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martedì 13 settembre 2011

Il calcio dà i numeri 2011/2012 - Puntata 2, Champion's League

Amici e amiche di tuttoilcalcioblog.it, stasera, finalmente, torna l'Europa che conta. Per la seconda stagione consecutiva, sono solo tre le italiane in campo, ossia coloro che hanno acquisito la qualificazione senza passare dai preliminari: Milan, Inter e Napoli, con l'Udinese retrocessa in Europa League dopo lo spareggio con l'Arsenal. Una situazione a cui ci dovremo abituare: dal prossimo anno, infatti, tre sarà il numero massimo consentito di nostre formazioni in Champions, dopo il sorpasso nel ranking UEFA del campionato tedesco.

Tornando all'attualità: stasera, debutta il Milan. E non sarà un debutto semplicissimo, nel catino dei campioni d'Europa in carica del Barcellona, ormai tranquillamente definibile come una delle squadre più forti di ogni epoca. Senza Ibra (infortunato) e Inzaghi (ancora ai box e nemmeno inserito, al momento, nelle liste UEFA), i campioni d'Italia cercano un'impresa non semplice. Di buono c'è che nel girone di blaugrana e rossoneri, ossia il gruppo H, ci siano Viktoria Plzen e Bate Borisov, non proprio due satanassi (il gruppo dell'Inter del 2009-2010, al contrario, era molto più complicato) e quindi sembra difficile pensare, a prescindere dal risultato di stasera, due squadre qualificate diverse dagli spagnoli e dai milanesi. Molto semplice anche il gruppo B, quello dell'Inter: la formazione nerazzurra, affidata a Gasperini, nonostante palesi da due stagioni una chiarissima involuzione tecnico-tattica (come evidenzia la clamorosa sconfitta di Palermo, nell'esordio in campionato di due giorni fa), non dovrebbe avere problemi ad agganciare il primato contro Trabzonspor (qualificato d'ufficio a questa Champions, e non sul campo, per lo scandalo del calcio turco), CSKA Mosca e Lilla. Il debutto dei nerazzurri avverrà domani, così come domani debuttano i partenopei di Mazzarri, che tornano in Champions dopo 21 anni dall'eliminazione ai rigori per mano dello Spartak Mosca, nel secondo turno dell'allora Coppa dei Campioni. Il girone napoletano (gruppo A) è, almeno sulla carta, decisamente in salita per i nostri portacolori: debutto al City of Manchester, contro la squadra di Mancini, attrezzatissima per vincere qualsiasi cosa dal suo sceicco; poi, al San Paolo, arriva il Villarreal, storica "mangia-italiane" (ultima vittima proprio il Napoli, nell'ultima Europa League), prima del giro di boa con la teste di serie del gruppo, ossia i vice-campioni d'Europa 2010 del Bayern Monaco, affrontati per l'ultima volta nella vittoriosa campagna Uefa del 1989, quando a Napoli comandava un certo Maradona. Difficile, sicuramente, far parte delle prime due del gruppo. Ma non impossibile: se i partenopei capitalizzassero al massimo le partite in casa, ad esempio, potrebbero essere la lieta sorpresa di questa Champions League.

Bene, bando alle ciance: andiamo a conoscere i numeri delle tre partite "italiane"

Barcellona - Milan (Gruppo H, stasera ore 20.45) Undici anni esatti fa, Coco e Bierhoff sancirono l'ultimo successo italiano al Camp Nou nei 90' regolamentari (la Juventus, nel 2003, espugnò il catino blaugrana vincendo 2-1 nei supplementari). Da allora, Barça e Milan si sono affrontate due volte in Spagna: nella fase a gironi del 2004/2005, quando i padroni di casa si imposero per 2-1 (Shevchenko, Eto'o, Ronaldihno), senza tuttavia riuscire a vincere il gruppo, appannaggio dei rossoneri; l'altro confronto, che è anche il più recente, risale alla semifinale di ritorno dell'anno successivo, terminato 0-0, risultato che sancì la qualificazione della squadra di Rjikaard alla finale di Parigi (all'andata a Milano era terminata 1-0 per i catalani). Ma è in campo neutro che si è disputato il precedente più significativo: correva il 18 maggio 1994, quando, ad Atene, il Milan vinse la sua quinta Coppa dei Campioni con un clamoroso 4-0 ai danni dello squadrone di Crujiff.
Arbitro: Atkinson (Inghilterra). Precedenti in Champions League: vittorie Barcellona 2, vittorie Milan 1, pareggi 1. Ultima sfida in Champion's: Barcellona - Milan 0-0 (2005/2006).

Manchester City - Napoli (Gruppo A, domani, ore 20.45) Nessuna sfida internazionale disputata tra queste due formazioni; sono invece sei i confronti tra il Napoli e il calcio inglese, l'ultimo dei quali risalente alla scorsa stagione, quando gli azzurri furono sconfitti nel doppio confronto dal Liverpool (0-0 al San Paolo e 3-1 per i reds al ritorno), nella fase a gironi dell'Europa League 2010/2011.
Arbitro: Eriksson (Svezia). Nessun precedente in Champion's League.


Inter - Trabzonspor (Gruppo B, domani, ore 20.45) Prima sfida nella massima competizione europea tra queste due squadre: l'unico precedente risale al primo turno della Coppa Uefa 1983-84, quando i nerazzurri si imposero nel doppio confronto facendo 0-0 in Turchia e vincendo 2-0 a Milano. Del 2007/08 l'ultimo confronto tra i nerazzurri e il calcio turco, nella fase a gironi della suddetta edizione di Champions: i gialloneri del Fenerbache vinsero 1-0 in casa (gol di Deivid), ma vennero poi "matati" nel ritorno a Milano a fine novembre (3-0, gol di Cruz, Ibrahimovic e Jimenez).
Arbitro: Johannesson (Svezia). Nessun precedente in Champion's League.


