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martedì 1 marzo 2011

Il punto sulla Lega Pro 47

di Daniele Mosconi

Prima divisione
Un'altra sosta, l'ultima, dopodichè sarà tutto un fiato fino alla
fine. Chi prevarrà? Stiamo vivendo un campionato meraviglioso e il merito va tutto alle squadre protagoniste.

Girone A
Anche il Gubbio ogni tanto si ferma. Il pari interno contro il Como è più fisiologico che altro. Dietro il Sorrento è sempre ad una distanza di sicurezza, 8 punti, il che non da nessun problema. Questo Gubbio ha una particolarità che lo rende unico. In trasferta finora ha solo
vinto o perso e mai pareggiato. Gli unici 2 pareggi che ha fatto in
campionato li ha fatti contro il Ravenna e il Como Domenica. La forza
del Gubbio è stata la continuità che lo ha reso una lepre difficile da
raggiungere per la volpe Sorrento.
La partita contro i lariani è stata combattuta ma non si è visto il
solito Gubbio delle ultime settimane. Francamente un pari contro il
Como ci può stare, specie se si pensa che i lariani in trasferta sono
molto pericolosi. Anche al "Barbetti" hanno sfruttato questa loro
indole, giocando un calcio propositivo e nonostante ad un certo punto
siano rimasti in 9 (espulsi Franco e Magli) hanno continuato a giocare
per la vittoria. Come all'andata il protagonista è il portiere degli
umbri. Cozzolino si fece neutralizzare il rigore da Farabbi (che
sostituiva Lamanna per i fatti di Alessandria), stavolta a farsi
ipnotizzare dal portierino scuola Genoa Lamanna è stato Franco.
Evidentemente per il Como i rigori contro il Gubbio non fanno per
loro. Il rigore sbagliato non ha però demoralizzato gli ospiti, che
hanno continuato a cercare la rete del vantaggio e la trovano con un
gol di Maah quasi a fine primo tempo. Seconda rete consecutiva per
l'attaccante del Como. Il Gubbio nella ripresa si riprende e gioca
come sa, sfruttando un azione in mischia per mandare a segno
Bartolucci.
Il Gubbio si può definire una cooperativa del gol, dove segnano tutti:
dal bomber Gomez (a Reggio Emilia sarà squalificato per via
dell'espulsione rimediata) passando per Boisfer per concludere con
Briganti e Bartolucci. I campionati si vincono anche in questo modo.
Il Como viene da una bella serie positiva. Dopo la sconfitta di Crema
i lariani si sono rialzati e sono arrivati a 5 risultati utili
consecutivi. Nel momento più opportuno hanno trovato la forza di
potersi rialzare e il pari di Gubbio è un ottima dose di ottimismo per
credere nella salvezza diretta. Ora in questi 15 giorni Brevi e
Garavaglia potranno preparare al meglio il finale di stagione, visto
che da quel momento in poi più nessuno farà sconti.
Sorrento-Alessandria 4-3. Più un suicidio dei grigi che vincevano a
fine primo tempo per 3-1, oppure più la voglia di non perdere del
Sorrento? A nostro modo di vedere c'è stato un autentico suicidio
della difesa ospite che prima della gara di Domenica era una delle
meno battute del campionato. Però questa sconfitta è l'ennesima
conferma che questo Alessandria quando è il momento di fare il salto
di qualità manca sempre. Sarri avrà adesso la sosta per lavorare sulla
testa dei suoi uomini. Infatti non crediamo che possa lavorare su
altri fattori. C'è solo da lavorare sulla concentrazione di una
squadra che non può perdere una partita simile. Viceversa Simonelli
ritrova il suo Sorrento. A fine primo tempo sulle tribune tutti erano
pronti a fare il "funerale" alla squadra rossonera. L'entrata in campo
di Corsetti ha letteralmente scombinato le certezze ospiti. Nelle
ultime 5 partite i rossoneri avevano conquistato solo 4 punti e la
situazione rischiava di precipitare. L'arrivo dell'Alessandria ha
saputo ridare vigore ad una squadra che ha avuto un calo derivante, a
nostro parere, anche dalla frustrazione nel vedere che il Gubbio non
si fermava più. Ora il fatto di aver ritrovato la voglia di tornare a
combattere può essere un fattore positivo non indifferente per il
finale di stagione che sarà arroventato come sempre.
