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martedì 15 febbraio 2011

Il punto sulla Lega Pro 43

di Daniele Mosconi

Prima divisione

Quello che ogni appassionato di calcio desidera: un campionato
appassionante e mai banale. Ingredienti che ci sono tutti in questo
campionato di Lega pro.

Girone A
La fuga del Gubbio non conosce ostacoli. Anche l'Alessandria subisce
la dura legge del "Barbetti" dove gli umbri hanno lasciato agli
avversari solo 5 punti tra le mura amiche, segno che sanno come si
costruisce un progetto ambizioso.
La partita contro i piemontesi sulla carta nascondeva parecchie
insidie, viste anche le assenze di Sandreani e del gaucho Gomez,
entrambi squalificati, con Torrente che decideva di far giocare fin da
subito il neo arrivato Daud, scuola Juventus. E proprio il neo arrivo
bagna il suo esordio come meglio non poteva con un gol che sblocca la
partita dopo neanche 20 minuti, a dimostrazione che questo Gubbio nei
primi 20 minuti ha una marcia in più e se ti segna in questo arco di
tempo poi diventa inarrestabile.
La vittoria conferma la bontà del lavoro di Torrente. Certo per essere
primi c'è bisogno anche di parecchia fortuna e si sa che questa bacia
solo gli audaci. E quando Artico si trova sul dischetto per un fallo
di Briganti su Croce il pallone dell'1-1, questi si fa ipnotizzare da
Lamanna che respinge e permette al Gubbio di mantenere il vantaggio di
7 punti sul Sorrento. Nella ripresa i ragazzi di Sarri ci provano
pure, ma lo fanno in maniera poco convinta. Non è la prima volta che
la squadra di Sarri ha queste difficoltà e questo le impedisce di fare
quel salto di qualità necessario per entrare nell'olimpo del calcio.
Il progetto iniziato dal presidente Veltroni nel complesso non è
sbagliato ma crediamo che abbia bisogno di un rodaggio ulteriore. I
play off sono alla portata dei grigi ma da qui a dire che possano
andare in B già da quest'anno ci pare davvero troppo. Pronti ad essere
smentiti nel caso contrario.
Ormai mancano "solo" 11 giornate alla fine e per il Gubbio non
dovrebbero esserci problemi a gestire un vantaggio simile di 8 punti
su un Sorrento che ha dovuto faticare le fatidiche 7 camicie per aver
ragione di un Monza che anche stavolta esce dal campo con un pugno di
mosche in mano dopo una prestazione positiva.
L'1-0 poteva anche essere 1-1 perchè il Monza ha seriamente rischiato
di pareggiare questa partita. A Simonelli tra infortunati e
squalificati mancavano ben 5 titolari e la squadra ne ha risentito.
Quando ti vengono a mancare Paulinho Carlini Manco Vanin e Angeli poi
non puoi pretendere più di tanto. Simonelli si affida in avanti a
Pignalosa e Bonvissuto con scarsi risultati derivanti dalla poca
conoscenza che hanno i 2 giocatori, non avendo giocato mai prima di
Domenica insieme. A sopperire in partite del genere può essere solo un
episodio da calcio piazzato. Proprio da questo arriva il gol di De
Giosa, un difensore, che sblocca il risultato e mette il Sorrento in
condizione di giocare sul velluto. Macchè! il Monza non ci sta a
perdere e con Iacopino ha una bella occasione per pareggiare ma il
portiere rossonero Mancinelli (nel frattempo si era fatto male anche
Rossi) faceva buona guardia, guadagnandosi gli applausi del pubblico
di casa.
Per i rossoneri c'è la consolazione di guardare il bicchiere mezzo
pieno che consiste nell'aver aumentato proprio sull'Alessandria e
ricacciato nuovamente a 5 punti. Per il resto è un combattere contro i
mulini a vento. Il rischio maggiore per Simonelli è che la sua squadra
molli troppo presto gli ormeggi e rischi seriamente di arrivare
scarica all'appuntamento clou della stagione, quando in 3 partite ci
si gioca tutto.
La crisi della Spal non conosce soste e ora anche la panchina di
Notaristefano è a forte rischio. In queste ore si sta decidendo il
futuro del tecnico spallino. Dispiace per l'ex fantasista del Como e
del Lecce, perchè finora aveva condotto un campionato di assoluto
livello. Gli ultimi risultati però hanno fatto storcere non poco il
naso alla dirigenza e crediamo che ormai abbia le ore contate. La
