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MARTEDI 23 APRILE 2024
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ore 14:30 Pop Sport
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ore 19:30 Pop Sport
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domenica 11 settembre 2011
00:01

Stadi d'Italia: JUVENTUS STADIUM

Care amiche ed amici di Tuttoilcalcioblog, comincia oggi una nuova rubrica che avrà cadenza settimanale e che nel palinsesto settimanale sarà programmata per la domenica. Come potete leggere dal titolo, ci occuperemo degli stadi italiani cercando di fare per ciascuno di essi una storia quanto più esauriente possibile. Gli stadi di cui ci occuperemo sono per il momento quelli di Serie A e B, di cui conosciamo il nome, perché protagonisti nel fine settimana calcistico, affollati da migliaia di spettatori, ma di cui spesso ignoriamo la storia, l’origine, le ragioni del nome o qualche dettaglio o curiosità che al tifoso magari sfuggono. Per cominciare questa nuova rubrica abbiamo scelto di parlarvi di uno stadio che è stato inaugurato appena due giorni fa e che oggi ospiterà la sua prima partita ufficiale del campionato italiano. In realtà si tratta di un ritorno su un vecchio terreno di gioco, ma la struttura è completamente nuova e rappresenta con il giusto orgoglio le ambizioni di un club che vuole tornare a primeggiare prima di tutto in Italia ed essere protagonista dopo anche in Europa. Ebbene, penso che abbiate capito di quale stadio stiamo parlando, è lo JUVENTUS STADIUM.

Juventus Stadium è il nome provvisorio dello stadio di proprietà della Juventus. Esso è ubicato presso la Strada Comunale di Altesano n° 131, nel quartiere Vallette di Torino. L’intenzione della società è quella di offrire ad uno sponsor commerciale la possibilità di legare il proprio nome a quello dell’impianto sportivo. La società Sportfive si è assicurata per 75 milioni di euro e per i 12 anni successivi all’inaugurazione dell’impianto il diritto esclusivo di trovare tale sponsor commerciale che legherà il proprio nome allo stadio. Per contratto però lo sponsor non potrà essere né un concorrente dello sponsor tecnico della Juventus, cioè la Nike, né una casa automobilistica, visto il legame della Juventus con la FIAT. Il 18 Marzo 2008 il consiglio d’amministrazione della Juventus decise di approvare il progetto della realizzazione del nuovo impianto sportivo, che era destinato a sorgere sul vecchio Delle Alpi, luogo dove la Juventus ha ottenuto grandi successi. L’investimento complessivo per la realizzazione dello stadio ammonta a 105 milioni di euro e la sua realizzazione è stata affidata a due studi, GAU e Shesa, sotto la direzione degli architetti Gino Zavanella e Eloy Suarez e dell’ingegnere Massimo Majowecki. I lavori di demolizione del Delle Alpi sono iniziati nel Novembre del 2008 e si sono conclusi a fine Marzo del 2009. La struttura potrà ospitare fino a 41.000 spettatori ed è stato progettato con i massimi standard di sicurezza. L’accesso, privo di barriere architettoniche, avviene dai quattro angoli con ampie rampe che seguono il profilo delle collinette verdi sulle quali sorge l’impianto e portano ad un anello che circondano lo stadio. Tra le novità di questo stadio abbiamo le panchine delle due squadre, che sono posizionate in prima fila all’interno della tribuna principale, come negli stadi inglesi. Alle gradinate e alle tribune, poste a 7,5 metri dal campo di gioco, si accede da 16 passerelle distribuite nei diversi settori dell’impianto. Il terreno di gioco inoltre è dotato di impianto di riscaldamento in caso di neve per evitare la formazione di ghiaccio. Lo stadio ingloba un’area vastissima, costituita da 4.000 posti auto, 8 ristoranti e 20 bar. La struttura presenta poi 34.000 m² di aree commerciali e 30.000 m² di aree verdi e piazze. La forma esterna dello stadio ricorda quella di un’astronave ed è composta da 7.000 pannelli di Alucobond colorati in varie sfumature di bianco e grigio, oscillanti e riflettenti, che danno l’effetto di una bandiera. Un lungo fregio tricolore poi circonda l’intera struttura, intervallato in vari punti da due stelle gialle, che richiamano quelle presenti nelle curve all’interno dello stadio. La copertura in PVC degli spalti è sorretta da due pennoni, che richiamano la vecchia struttura del Delle Alpi, e che è stata studiata nella galleria del vento. E’ una struttura di grande leggerezza, realizzata in una membrana in parte trasparente ed in parte bianca ed in grado di garantire il passaggio della luce tramite i lucernari, utile per la crescita dell’erba. L’inaugurazione del nuovo impianto è avvenuta giovedì con l’amichevole tra la Juventus ed il Notts County, club profennistico di calcio più antico del mondo, da cui la Juventus nel 1903 ricevette le magliette spedite direttamente da Nottingham. In realtà la società torinese aveva chiesto le maglie del Nottingham Forest, ma per un disguido giunsero quelle del Notts County. Per la cronaca la sfida con i Magpies si è conclusa sul punteggio di 1-1, con le reti di Toni e Hughes. Oggi invece la Juventus giocherà la sua prima partita in campionato contro il Parma. Infine all’interno dell’impianto verrà costruito il “Museo della Juventus”, che una volta ultimato rappresenterà uno dei musei calcistici più importanti del mondo con l’esposizione di tutti i trofei vinti dalla società, delle maglie dei giocatori più importanti della storia della società torinese. Saranno presenti anche aree interattive e ricche di foto storiche. Uno spazio del museo sarà dedicato ovviamente anche alla strage dell’Heysel. La Juventus ed i suoi tifosi si augurano che quest’impianto possa riportare la società torinese a trionfare, così come era stato al Delle Alpi, l’antenato di questo nuovo impianto, che rappresenta un’idea nuova e rivoluzionaria per tutto il movimento calcistico italiano, il primo stadio tutto di proprietà di una società. Questo deve essere il futuro per il nostro calcio, solo così forse riusciremo a riacquistare credibilità anche agli occhi del calcio europeo. La Juventus ci è riuscita dopo anni di attesa ed essendo la più amata o la più odiata (in quest’ultimo caso “ci dispiace per gli altri”) è giusto che sia stata la prima ad avviare questo processo innovativo, con “uno stadio che cambia il calcio”. Brava e complimenti Juventus, adesso non resta che tornare a vincere come la tua storia ti obbliga a fare perché come ha detto il presidente Andrea Agnelli: “la Juventus è nata per vincere, ma sa anche perdere, soffrire e aspettare le vittorie che arriveranno”.

Cari amici per oggi è tutto, l’appuntamento è per domenica prossima.
Emanuele Pinto

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