Chi ha iniziato a correre, ed era pure ora, è il Verona. La vittoria,
anche questa in rimonta, contro il Ravenna, può essere la molla che
farà scattare i gialloblù verso un ritorno in B. Abbiamo detto che era
ora per il Verona, perchè non ci sembrava possibile che una squadra
costruita per distruggere il campionato potesse continuare a
vivacchiare senza sussulti che le dessero la possibilità di fare un
salto di qualità. La sconfitta interna contro il Gubbio di quasi un
mese fa è stato il momento peggiore per i ragazzi di Mandorlini. Da
quando è arrivato sulla panchina veneta, l'ex tecnico del Cluj non
aveva mai perso e quella sconfitta ha fatto capire molto all'ambiente
veronese, che ora viaggia spedito per un finale di campionato
finalmente da protagonista. Il ritorno in campo da primo attore per
Berrettoni ha significato tanto per Mandorlini. D'altronde una squadra
che si ritrova Ferrari Le Noci e Berrettoni non può assolutamente
continuare a viaggiare a fari spenti. Per il Ravenna la sconfitta di
Verona può avere brutti contraccolpi. Leonardo Rossi aveva preparato
la partita nei minimi particolari ma non è bastato. Il Ravenna ci ha
provato, ha avuto le sue occasioni ma la sfortuna e la mancanza di
lucidità nei momenti topici hanno fatto si che i giallorossi uscissero
dal campo sconfitti. Ora bisogna cercare di rialzarsi come sempre e
trovare la forza per continuare a combattere.
La Salernitana, nonostante una situazione societaria che tralasciamo
per carità di patria, trova 3 punti fondamentali nella sua corsa play
off contro una diretta concorrente come la Spal. Gli estensi sono in
caduta libera con le ultime 5 sconfitte consecutive che ora devono far
smuovere la dirigenza. Vero che mancavano Fofana e Cipriani, ma a
tutto c'è un limite. Questa squadra con Notaristefano aveva dei
problemi e la dirigenza ha scelto Remondina che in 2 partite ha
incassato 4 gol e non ha mai prodotto un'azione degna di questo nome
per poter dire: siamo vivi. C'è bisogno del loro intervento per ridare
fiducia ad una squadra che fino a 2 mesi fa era là a combattersi il
primo posto con il Gubbio e il Sorrento. Cosa è cambiato? Solo le
assenze delle punte titolari non possono giustificare a pieno un
crescendo di errori devastanti. Locatelli non si è mai inserito a
pieno nel progetto tattico di questa squadra. Volpe continua a
dimostrare di essere un pesce fuor d'acqua e la difesa continua nei
suoi errori madornali. Qualcuno fermi questo scempio.
A Salerno hanno trovato un nuovo idolo che non li farà di certo
vergognare. Stiamo parlando del giovane brasiliano Fabinho. A Salerno
si sono lustrati gli occhi dinanzi alle giocate di questo giocatore.
Da Lunedì si riparte, con 3 punti e qualche convinzione in più, per
trovare una soluzione alla crisi societaria.
Lo Spezia continua a balbettare in trasferta e a Crema spreca un'altra
occasione per tornare al vertice. Si è visto il solito Spezia anche
contro i cremaschi, incapace di mantenere il vantaggio e per 2 volte
si è fatto riprendere. La scossa nell'ambiente spezzino non deve però
arrivare dal cambio in panchina perchè crediamo che Pane possa far
ancora tanto, ma deve dare maggiore convinzione alla sua squadra, che
deve capire che le partite si chiudono al 90° e solo dopo il fischio
del direttore di gara si possono alzare le braccia al cielo in segno
di vittoria. Il secondo vantaggio ha spento l'ardore dei liguri che si
sono già sentiti i 3 punti in tasca, ma non hanno fatto i conti contro
un Pergocrema che ha lottato e per poco con Marconi, nel finale, non
faceva il 3-2.
Pari inutile per la Cremonese in quel di Bolzano contro l'Alto Adige.
Anzi il punto fa più comodo a Sebastiani che in settimana ha ricevuto
la fiducia della società. Ottimo segnale per l'allenatore che ha
rischiato seriamente l'esonero dopo gli ultimi risultati negativi.
