Il pagellone: JUVE E MILAN, SFIDA TRICOLORE A DISTANZA.

Gentili lettori ben ritrovati, ritorna il pagellone per commentare la 14esima giornata di serie A, 13esima effettiva, che ci ha lasciato le solite vittorie di Juve,Milan e Udinese, il rilancio di Lazio e Napoli, il crollo delle big Roma e Inter.


Partiamo dalla JUVENTUS (7) che ha sconfitto il CESENA (5) per 2-0 al termine di una partita più complicata del previsto, i romagnoli hanno deciso di fare le barricate con le maniere forti pur di racimolare un punto d'oro, la Juve ha sofferto il pressing e le botte dell'avversario giocando al tiro al bersaglio centrato da Marchisio (7), una rete che ha segnato una liberazione, come l'arrivo sulla vetta di una montagna prima della discesa, con tanto di raddoppio siglato da Vidal su rigore imbarazzante.
Si è sentita l'assenza di Pirlo in mezzo al campo, la conferma dell'importanza vitale dell'ex Milan ma la vittoria era scontata per cui Juventus ancora imbattuta e con il pensiero alla Roma in vista del posticipo di Lunedì. Tutto bene ciò che finisce bene, siamo felici per Alex Del Piero, ma che spavento dopo il gioco pericoloso del recidivo Marco Rossi.

Eccoci al MILAN (7,5) che nell'ormai lontano Venerdì ha sconfitto il GENOA (5) per 2-0. Una vittoria pesantissima contro un avversario di indubbio valore soprattutto in casa. I rossoneri hanno macinato gioco ma hanno colpito per la capacità di imporsi sull'avversario dal punto di vista della forza fisica e caratteriale. In prima fila il solito Ibrahimovic (7,5) mentre Nocerino (7) ci ha proprio preso gusto a segnare. I rossoneri sono migliorati molto, hanno trovato il giusto equilibrio con 0 reti subite nelle ultime 4 partite di campionato e il diavolo inizia a ricordare quello dello scorso anno. La sfida alla Juve è lanciata. Oggi formalità contro il V. Plezen.

Passiamo all' UDINESE (8) che ha sconfitto l' INTER (4) per 1-0 al termine di una partita entusiasmante fino all'ultimo secondo. I friulani hanno piallato i nerazzurri dal punto di vista del gioco e della velocità, la solita Udinese bella e vincente che ha superato una prova di maturità dimostrando che potrà lottare per un posto in Champions League, difficile che regga per il titolo.
Isla (8) devastante, oltre che autore del gol, un po' troppo sprecone Di Natale e non solo per il rigore, molto bene Armero e anche la difesa che si conferma la migliore con 6 reti al passivo.
L' Inter è caduta troppo in basso con la sconfitta di Sabato, l'espulsione di Zanetti (5) e lo scivolone di Pazzini (5) sono le due fotografie della situazione attuale, una squadra svuotata di quell'inerzia e di quella forza del passato, una squadra confusa che arranca ogni partita, una squadra che ha semplicemente concluso un periodo di vittorie. Altro che scudetto, sarà molto difficile conquistare anche un posto in Europa, Ranieri (4) non ha ancora saputo dare la scossa ai suoi, anzi sembra che contribuisca alla confusione della squadra con le sua scelte illogiche e di continuo mutamento. Si salvi chi può!

Sgambata tranquilla per la LAZIO (7) che ha liquidato il NOVARA (4) per 3-0, piemontesi non pervenuti, romani in serata easy dal 16' del primo tempo con la rete di Biava, poi doppietta di Rocchi (8) al gol numero 102 con la maglia laziale, il capitano ha preso il posto di Cissè che non riesce proprio a metterla dentro, quantomeno è pace fatta con la tifoseria. Seconda miglior difesa e sogno Champions immaginando la rivincita all'Udinese.
Serata easy anche per il NAPOLI (7) che ha sconfitto il LECCE (5) per 4-2, doppietta di Cavani (7,5), gran gol per Lavezzi (7) e gloria anche per Dzemaili. La testa era alla partita di domani contro il Villareal ma questa volta i ragazzi di Mazzarri sono stati bravi a chiudere presto la pratica Lecce anche grazie alla pochezza dell'avversario che però ha creato qualche problema alla difesa partenopea. Per domani le sensazioni sono positive, solo l'emozione potrebbe giocare un brutto scherzo, ma l'appuntamento con la storia è li che aspetta il Napoli.

Infine la ROMA (3) che è stata rullata per 3-0 dalla FIORENTINA (8), i giallorossi hanno chiuso la partita in 8 (mai nella storia romanista) al culmine di una prova imbarazzante senza tirare mai in porta. Luis Enrique (3) ha fallito completamente, è il maggior responsabile di questa situazione, il progetto Roma è sicuramente importante e giusto ma lo spagnolo lo ha fatto crollare con le sue scelte incomprensibili da hombre vertical. Ha rispolverato Cicinho dato per disperso, ha smantellato il centrocampo, ha provato Angel come centrocampista, ha lasciato Totti in panchina perché tanto la partita era persa, Osvaldo e Borriello a casa e così nessun centravanti ma i giovanotti che Baldini ama chiamare farfalle. Baldini stesso dovrebbe iniziare a guardare in faccia la realtà, altro che farfalle, sogni e utopie, è stato lui a scegliere un tecnico inesperto che si è trovato in una realtà più grande di lui, si affidi la squadra ad Alberto De Rossi e si mettano da parte gli orgogli personali per non far brutta figura delle proprie scelte. Se sarà fiducia a tempo che si impongano al tecnico le scelte in modo da fargli capire che i terzini sono terzini, i centrocampisti i centrocampisti ecc..
Ora Juventus e Napoli, quante farfalle!

MIGLIOR SQUADRA: UDINESE
PEGGIOR SQUADRA: ROMA
SPECIAL ONE: ROCCHI
SPECIAL FLOP: LUIS ENRIQUE
SPECIAL GOL: IBARBO

Davide Serusi