di FABIO STELLATO
E' stata un'apparizione breve e fugace, talmente breve che nessuno se lo ricorda, ma il 29 settembre 1996 MONICA BUSETTO, giornalista della sede RAI del Veneto, è stata le seconda donna a prendere parte a "Tutto il calcio minuto per minuto", anche se soltanto per una puntata.
SABATO 28 SETTEMBRE 1996 SERIE B (4a giornata)
Pescara - Brescia 1-1radiocronista: GIULIO DELFINO
seconda voce: ANTONIO MONACO
DOMENICA 29 SETTEMBRE 1996 SERIE A (4a giornata) SERIE B (4a giornata) (in azzurro le partite di B)(ore 16:00)
Conduce: ALFREDO PROVENZALI
In studio: GIULIO DELFINO
CP Lazio - Parma 2-1 RICCARDO CUCCHI2 Milan - Perugia 3-0 LIVIO FORMA
3 Atalanta - Inter 1-1 EMANUELE DOTTO
4 Reggiana - Roma 1-1 TONINO RAFFA
5 Udinese - Bologna 2-2 ANTONELLO ORLANDO
6 Sampdoria - Napoli 0-1 PAOLO PAGANINI
7 Piacenza - Vicenza 1-0 FRANCESCO PANCANI
8 Verona - Cagliari 2-2 GIOVANNI STEFANI
9 Empoli - Torino 1-0 EZIO LUZZI
10 Foggia - Padova 1-1 ENZO DEL VECCHIO
11 Venezia - Lecce 0-1 MONICA BUSETTO
12 Palermo - Castel di Sangro 3-0 LUCA SALERNO
DOMENICA 29 SETTEMBRE 1996 SERIE A (4a giornata) (ore 20:30)
Juventus - Fiorentina 1-0radiocronista: BRUNO GENTILI
tribuna stampa: FEDERICO CALCAGNO
Mentre, con gli ultimi due spareggi, si conclude finalemente il secondo turno di Coppa Italia, le nostre nazionali ripartono dalla Moldavia per i loro rispettivi tornei di qualificazione; la nazionale maggiore per i mondiali di Francia '98 e l'under 21 per la fase finale dell'europeo di categoria in Romania.
MERCOLEDI 2 OTTOBRE 1996 COPPA ITALIA (Spareggi 2° turno)
Sampdoria - Genoa 0-2 EMANUELE DOTTOPerugia - Nocerina 1-2 GIULIO DELFINO
Moldavia - Italia (a Chisinau) 0-3
radiocronista: LIVIO FORMA
seconda voce: ANTONELLO ORLANDO
SABATO 5 OTTOBRE 1996 QUALIFICAZIONE CAMPIONATI MONDIALI FRANCIA 1998
Moldavia - Italia (a Chisinau) 1-3radiocronista: RICCARDO CUCCHI
seconda voce: BRUNO GENTILI
tribuna stampa: EZIO LUZZI
DOMENICA 6 OTTOBRE 1996 SERIE B (5a giornata)(ore 16:00)
Conduce: ALFREDO PROVENZALI
In studio: GIULIO DELFINO
CP Padova - Palermo 4-0 LIVIO FORMA2 Lecce - Empoli 2-0 ENZO DEL VECCHIO
3 Brescia - Cesena 1-1 ANTONELLO ORLANDO
4 Pescara - Foggia 4-0
radiocronista: TONINO RAFFA
interviste: ANTONIO MONACO
5 Salernitana - Cremonese 1-0 CARLO VERNA
6 Torino - Cosenza 3-1 FEDERICO CALCAGNO
7 Ravenna - Lucchese 0-0 FRANCESCO PANCANI
8 Reggina - Venezia 1-1 SANTI TRIMBOLI
9 ChievoVerona - Castel di Sangro 2-0 GIOVANNI STEFANIù
DOMENICA 6 OTTOBRE 1996 SERIE B (5a giornata)(ore 20:30)
Genoa - Bari 0-0radiocronista: EMANUELE DOTTO
tribuna stampa: TARCISIO MAZZEO
Come i piu attenti lettori di questa nostra rubrica avranno notato, il posticipo della quinta giornata di serie B ha visto l'esordio di una delle voci piu' apprezzate dell'attuale team di "Tutto il calcio...", TARCISIO MAZZEO; un esordio che pero' non è stato proprio....tutto rose e fiori, come egli stesso ricorda per noi:
"Il debutto in Genoa-Bari lo avevo preparato molto bene, documentandomi per quanto si potesse fare prima dell'era Internet, in ogni caso avrei potuto quasi sostenere un esame universitario.