Immergersi nella lotta salvezza deve essere ora l'obiettivo principale
di Marchi e compagni, dopo che per tre quarti di stagione si è stati
in posizioni di classifica molto più comode. Lo spirito mostrato
contro la Cremonese fa ben sperare. Acori ha smesso di essere il
taumaturgo della Cremonese e ora tutti i limiti di una squadra
costruita per vincere il campionato vengono a galla. Ora più che
pensare alla rincorsa per tornare al vertice, bisogna cominciare a
pensare a guardarsi le spalle, perchè una squadra come la Cremonese
non è abituata a combattere per la permanenza nella serie e trovandosi
in questa condizione anomala, rischia di farsi molto male. Si spera
che nell'ambiente grigiorossi si abbia la comprensione del rischio che
si corre.
La Reggiana è crollata. Anche al "Torre" di Pagani si è vista una
squadra priva di mordente che ha perso meritatamente contro una
Paganese che ora inizia a crederci per davvero al miracolo. I gol di
Urbano e Tortorì fanno esultare mister Capuano, a cui va dato atto di
crederci anche quando la situazione era disperata. Ora la situazione
non è cambiata di molto, ma già il fatto di aver agganciato il Monza
può essere un segnale che qualcosa stia cambiando. Mancano ancora i
punti in trasferta e il tecnico adesso avrà a disposizione questa
sosta per poter incidere sul rendimento della squadra in trasferta.
Per gli emiliani è un brutto momento e non vorremmo che la società
decidesse di incolpare il tecnico, inchiodandolo alla sua
responsabilità. Se la Reggiana quest'anno non ha mai fatto il salto di
qualità, crediamo che il tutto vada anche e soprattutto additato ad
una squadra che ha fatto poco per cercare di farlo questo salto. La
sosta arriva proprio al momento giusto per dare l'opportunità per
farsi un serio esame di coscienza.
Il Pavia batte il Monza e scava un bel fossato con l'ultima posizione
che ora vede i brianzoli appaiati dalla Paganese a 9 punti dai cugini.
Eusepi ha deciso la partita e questi 3 punti danno ossigeno puro ad
una squadra che ultimamente sta coniugando bel gioco ai risultati.
Quello che non succede al Monza ad esempio. Però la squadra vista
Domenica ci è parsa sperduta e priva di quella forza per trovare il
pareggio. Ci ha anche provato ma non con la determinazione che serve
per provare a salvarsi. Non vorremmo che la squadra si sentisse già
retrocessa dentro. Verdelli lavora in una situazione difficile, ma i
veri uomini si vedono anche da queste difficoltà. La tifoseria deve
ora cercare di star vicino alla squadra e deve fare un corpo unico con
il gruppo se vuole raggiungere la salvezza.
Lumezzane-Bassano, autentico crocevia per il passaggio agli spareggi
di fine stagione non si è giocata per via della neve copiosa scesa
sulla cittadina bresciana. Sicuramente si recupererà Domenica
sfruttando la sosta del campionato.

Girone B
Se nel girone A il Gubbio ha pareggiato, nel girone B la Nocerina è un
rullo compressore e continua imperterrita a vincere. L'ultima vittima
è stata l'Atletico Roma. I romani sono ormai dentro un tunnel lungo in
cui non vedono la via d'uscita. Da dire che contro i molossi si è
visto finalmente qualcosa, ma non è servito a niente. L'Atletico ora
ha perso anche il 3° posto ad appannaggio della Juve Stabia. Urge
qualche cambiamento e Incocciati, che è persona preparata, starà già
pensando quale soluzione trovare per risolvere i problemi che
attanagliano la squadra. La rete del 2-1 ad esempio è un grosso errore
della squadra ospite. L'azione parte da una palla recuperata da Di
Maio e da qui con 4 passaggi la Nocerina arriva in porta con il gol di
Catania. Certi gol si evitano anche se tutte le componenti della
squadra fanno il proprio lavoro. Per la Nocerina l'ennesima vittoria
di una stagione esaltante e dopo la sosta si può veramente iniziare a
fare il countdown che li riporta in B dopo più di 33 anni. L'esultanza
al gol del 2-1 di Catania, dimostra che a Nocera c'è voglia di B.
Auteri è l'artefice di questa squadra e la dirigenza deve cercare in
tutti i modi di trattenerlo.
La Juve Stabia, vittoriosa settimana scorsa con una prestazione
convincente contro il Lanciano, sbanca anche Viareggio e complice la
sconfitta dell'Atletico Roma passa al 3° posto. Un premio più che
meritato per una squadra che sta disputando un girone di ritorno
davvero molto concreto. 10 punti nelle ultime 5 partite danno proprio
il senso del campionato delle vespe. Braglia è stato la scelta giusta
per una Juve Stabia che dopo la sosta proverà a continuare a stupire.