Andiamo a vedere, ora, il resto del programma di Champions


Stasera, ore 20.45
Chelsea - Bayer Leverkusen (Gruppo E)
Genk - Valencia (Gruppo E)
Borussia Dortmund - Arsenal (Gruppo F)
Olimpiacos - Olimpique de Marseille (Gruppo F)
Porto - Shaktar Donestk (Gruppo G)
APOEL Nicosia - Zenit San Pietroburgo (Gruppo G)
Viktoria Plzen - Bate Borisov (Gruppo H, avversari Milan)

Domani, ore 20.45
Villarreal - Bayern Monaco (Gruppo A, avversari Napoli)
Lille - CSKA Mosca (Gruppo B, avversari Inter)
Basilea - Otelul Galati (Gruppo C)
Benfica - Manchester United (Gruppo C)
Dinamo Zagabria - Real Madrid (Gruppo D)
Ajax - Olympique Lyonnais (Gruppo D)

Termina qui l'appuntamento de "Il calcio dà i numeri" dedicato alla Champions League. Appuntamento a giovedì con i numeri della seconda competizione europea per importanza, l'Europa League.

Finita la rubrica, mi preme, a nome di tutta la redazione, esprimere solidarietà per l'ennesima grande ingiustizia del mondo del web: la cancellazione del canale "mxmseriea", la terza di cui è vittima il nostro collega Marco D'Alessandro dopo le ingiuste cancellazioni di "minutoxminuto" nel luglio 2009 e di "minutoxminuto2" nel novembre 2010, quest'ultimo "cassato" quando aveva ormai sfondato i 1000 video. Ieri, repentinamente ("mxm" non aveva ricevuto neanche un "cartellino giallo", al contrario degli altri due precedenti), Youtube ha chiuso il canale dedicato alle radiocronache di Serie A, reclamando chissà quali diritti di copyright (siamo in contatto, tramite facebook e non solo, con tutti gli uomini di RadioRAI più "influenti", da Cucchi a Forma passando per Repice e Bisantis, senza dimenticare il nostro "Flipper" Delfino: NESSUNO ha mai reclamato nulla, anzi!). E, intanto, nel mondo di youtube continuano a girare materiale al limite della pornografia e altre schifezze, mentre canali che promuovono la cultura, la storia d'Italia e la storia dello Sport (cito un canale, a proposito: Storiadelcalcio08, qualcosa di meraviglioso non curato da noi del blog, anche questo cassato), devono essere così penalizzati. In particolare, il nostro Marco D'Alessandro, dal 2008, non solo svolge "un servizio per il nostro blog", ma fa anche un regalo a milioni di appassionati, rilanciando l'immagine della radio, spesso compromessa dalla presenza ormai assidua della televisione. La media delle visite del suo canale al giorno è altissima; così come alti sono i commenti, che possano essere sulle singole partite che riguardo al complimentarsi con questo e con quel cronista, a volte con toni da ultrà che magari non possono piacerci, ma che sono anche loro parte integrante di questo sistema ben diretto e ben curato dal nostro "mxm". Un vero peccato che il "tubo", invece di punire chi realmente "viola", debba punire dei veri gioielli dell'informazione e della cultura sportiva come quelli che il nostro D'Alessandro promuove dalle ultime Olimpiadi. L'invito, mio come di tutta la redazione, a "mxm", è di continuare, tuttavia, a perseverare in questo "errore", anche a costo di apparire "diabolico" per il maniacale mondo sporco di Internet. Perché l'amore e la cultura per la radiofonia possa continuare ad avere, grazie alla tua sapiente cura, la visibilità che merita. E io, come tutti i miei colleghi e tutti gli appassionati di radiofonia come me, ti ringraziamo di cuore per il tuo sempre preciso lavoro. "Non ti curar di loro, ma guarda e passa".






2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sono mai stato un gran tifoso di calcio, e quindi mi reputo “coerente”. Dopo la brutta figura fatta dai calciatori nello scioperare in quanto contrariati nel pagare il cosidetto “contributo di solidarietà”, viene da pensare…
Stiamo parlando di ultra milionari, persone che, seppur bravissime nel fare quel che fanno, al pari di ogni qualsiasi professionista, vengono strapagati. Di contro c’è gente che non viaggia in Ferrari e paga le tasse, e gli abbonamenti allo stadio e Sky o Mediaset Premium per vedere le partite.
Il calcio non va abbandonato certo. Forse però bisognerebbe prendere le distanze dai “Dei” del calcio, quelli viziati, strapagati, che ormai non giocano più col cuore ma con il portafogli. Meglio rivolgersi alle squadre giovanili, quelle che giocano gratis o al massimo per il materiale che usano, quelle i cui componenti piangono per un gol fatto “gratis”, i nostri figli, le persone della porta accanto.
Facciamo pagare invece l’ordine pubblico agli stadi alle Società, che magari sottarrano parte dei soldoni occorrenti allo stipendio degli “intoccabili” calciatori.
Un caro saluto

Anonimo ha detto...

Sempre questo errore di fondo, e sì che di spiegazioni ce ne sono state! Lo sciopero dei calciatori NON ERA sul contributo di solidarietà, peraltro agitato dai presidenti che certi contratti al netto li hanno fatti loro: si è trattato di una vera e propria serrata dei presidenti legata alla questione dei fuori rosa, oltre ce a situazioni tra Lega e Federcalcio dove i calciatori sono stati solo usati.
Una vlta che si è capito questo, si può parlare di tutto altrimenti certi giudizi evitiamoli, grazie!

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