In attesa che il campionato riprenda il suo cammino, vogliamo presentarvi questa settimana un torneo ormai datato ma dal fascino immutato nel tempo, che riguarda le società ed i calciatori che disputano il torneo Primavera. Parliamo del Torneo Viareggio-Coppa Carnevale.
Il Torneo, giunto quest’anno alla 64^ edizione, è una sorta di campionato mondiale per i ragazzi delle giovanili delle società di tutto il mondo e si disputa fin dal 1949 dal lunedì seguente la prima domenica di Carnevale al lunedì seguente la terza domenica di Carnevale.
Il Torneo è organizzato dal Centro Giovani Calciatori Viareggio e nelle sue tantissime edizioni ha visto passare tanti calciatori poi diventanti famosi, sia italiani che stranieri.
Dal 2009 è stato istituito il premio Golden Boy, vinto alla sua prima edizione da Marilungo, mentre nel 2010 è risultato vincitore Ciro Immobile della Juventus e quest’anno Simone dell’Agnello dell’Inter.
Ma come dicevamo prima tanti altri calciatori diventati famosi sono passati dal Torneo.
Nel secondo decennio del torneo fra i nomi illustri ecco quelli del portierone Zoff e di Giacinto Facchetti mitico terzino dell’Inter di Helenio Herrera che aveva come presidente il papà dell’attuale Inter, Angelo Moratti ed ancora Mazzola e Boninsegna. In quel periodo anche la TV comincia ad interessarsi del Torneo dandone notizia delle edizioni sportive del Telegiornale. Nella seconda metà degli anni sessanta spuntano fra le squadre più accreditate i cechi del Dukla Praga che mettono in mostra un ottimo settore giovanile; Fiorentina e Juventus sono le società che più di ogni altra tentano di tener testa a quello che viene considerato uno squadrone del calcio giovanile.
Negli anni settanta il torneo assume i contorni di un vero e proprio campionato del mondo, dall’altra parte dell’oceano arrivano statunitensi ed argentini, ma è ancora il Dukla Praga a dominare la scena, ed è soprattutto la Fiorentina a mettere in mostra veri e propri talenti, i vari Antognoni, Roggi, Caso, Guerrini, Restelli e tanti altri, ma anche la Roma (Conti, Di Bartolomei e Rocca), la Juventus (Rossi, Bottega), il Milan (Baresi e Collocati), l’Atalanta con il grande Scirea, l’Inter con Zenga, Oriali e Bordon, presentano i loro gioielli.
Negli anni ottanta sui campi del Viareggio si esibiscono i giovani talenti delle migliori formazioni europee del momento quali Real Madrid, Celtic, Porto, Stella Rossa, Ajax, River Plate, Palmeiras, ma nel periodo è il Torino a vincere ben 4 finali su 5 disputate, Lentini, Comi, Fuser, Osio, Dino Baggio i nomi più conosciuti di quella formazione, ma in quel periodo ricordiamo anche Pagliuca e Ganz nella Sampdoria, Batistuta e Prosinecki ed i nostri Vialli, Mancini, Ferrara, Peruzzi, Costacurta, Di Livio e Maldini, lanciato da quell’Arrigo Sacchi che farà grande il Milan.
Negli anni 90 vengono fuori dal Viareggio campioni che ancora oggi calcano i campi della Serie A, su tutti Alessandro Del Piero e Francesco Totti, ma anche Andrea Pirlo e Rino Gattuso che dal Viareggio partirà verso l’Inghilterra, ma come dimenticare Nesta e Di Vaio della Lazio, Perrotta della Reggina, Le Grottaglie e Cassano dal Bari.
Il primo decennio del duemila vede sugli scudi la Juventus che grazie ad una attenta e meticolosa politica giovanile mostra autentici talenti che formano l’ossatura della squadra attuale e di tante altre squadre italiane e straniere, Mirante, Gastaldello, Palladino, Konko, Criscito, Marchisio, De Ceglie, Bentivoglio, Giovinco, Cassani. Ma anche altri club mostrano ottimi giovani; la Roma ha Cerci, Curci, Rosi, Galoppa, l’Inter Andreolli e Meggiorini, ancora la Juve Lanzafame , e l’Inter Bonucci e Biabiany; ed ancora Balotelli, Paloschi, Ariaudo.
E fra i grandi stranieri come dimenticare oltre quelli già citati i vari Milutinovic, Seeler, Borowski, Schweinsteiger, Phil Neville, Burdisso, Zalayeta, Edusei, Appiah, Isaksson, Amauri, Cavani e tanti altri.
Il Torneo nelle ultime edizioni è stato un pò ridimensionato a causa della crisi economica che ha colpito anche i club più importanti. E’ ormai assai difficile trovare club sudamericani o anche europei, pochi i club stranieri e non tutti dal nome prestigioso, ma la possibilità per le società italiane di tesserare i migliori talenti stranieri consente di vedere in azione giovani campioncini nelle società italiane; questo ha portato ad una presenza più attiva di quei club che fondano la loro politica di sopravvivenza sul settore giovanile. Società come Empoli, Siena, Palermo, Reggina, Parma mettono in mostra autentici talenti soprattutto sudamericani e africani, per immetterli poi sul grande mercato.
Da un paio di anni a questa parte anche la Serie D fa scendere in campo una sua rappresentativa composta dai migliori giovani Juniores, conseguendo ottimi risultati.
Per il momento è tutto riprenderemo il discorso sul Torneo di Viareggio l’anno prossimo con l’approssimarsi del torneo che seguiremo da vicino.
Francesco Pinto
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