Per il Viareggio la situazione rischia di precipitare. La seconda
sconfitta consecutiva è un brutto segno. Davvero un peccato se Scienza
dovesse perdere di mano la situazione. 6 gol subiti nelle ultime 2
partite interne sono un dato che deve far riflettere. La salvezza è lì
ad una vittoria, ma è l'arrendevolezza della squadra che preoccupa.
Nella ripresa si è visto un Viareggio spento che neanche dopo il gol
subito da Albadoro è stato capace di impensierire il portiere ospite.
La Juve Stabia ha dimostrato che la sconfitta di Foggia è stata solo
una giornataccia e le 2 vittorie consecutive dimostrano che la squadra
c'è e se poi Tarantino segna gol belli come il secondo, con un tiro a
giro, allora tutto diventa più semplice e nessun obiettivo gli è più
precluso.
Il Foggia quando può fare quel salto in grado di farlo salire tra le
prime della classe trova il modo per farsi del male da solo. Contro il
Gela non dovevano esserci problemi per i 3 punti ma i rossoneri amano
farsi del male da soli e ora con un pareggio che è più utile per gli
ospiti che per loro, tornano fuori dalle prime 5, complice anche la
vittoria del Taranto a Lucca. Il finale di partita ha dimostrato che
il Foggia soffre troppo la tensione e finchè Zeman non riuscirà a
lavorare anche su questi fattori, allora il Foggia rimarrà bella ma
incompiuta. Intanto i rossoneri con le 4 reti di ieri, tra fatti e
subiti, arrivano alla cifra record di 101 gol. Davvero un numero
esorbitante e se pensiamo che mancano ancora parecchie giornate,
questo record verrà superato in maniera molto rapida. Il Gela ha fatto
quello che poteva e questo pari può essere un nuovo inizio.
Colpaccio del Taranto in quel di Lucca. Vittoria svolta per i pugliesi
che ora salgono al 5° posto con 3 punti di margine sui cugini del
Foggia il Lanciano e il Siracusa. Dopo la sosta altro scontro diretto,
in casa contro il Benevento. Ousmane Sy ci ha preso gusto e dopo
essersi sbloccato settimana scorsa, va a segno dopo neanche 2 minuti
con un preciso colpo di testa che fa esplodere il centinaio di tifosi
tarantini assiepati sulle tribune del "Porta Elisa". La prima vittoria
in trasferta, e che vittoria, è un bel segnale per Dionigi. Arrivato
con parecchio scetticismo sulla panchina tarantina, ora con i
risultati che sta raggiungendo fa sognare Taranto. L'inerzia e il
destino sono tutti nelle mani dei rossoblù.
I toscani subiscono un brutto stop che non chiude nulla ma li lascia
con l'amaro in bocca per ciò che poteva essere e non è stato.
Si rilancia in classifica il Lanciano che batte l'Andria e torna a
credere nei play off. Dopo un inizio in cui i pugliesi hanno rischiato
seriamente di segnare, arriva la svolta con il rigore segnato al 25°
da Di Gennaro. Per i frentani 3 punti pesanti in vista del finale di
stagione. Per i pugliesi rimane il rammarico perchè la partita si
poteva non solo pareggiare ma anche vincere. Papagni sa di avere una
buona squadra, ma alle volte pecca di ingenuità.
Con un gol di Cerone a metà primo tempo, il Barletta batte il più
quotato Siracusa e torna a sperare nella salvezza. Per i ragazzi di
Cari questa vittoria assume un valore enorme specie leggendo i
risultati delle altre dirette concorrenti. Per il Siracusa un calo di
tensione che ci sta dopo tante Domeniche con il sorriso sui denti.
Il vero colpo della giornata dopo quello del Taranto in zona play off,
lo fa il Pisa, che in zona retrocessione, affonda la Cavese. Al
"Lamberti" i nerazzurri hanno piazzato un mattone pesante per la
costruzione della salvezza. I metelliani aspettavano questa partita
per rilanciarsi ma con questa sconfitta rischiano davvero tanto.
Melotti adesso ha 15 giorni per risollevare le sorti di una squadra in
evidente difficoltà, con solo 3 gol fatti nelle ultime 6 giornate.
Camillo Ciano ha smesso di segnare e Schetter sembra il lontano
parente del giocatore funambolico che ha fatto sognare la tifoseria.
