Con lui - prosegue Preziosi - scompare un grandissimo testimone di quella straordinaria scuola di radiocronisti che hanno onorato la Rai come Ameri, Ciotti, Bortoluzzi e tanti altri ancora. Continueremo nel nome di Provenzali, l'impegno di Tutto il Calcio Minuto per Minuto e di tutta la nostra squadra sportiva. Alla famiglia di Alfredo la commossa vicinanza di tutti i colleghi di Radio Uno e del Giornale Radio Rai". Il direttore del Giornale Radio e di Radio Uno, Antonio Preziosi, proporrà di intitolare la sala riunioni multimediale del Gr ad Alfredo Provenzali,scomparsop questa mattina. La voce di Provenzali ha raccontato escandito gli ultimi cinquant'anni degli avvenimenti sportiviitaliani. «Mi piacerebbe che ogni mattina i colleghi, entrando in riunione nella 'Sala Alfredo Provenzalì e guardando il suo nome sulla porta - ha dichiarato Preziosi - possanoricordare lui ed il suo splendido modo di fare giornalismo».

Emanuele Dotto
«Era un rigorista eccezionale,nel senso del rigore professionale. Per lui il lavoro venivaprima di tutto»: così il genovese Emanuele Dotto, per tanti annisuo collega a RadioRai, ricorda il genovese Alfredo Provenzali,con il quale ha condiviso centinaia di eventi sportivi. «Lui era in primo luogo un cronista, nel senso più altodel termine. Gli piaceva riferire un fatto con rigore assoluto.E pretendeva che le notizie fossero sempre verificate, con, appunto, rigore assoluto. Diceva: 'gli scoop possono faredel male alla gente. Se una notizia non ha tutte le conferme necessarie è meglio non darlà. Da questo punto di vista perme è stato di grande insegnamento». Appassionato in primo luogo di nuoto e pallanuoto,Provenzali considerava una delle sue esperienze più belle il record dell'ora di Francesco Moser a Città del Messico, di cui fu testimone e cronista. «I suoi miti sportivi - ha ricordato Dotto, impegnato in questi giorni al Tour di France - erano Novella Calligaris, Moser e Aldo Pizzo, il campione della Pro Recco, di cui era amico e tifoso. Credo sia stato lui a tirar fuoril'appellativo di 'caimanò». Per Dotto, Alfredo Provenzali era «un signore vecchiostile, un repubblicano d'altri tempi, sempre vestito in modo appropriato. So anche che era anche amico personale di Marco Pannella fin dai tempi dell'università». Nato a Sampierdarena ma originario dell'isola d'Elba,Alfredo Provenzali avrebbe in realtà dovuto fare l'ingegneremarittimo. «Credo gli mancasse un solo esame per completare gli studiin Ingegneria Navale - ha ricordato Dotto -. Ma lo sport era lasua passione. Lo chiamavamo 'transenna d'orò, perchè arrivava sugli impianti sempre in abbondante anticipo. Ed era un grandissimo collezionista di carte da gioco: ne comprava inogni Paese del mondo in cui andasse». Tifoso «ma all'acqua di rose» della Sampdoria, aveva il difetto di fumare tantissimo, anche 80 sigarette al giorno.In pensione dal 1998, ha comunque lavorato a Tutto il calciominuto per minuto fino al campionato scorso. nel giorno del suo compleanno, lascia a Genova la moglie Marisa,insegnante, e la figlia Paola, giornalista. (ANSA). Alessandro Del Piero
"Mi ricordo quando da piccolo "vedevo" le partite alla radio. Ricordo Alfredo Provenzali, voce di tante domeniche".

Sergio Zavoli
«Ci ha lasciato tanto prodotto naturale della radio. La sua personalità e il suo talentosono veramente la testimonianza esemplare di ciò che significa raccontare facendo della parola e della voce un continuo tentativo di sostituire gli occhi, con una sorprendente capacità di mostrare, di vedere». Così Sergio Zavoli ricorda Alfredo Provenzali, in un'intervista rilasciata al Gr1. «Si stenterà a trovare quella tonalità, sobrietà ed eleganza, che hanno fatto di Provenzali il più inglese dei nostri colleghi - prosegue il giornalista e attualepresidente della Commissione di Vigilanza Rai -. La radio attraversa un periodo in cui mi pare abbia ritrovato autorevolezza e necessità di esistere, anche perchè va a colmare vuoti altrimenti incolmabili. Io ho la passione per la radio e perla parola usata da persone che hanno il senso di sobrietà che aveva Alfredo, che capiscono che io ti parlo e perciò stessoti cambio. La radio esercita su chi ascolta una suggestione dicui la tv non è capace». (ANSA)
Il servizio di Filippo Corsini

Il sito della Lega Serie A


Federazione Nazionale della Stampa
'Con Alfredo Provenzali scompare un grande cronista, radiocronista per eccellenza, un giornalista familiare per milioni di italiani, un uomo impegnato per la qualita' e i diritti per il lavoro dei colleghi, soprattutto dei piu' giovani, anche attraverso la dedizione alla vita associativa e sindacale, con l'Unci e con la Fnsi''. Lo affermano, in una nota congiunta, il segretario generale e il presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi e Roberto Natale, esprimendo il cordoglio della Fnsi per la scomparsa di Alfredo Provenzali.
''Impeccabile al microfono della radio - proseguono Siddi e Natale -, nell'uso delle parole che trasmettono notizie le quali si fanno immagini e arricchiscono le sensazioni di chi ascolta, Provenzali ha sempre dato il massimo sia quando c'era da proporre un servizio di cronaca sia nella storica conduzione di 'Tutto il calcio minuto per minuto' di RadioRai. Profondamente ligure e attaccato alla sua terra, al suo giornalismo di cui e' una bandiera, ha vissuto tutta la sua esperienza professionale e umana per raccontare l'Italia che c'e' e l'Italia che vorremmo, molto partendo dagli avvenimenti sportivi e molto dedicandosi all'osservazione dei fatti della vita da raccontare con sapienza e, quando necessario, con parole mai fuori posto di intelligente umorismo. Anche nelle relazioni sociali e sindacali ha sempre espresso con chiarezza le sue posizioni ed e' stato sempre disponibile al confronto aperto, signorile e insieme vicino - lui ormai molto noto e apprezzato - con colleghi non conosciuti dal grande pubblico ma testimoni puntuali dei fatti della vita e dello sport nel territorio''.
Con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, conclude la nota, ''ci uniamo al ricordo di quanti lo hanno avuto piu' vicino nella famiglia e nel lavoro - ancora fino a poche settimane fa era in piena attivita' - e al cordoglio per la sua scomparsa. Ai famigliari le sentite condoglianze di tutto il Sindacato dei giornalisti italiani''.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Domani su "Gazzetta del Sud" il ricordo di Tonino Raffa che Provenzali lo chiamò Maresciallo quando il radiocronista reggino fece l' ultima radiocronaca da dipendente Rai l' anno scorso.

Pubblicatelo domani sul blog!!!

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