Partiamo dal big match tra ROMA (6,5) e JUVENTUS (6) terminato in parità sull'1-1. Pareggio giusto ma la vittoria della Roma non sarebbe stata scandalosa al cospetto di una Juve meno brillante del solito con Marchisio e Pirlo sottotono, Matri poco assistito e Pepe non in serata. Ci ha pensato il reparto arretrato a evitare la prima sconfitta grazie alla rete di Chiellini (6,5) e a Gigi Buffon (7) autore della parata più importante della partita sul rigore di Totti che forse avrebbe cambiato le sorti dell'incontro. Juventus bella nella prima frazione di gioco, deludente dopo il rigore parato che avrebbe dovuto dare adrenalina mentre ha causato una sorta di timidezza con la Roma a fare la partita, solo nel finale alcuni spunti offensivi. La condizione non è al top, nelle ultime partite i bianconeri hanno faticato, ma la voglia e la grinta hanno prevalso rispetto alle difficoltà. Punto importante ma con un po' di rimpianto.
Sembra incredibile ma è proprio la Roma a doversi mangiare le mani, più dell'avversario, per non aver portato a casa i tre punti, la scorsa settimana tutti avrebbero messo la firma per il pareggio che oggi sta addirittura stretto. Confessiamo che la Roma ci ha stupito, la squadra ha mostrato voglia e carattere, ha confermato ancora una volta di essere dalla parte di Luis Enrique che finalmente ha fatto scelte logiche schierando i giocatori giusti al posto giusto, De Rossi (7,5) compreso che ha fatto una partita monumentale, la logica imponeva di schierarlo come centrale difensivo e noi lanciamo la provocazione di lasciarlo sempre li in coppia con Heinze, la sua energia e la sua grinta hanno dato fiducia a tutto il reparto, Stekelmburg (7,5) compreso. A centrocampo non male Viviani, mentre gli altri potrebbero migliorare, in attacco la presenza di Totti (6) si è fatta sentire dal punto di vista carismatico nonostante il rigore e qualche palla persa a causa delle condizioni fisiche non ottimali. L. Enrique è stato bravo nel modificare l'assetto offensivo schierando Lamela e Osvaldo larghi, una Roma più italiana che spagnola, catenacciara nel primo tempo e propositiva nella ripresa. Bastava un po' di logica per ripartire, i tifosi si augurano che questa non sia stata dettata dall'emergenza numerica ma dal buon senso.
Passiamo all' UDINESE (7,5) che ha battuto il CHIEVO (5,5) per 2-1, vittoria sofferta ma giusta per i friulani che meritano in pieno la vetta della classifica. Il giusto premio al lavoro di Guidolin e dei suoi ragazzi, sempre a fari spenti senza l'occhio dei media e, ci spiace dirlo, anche da parte dei tifosi che dovrebbero riempire in ogni ordine di posto il Friuli che si presenta sempre vuoto e malinconico. Che peccato perdersi le giocate a memoria tra Isla (7,5), Armero e Di Natale e l'impeccabile difesa guidata da Basta (7,5). Udinese bella ma anche capace di saper soffrire fino alla fine, caratteristiche da grande squadra.
Eccoci al MILAN (5,5) bloccato sul 2-2 da un grande BOLOGNA (7), rossoneri un po' troppo spavaldi e sicuri di farsi in un sol boccone l'avversario reduce dai tempi supplementari. Pioli potrebbe far suo il moto del Trap “non dire gatto se non ce l'hai nel sacco”, mentre Allegri dovrebbe richiamare un attimino i suoi e soprattutto Amelia (4,5) a una maggiore attenzione. Lo stop emiliano non era certo previsto e alla fine potrebbe essere andata anche bene visti gli orrori di Rocchi (4) che pare ci debba rappresentare all' Europeo, qualcuno lo fermi prima che parta a fare danni.
Ibrahimovic non stecca mai mentre Pato (5) continua ad avere difficoltà dal ritorno dall'infortunio e Robinho non convince come alternativa, urge un attaccante a Gennaio ma non Tevez destinato a Parigi..ci sarebbe sempre un certo Pippo che Allegri da per finito ma “non dire gatto...”
E brava la LAZIO (7) che ha colto tre punti di una pesantezza inaudita contro il LECCE (6) subito rinvigorito da Cosmi. Partita più difficile del previsto ma i biancocelesti sono stati bravi nel crederci fino alla fine senza scomporsi e con un super Klose (8) autore di due reti e un assist. Difesa più ballerina del solito ma il tedesco volante ha saputo rimediare agli errori e forse alla poca concentrazione della squadra che oggi si giocherà il tutto per tutto in Europa, sempre che abbia voglia di andare avanti vista la ghiotta situazione in classifica e lo scontro diretto nel posticipo contro l'Udinese.
Due parole sul NAPOLI (5,5) che non è andato oltre l'1-1 contro un buon NOVARA (6,5). Squadra ancora frastornata dalle feste Champions e dunque un po' troppo fuori dalla partita, pochi spazi per attuare il solito contropiede ma come sempre un grande cuore nelle situazioni difficili. Ora sarebbe opportuno pensare solo al campionato fino a Febbraio, pensare solo alla Champions vorrebbe dire buttare una stagione.
Infine l' INTER (7) che si prende il voto per le sfide contro FIORENTINA (4,5) e GENOA (5). Nerazzurri non troppo convincenti in ambo le prestazioni ma comunque vittoriosi e scalpitanti in classifica con la zona Champions a meno 8, occhio ai ragazzi di Ranieri che potrebbero risalire ulteriormente complice un calendario favorevole con Cesena, Lecce e Parma prima di Milan e Lazio. Nonostante il gioco sia quello che sia, ovvero inesistente, la squadra è riuscita a vincere le due partite vuoi per fortuna, vuoi per assenza dell'avversario ma anche per merito. Ancora non abbiamo ben capito questo 4-4-2, le punte faticano a mettersi in mostra e a non ricevere palloni, quantomeno la difesa sembra essersi assestata, nella confusione generale c'è un po' di quel carattere da vecchia Inter che potrebbe rivelarsi come la stampella per questa stagione.
MIGLIOR SQUADRA: CESENA
PEGGIOR SQUADRA: PALERMO
SPECIAL ONE: KLOSE
SPECIAL FLOP: ROCCHI (arbitro)
SPECIAL GOAL: RADOVANOVIC
Davide Serusi
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