Pareggio quasi annunciato tra Foligno e Ternana, ma con i padroni di
casa che le hanno provate tutte per vincere la partita colpendo anche
un palo con Moro. Ma il calcio passa in secondo piano dinanzi al
ritorno al calcio giocato di Daniele Gregori. Ad un certo punto il
giocatore ha dovuto dribblare un brutto avversario e con la forza e la
sua voglia di farcela ora noi siamo qui a dire: Bentornato Daniele.
Foligno e il calcio hanno vinto.

Seconda divisione
Girone A
Tutto come prima ma con una giornata in meno. Nel girone A delle 5
sorelle solo la Feralpi Salò inciampa in una brutta sconfitta e ora
rischia, le altre, chi più chi meno, sono sempre là. C'era lo scontro
al vertice al "Piola" tra la Pro Vercelli e la Tritium. Gli ospiti
arrivavano con la forza derivante dal primo posto in classifica,
mentre i ragazzi di Braghin avevano un solo risultato a loro
disposizione: la vittoria. Ma questa pressione ha nuociuto sulla Pro
che spreca una bella occasione per tornare al vertice. Decidono i gol
di Bonomi e Bortolotto. La partita è stata vibrante e il risultato è
stato in bilico fino alla fine. La rete del vantaggio ha il pregio di
svegliare una Pro Vercelli che fino a quel momento era bloccata e non
riusciva a giocare come sa. Nella ripresa la Tritium ha iniziato a
giocare il suo solito calcio e il premio è stato il bel gol di
Bortolotto che a inizio ripresa con un bel tiro faceva secco
Valentini. Poi c'è un continuo cercare di superarsi ma il pari è il
risultato finale. Per la squadra di Braghin è una occasione persa e
l'ennesima prestazione deficitaria di una squadra che continua a non
piacerci. 3 pareggi nelle ultime 3 giornate sono un viatico che non va
bene per una squadra che punta alla promozione. La loro fortuna è che
neanche le altre corrono. Per la Tritium è un punto pesante perchè
conquistato sul campo di una diretta concorrente alla promozione.
Vecchi continua a parlare di play off come obiettivo stagionale, ma
secondo noi questa Tritium ha tutto per il doppio salto senza passare
dai play off.
La Pro Patria si fa inbrigliare e pareggia sul campo della Sacilese.
Per Costantini è un punto pesante che sommato ai 3 di settimana scorsa
fanno davvero ben sperare l'ambiente friulano. Al cospetto di una
Sacilese combattiva c'era una Pro Patria, che almeno un tempo faceva
notizia per i risultati sportivi, mentre ora la squadra è costretta a
fare cose clamorose per ricevere l'attenzione dei media. Vista la
crisi societaria a Busto stiano facendo anche troppo. E se sarà 1a
Divisione che succede? Cosa farà Pattoni o l'amministrazione comunale?
Attendiamo risposte, non tanto noi, ma vogliamo che arrivino risposte
concrete alla squadra. La tifoseria può con tutto l'amore fare il
possibile ma non l'impossibile. Il pareggio è un risultato giusto
perchè nonostante le tante occasioni avute, la Pro Patria mai ha avuto
quella zampata che gli serviva per vincere la partita. Intanto
settimana prossima i riflettori della Rai saranno allo "Speroni" per
il posticipo tra le 2 Pro del girone: Pro Patria-Pro Vercelli che vale
più di quel che si pensi.
Con un gol di Del Sante il Lecco batte i pericolosi cugini del Rodengo
Saiano e tornano a vincere dopo qualche Domenica a secco.
Per i ragazzi di Roselli (squalificato, al suo posto c'era
Pacciarotti) una vittoria che ridà morale e li rilancia per la lotta
al primo posto, che serve per salire direttamente in 1a.
La squadra di Piovani ci ha provato ma le espulsioni di Meduri prima e
di El Kamch poi, hanno permesso alla squadra biancoblù di vincere.
Vero e proprio colpaccio quello che ha fatto il Renate che supera con
un perentorio 3-1 la Feralpi Salò a domicilio. 2 punti nelle ultime 3
partite sono un campanello d'allarme che non va assolutamente
sottovalutato. Se poi si pensa che in 2 Domeniche il Savona ha
risucchiato alla Feralpi ben 4 punti, trovandosi ora a soli 2 punti di
margine dai bresciani, allora la cosa diventa davvero pericolosa.