Prima della diretta, concordai con Dotto la modalità degli interventi dalla tribuna stampa: a quell'epoca la seconda voce faceva quello, e il grado di preparazione all'evento si poteva ricavare solo dalla qualità delle domande poste ai colleghi.
Diciamo che non era la cosa più divertente del mondo, e poichè a volte mi annoiavo un po' - da ascoltatore - sentendo intervistare anche per tutta la partita la stessa persona, o al massimo due, essendo un esuberante proposi a Dotto di ascoltare colleghi di varie testate, ovviamente col suo consenso.
Fu una sarabanda fantastica: ogni intervento una voce diversa, nell'intervallo salii in cabina e Dotto mi disse: "Perfetto"; continuai così fino alla fine. A un certo punto, poichè Emanuele mi aveva dato la linea mentre mi spostavo e non avevo interlocutori, preso dall'entusiasmo mi avventurai in un "ti faccio notare che sulla destra c'è un'autostrada e lì..." non mi ricordo chi era protagonista di scorribande inarrestabili.
Andai a dormire consumato dalla felicità. Che poche ore dopo si trasformò in sgomento: chiamai Luzzi, allora caporedattore, per ringraziarlo della fiducia e confermargli la mia futura più che disponibilità. Mi aspettavo un "bravo!" e qualche consiglio per le prossime volte: mi fece un cazziatone terribile, levandomi la pelle per tutte le volte in cui mi ero allargato troppo, fino a quel "ti faccio notare" che per me era un semplice modo di dire e per lui era una frase da primo della classe, mi urlò che il mio posto era "un passo indietro" e che un ragazzino non doveva permettersi di fare quello che avevo fatto io.
Lui non sapeva che il ragazzino tre mesi dopo avrebbe compiuto 40 anni, io non sapevo che quello era il suo modo normale di parlare; pensai che era stata la prima e sarebbe rimasta l'ultima.
Come sempre feci la mia autocritica: probabilmente mi ero allargato un po', ma certe regole assolute, insomma...chi avevo offeso con quel "ti faccio notare..."? E quanto spazio avevo rubato dicendo "...ora c'è un attacco di pinco pallino, vai Emanuele"? Non mi davo pace: dove sta scritto che la seconda voce deve fare sempre e solo l'eco della prima e zittirsi di colpo, come colpita da afonìa fulminante, se mentre sta parlando nasce un'azione?
In ogni caso Luzzi mi convocò di nuovo nel giro di poco tempo, io da allora non dico più "ti faccio notare" ma "noto che...", e riconosco che suona meglio; se mentre sto parlando nasce un'azione dico che è nata un'azione e passo la palla; non ho più detto "vai Emanuele" e se l'ho detto non me ne sono accorto.
In questi 15 anni le modalità del racconto si sono evolute e la radiocronaca a due voci è sempre più (anche se non ancora del tutto) percepita come un racconto fatto da due radiocronisti che devono integrarsi nella stessa narrazione, per renderla più ricca e godibile di quella fatta da uno solo: novanta minuti sono lunghi anche quando a riempirli è un disco dei Pink Floyd; non credo che un cronista debba stare un passo avanti e l'altro cronista un passo indietro, credo che uno abbia un ruolo e uno abbia un altro ruolo, proprio come i giocatori in campo, titolari allo stesso modo nella consapevolezza che quello è il modo di fare squadra, ed è la squadra che gioca e che vince oppure no."
Con un grande grazie a Tarcisio Mazzeo per questo suo contributo, rinnoviamo come sempre l'appuntamento a giovedi prossimo con "Le scalette del passato".
3 commenti:
Bellissimo il racconto di Tarcisio Mazzeo, sempre gentilissimo! Grande Fabio per questo gran documento :) Grazie!
Marco D'Alesandro
Ma con tutte le cavolate che ha detto in diretta Luzzi anche quando era caporedattore, ma come si è permesso di brutalizzare così Tarcisio Mazzeo? Doveva rifarsi dei cazziatoni di Ameri e Ciotti, o di Bicchielli forse? Ma doveva stare lui un passo indietro... in serie B! Con tutto il rispetto, eh?
Grande Mazzeo, come sempre. Mi permetto anche io un piccolo richiamo, a Fabio Stellato: il Mondiale 1998 è stato in Francia, non negli USA (che ospitarono il precedente) ;-)
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