Boldini nelle interviste post partita ha parlato chiaramente di una
posizione di classifica che neanche loro si aspettavano. Intanto la
salvezza è stata raggiunta e questo ci pare l'obiettivo primario della
dirigenza nerazzurra, ora si potrà pensare a divertirsi.
Il Savona ringrazia il Renate e con la vittoria contro la
Sambonifacese a firma di Cattaneo, ha iniziato nuovamente a sentire
aria di play off, dopo che per parecchie Domeniche ha visto la Feralpi
distante anche 8 punti. La voglia di crederci e la grinta messa in
campo contro un avversario ostico come i veronesi, sono lì a
dimostrare che il Savona ci crede e ora con questi 3 punti ha una
carica che li può portare ovunque.
Pareggio amarognolo per il Casale che non riesce a vincere sul campo
di una Canavese forte ma non irresistibile. Il portiere Pascarella si
è issato a protagonista parando il rigore a Jacopo Zenga che avrebbe
permesso ai nerostellati di vincere la partita. Anche il tecnico in 2a
Tonino (Rossi era squalificato) ha ammesso che senza Pascarella nella
ripresa il Casale avrebbe dilagato senza problemi. Primo tempo che ha
visto i padroni di casa a segno con il solito Curcio. Il Casale ancora
è in corsa ma bisogna sfruttare le occasioni che ti capitano quando le
hai e Zenga si porta sulla coscienza questi 2 punti mancati.
Con un rigore di Dimas, il Montichiari vince sul campo del Mezzocorona
e riscatta la sconfitta di settimana scorsa. Per i ragazzi di mister
Maraner ennesima Domenica vissuta con una squadra incapace, dopo aver
subito il gol, di riuscire a pareggiare la partita. Le occasioni le ha
anche avute ma quando la palla non la vuol sapere di entrare c'è poco
da fare. Ora settimana prossima ci sarà bisogno di una vittoria sul
campo del Renate visto che l'ultima posizione diventa il lasciapassare
per la D senza passare per il salvacondotto dei play out. Maraner deve
scuotere questa squadra, che avrà anche i suoi problemi ma non può
arrendersi senza combattere.
Tutto ad inizio gara si decide il derby tra Sanremese ed Entella.
Vanno a segno gli ospiti con Marrazzo, ma un minuto dopo subito c'è il
pareggio di Gomes. Per la Sanremese il pareggio serve ad abbandonare
l'ultima posizione ma non serve a far uscire fuori la squadra dalla
crisi. 2 sole vittorie in campionato sono davvero poco per una squadra
che comunque ha degli evidenti limiti organici. Per gli ospiti il
punto che volevano.

Girone B
Quando si ha l'occasione per accorciare le distanze e non la si
sfrutta, allora poi è inutile imprecare. Solo colpa tua cara
Carrarese. Il Carpi a Sangiovanni Valdarno non va oltre il pareggio ma
i ragazzi di Monaco non ne sanno approfittare e pareggiano sul campo
del Gavorrano.
Per il Carpi il punto di San Giovanni con il senno di poi è d'oro
perchè consente loro di arrivare al big match di settimana prossima
contro la Carrarese con un margine relativamente tranquillo di 5
punti. Non si è visto un bel Carpi ma è stata la Sangiovannese a
giocare alla grande dimostrando che c'è e vuol dire la sua per la
salvezza.
I padroni di casa trovano il vantaggio con il gol di Foglia ma non
possono nulla quando il direttore di gara assegna un rigore, apparso
alla maggior parte della gente in tribuna più che dubbio, quando
Giglio trasforma dal dischetto il rigore che può significare
promozione. Domenica si saprà tutto e sarà l'epilogo (?) di una
stagione esaltante.
La Carrarese spreca un'altra delle tante occasioni che ogni tanto il
Carpi le dava per rientrare in gioco e con il pari di Gavorrano deve
solo prepararsi per vincere a Carpi.
Il Gavorrano aveva tutto da guadagnare da questa partita e ha giocato
senza timori reverenziali contro la 2a della classe. Ci ha
impressionato questa squadra, nonostante i tanti alti e bassi di una
stagione ancora tutta da vivere per i colori maremmani, per come ha
saputo non perdersi d'animo quando Menichetti viene espulso per un
fallo da rigore che poi Gaeta dal dischetto trasformerà per il
vantaggio ospite, trovando la forza di pareggiare con un gol di
Nocciolini su calcio di punizione. Verso fine partita anche mister
Magrini viene espulso ma il pareggio non si schioda. Se la Carrarese
vuol fare il colpo a Carpi deve giocare in maniera nettamente diversa.
Alti e bassi per il Poggibonsi. Dopo aver preso 3 sberle non meno di 8
giorni fa a Celano, Domenica nella sfida tra sfidanti ad un posto nei
play off, i ragazzi di Soda vincono 3-1 contro la Giacomense e tornano
ad un punto dal terzetto formato dagli stessi estensi il Chieti e
L'Aquila. Per i ragazzi di Gadda una sconfitta pesante ma ci sta sul
campo di una squadra come il Poggibonsi, costruita per salire in 1a
Divisione.
Infinito Chieti. Sotto per 3-1 in casa nel derby contro il Celano,
trova con Berardino i gol del pareggio ed evita una sconfitta che
sarebbe stata quasi fatale per i sogni di gloria dei neroverdi.
Vivarini deve trarre molte conclusioni positive dalla reazione della
sua squadra. Pareggiare in casa dopo che eri sotto per 3-1 sta a
significare che questo Chieti ha gli attributi per restare al vertice
fino alla fine. Modica dovrà invece sgridare la sua squadra per i 2
punti persi ma deve anche pensare che alla vigilia avrebbe firmato per
un pareggio su un campo ostico come quello dei teatini.
L'Aquila di Potenza schianta la Villacidrese. Un gioco di parole che
si associa al cognome del bomber aquilano, protagonista di una
tripletta che riporta L'Aquila nuovamente nel gruppo delle squadre che
vanno direttamente ai play off. I sardi possono poco e ormai ci
sembrano rassegnati.
Sconfitta pesante anche per il Fano, che in casa crolla per 3-0 contro
il Crociati Noceto. Abbiamo applaudito la squadra amaranto settimana
scorsa per la prova convincente in quel di San Marino ma Domenica si è
visto forse uno dei peggiori Fano della stagione. Dopo il vantaggio
ospite ad opera di Addona, i ragazzi di mister Zauli (squalificato, in
panchina c'era Pregnolato) hanno anche l'occasione per pareggiare, ma
Trimarco si fa ipnotizzare da Babbini e fallisce il rigore dell'1-1.
Da segnalare che prima del rigore il Crociati era anche rimasto in 10
per l'espulsione di Guareschi. Nella ripresa il Fano prova a imbastire
una reazione ma trova solo il tempo di far chinare il portiere
Perucchini (che nel frattempo parerà un altro rigore calciato da
Miftah) per recuperare nella propria porta i gol di La Cagnina e
Pietranera. 2 vittorie consecutive per i parmensi che significano
obiettivo salvezza quasi raggiunto. Per il Fano è una Domenica da
dimenticare in fretta.
Un gol di Margarita alla mezz'ora del primo tempo condanna il San
Marino alla sconfitta contro il Giulianova. Per i giuliesi la vittoria
scaccia i fantasmi del 3-2 subito settimana scorsa contro il Crociati
Noceto e ridà speranza per una salvezza comunque problematica. Per gli
ospiti 1 punto nelle ultime 2 partite sono il dato più preoccupante.
Il Bellaria prima di Domenica aveva vinto in casa solo 3 volte e
segnato solo 8 gol, trova contro il Prato non solo la vittoria ma
quasi la metà dei gol che aveva fatto nelle precedenti Domeniche in
casa. Un 3-0 che non ammette repliche e deve far capire alla squadra
toscana che non si vince solo perchè hai Silva Reis e Varricchio, ma
si vince combattendo in campo e dimostrando di essere più forte.
L'espulsione sul finire del primo tempo di Pazzagli ha poi spianato la
strada alla vittoria della squadra di Campedelli, che con questi 3
punti vede l'obiettivo salvezza più vicino.

Girone C
Il Latina si è inceppato. La sconfitta di Trapani è stata assorbita
male dalla squadra di Sanderra. Il pari nel derby contro i cugini del
Pomezia è un brutto segno per i nerazzurri. Per il Latina è il 3°
pareggio consecutivo tra le mura amiche è un altro tassello importante
che ci fa capire che la lotta al vertice è adesso più aperta che mai.
Fortuna per il Latina che in tutto questo mare di cattive notizie, in
settimana ha riavuto 2 punti tolti dalla disciplinare, altrimenti il
Trapani sarebbe ad un solo punto di distacco.
Derby intenso con ben 4 espulsi (Mariniello e Sanderra per il Latina,
Farris e Lolli per gli ospiti) e 8 ammoniti. Ora Domenica prossima a
Melfi, contro una squadra relativamente tranquilla, mancheranno
Mariniello e Berardi. 2 assenze pesanti, ma se vuoi ambire alla
promozione non puoi fermarti dinanzi a questi intoppi.
Il Pomezia ha giocato la sua partita e porta a casa un bel punto dopo
parecchie Domeniche di crisi.
Il Trapani era impegnato nella non facile trasferta di Aversa, ma
complice la vittoria di settimana scorsa contro il Latina ha trovato
quella determinazione tale che li ha portati a violare il campo di un
Aversa Normanna che torna a perdere tra le mura amiche. Lo avevamo
anche detto in sede di presentazione che la partita per il Trapani
giocandola in trasferta aveva più possibilità di vincerla. E così è
stato, con i ragazzi di Boscaglia che in 2 settimane hanno tolto al
Latina 5 punti di vantaggio. Se come si dice: l'appetito vien
mangiando, crediamo che ora l'inerzia del campionato sia tutta dalla
parte dei siciliani. Settimana prossima arriva il Campobasso e per il
Trapani, in attesa di buone notizie da Melfi, c'è la possibilità di un
aggancio probabile.
Il Neapolis ha lo stesso difetto dell'Aversa Normanna: in casa stenta
ma in trasferta vince in modo irrisorio. Chiedere alla Vigor Lamezia
che perde per 3-1. Per i partenopei è la 5a vittoria fuori dalle mura
amiche. Ora D'Arrigo vede nuovamente i play off ma c'è da sistemare
qualcosa in casa. Per la Vigor l'ennesima sconfitta di una stagione
disgraziata.
Sembrava che il cambio di allenatore avesse favorito l'Avellino e
invece in casa contro il Fondi gli irpini si devono accontentare di un
punto. Per i pontini il punto sul campo dell'Avellino sarà da
raccontare ai posteri ma tutto sommato il Fondi non ha demeritato. La
stagione del rilancio ad Avellino rischia di essere la stagione dei
rimpianti. Troppi i punti persi per strada e Domenica si va a Pomezia
a giocarsi un'altra fetta di play off.
Il Milazzo batte in rimonta il Melfi con una doppietta di Lasagna, che
sfortunatamente poi si infortuna e rimane saldo al vertice della
classifica. 13 punti nelle ultime 5 partite per i siciliani che ora
sentono la storica doppia promozione ad un passo. Sognare d'altronde
non costa nulla. Per il Melfi rimane il rammarico per aver chiuso i
primi 45 minuti in vantaggio e non aver sfruttato le opportunità che
gli sono capitate.
Il Brindisi batte il Matera per 1-0 grazie ad un gol di Scarcella e fa
un bel balzo in classifica. Sembra tornato il Brindisi di inizio
stagione. Davvero un peccato per il passaggio a vuoto di qualche mese
che ha rischiato di compromettere tutto. Ora la stagione è andata ma
bisogna subito progettare un nuovo Brindisi perchè riteniamo che la
città meriti ben altro. Per Cadregari il solito problema della
discontinuità di una squadra volubile.
Con un gol di Caira alla mezz'ora della ripresa, l'Isola Liri pareggia
sul non facile campo del Campobasso. Per i molisani il punto non è da
disprezzare anche se la vittoria sarebbe stata per loro fondamentale.
Cosco sta facendo un ottimo lavoro e a questo punto ci poniamo una
domanda: se Cosco fosse stato da subito allenatore dei rossoblù, dove
sarebbe ora il Campobasso? Domanda lecita che qualunque tifoso dei
lupi molisani si farà.
Chiudiamo con la vittoria della Vibonese per 2-0 contro il Catanzaro.
Finalmente è arrivato il verdetto che tanti aspettavano: l'Fc
Catanzaro è fallito. Saranno contenti quelli che nulla hanno fatto
perchè questo epilogo non arrivasse. Una sola parola ci sentiamo di
dire a chi non ha avuto il coraggio di fare qualcosa per il vecchio
Catanzaro: Vergogna.
Per i ragazzi di Tosi, visti anche i risultati delle dirette
concorrenti, una vittoria importante che gli può ridare slancio in un
finale di stagione che dovrà vedere i calabresi combattere per evitare
la retrocessione. I gol di Napoli e Petrucci fanno ben sperare.

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