Paganese non vinceva da Settembre e questa vittoria almeno riaccende
le speranze di non arrivare ultima. Il Monza dista solo 3 punti e
tutto dopo questa vittoria può cambiare. Va dato atto a Capuano di
averci sempre creduto e la sua squadra comincia a dargli finalmente
delle risposte. Ora bisogna solo dare continuità ai risultati
altrimenti questa risulterà una vittoria di Pirro.
La Salernitana raccoglie la sua 4a vittoria nelle ultime 5 partite e
si insedia prepotentemente in zona play off, insidiando anche il 3°
posto dell'Alessandria che ora dista soltanto 1 punto. La vittoria in
quel di Pavia è di quelle che possono cambiarti la stagione. L'arrivo
del nuovo proprietario, l'italo americano Joseph Cala ha messo le ali
alla squadra granata che ora sogna di nuovo in grande. Al momento
siamo appena all'inizio della gestione Cala e il personaggio sa quello
che vuole. Almeno a parole, ora staremo a vedere i fatti. Sul campo la
squadra ha risposto presente e questo è fondamentale per ridare un
minimo di credibilità ad un progetto che spesso ha vissuto in mezzo
alle onde senza che nessuno difendesse tecnico e giocatori. Montalto
con una doppietta, fa sognare la tifoseria che ora torna a rivedere
uno spiraglio di luce dopo tanto soffrire. Al Pavia non si può
rimproverare nulla perchè per quanto hanno potuto, i ragazzi di
Andrissi, contro una Salernitana così volitiva e tenace poco potevano
fare.
Il Bassano ora ci ha preso gusto e arriva con quella di Crema la sua
5a vittoria consecutiva che permette alla squadra veneta di arrivare
ad un punto dal 3° posto. Qualcosa di esaltante e visto che l'appetito
vien mangiando, siamo convinti che ora Iaconi inizi ad essere curioso
di vedere dove vuole arrivare la sua squadra. La doppietta di
Longobardi fa sognare e anche come sa soffrire la squadra promette
bene. Maurizi si appella ad alcune decisioni arbitrali ma non crediamo
che la sconfitta sia figlia di decisioni arbitrali avverse. Ci
rendiamo conto che per lui ogni momento può essere quello buono per
l'esonero, però non esageriamo. La reazione dei cremaschi nella
ripresa c'è stata ma non è bastata per rimediare almeno un punto. Ora
per loro la classifica si fa sempre più pericolosa e se non si cambia
registro la retrocessione diventa un vero incubo.
La Cremonese torna dalla trasferta di Lumezzane con un punto e
parecchi punti interrogativi. Come abbiamo lodato la squadra di Acori
dopo la bella vittoria di settimana scorsa contro il Pavia, così
quest'oggi dobbiamo criticare una Cremonese molto distratta che ha
permesso alla formazione bresciana di portare a casa un bel pareggio e
così facendo rallenta la rincorsa della Cremonese. Scaglia, un ex, con
la doppietta arriva a 4 reti in 2 presenze. Peccato per lui che la
difesa rovini quanto di buono fatto dal centrocampista arrivato dal
Torino. Volpato ringrazia una difesa distratta come poche e Ferrari
approfitta di un altro errore della difesa.
Altra sconfitta esterna per lo Spezia che ultimamente sta segnando il
passo, con prestazioni convincenti tra le mura amiche e scrosci
esterni che gli impediscono di ritornare in zona play off, come si è
imposto la società dopo la campagna acquisti faraonica, anzi ora Pane
e i suoi farebbero bene a guardarsi le spalle perchè i pericoli
maggiori vengono proprio da dietro. Stavolta a battere i liguri è un
Como che non vuole assolutamente darsi già per sconfitto e sta
cercando con tutti i mezzi di evitare i play out. La vittoria contro
lo Spezia non fa una grinza, visto che il Como ce l'ha messa tutta per
vincere e alla fine ce l'ha fatta. Bardelloni, Buzzegoli per gli
ospiti e Franco, decidono la partita. Per Brevi e Garavaglia una
vittoria di platino che gli consente di affrontare i prossimi ostacoli
con più serenità, consapevoli però che nessuno ti regalerà nulla da
qui alla fine.
Altra sconfitta per un Sud Tirol anche sfortunato, che con la
sconfitta contro il Ravenna si inguaia con le sue stesse mani.
Sebastiani pare aver perso il bandolo della matassa. Neanche il
vantaggio permette al Sud Tirol di vincere, perchè la paura di vincere
permette a Guitto e Rosso di ribaltare il risultato e allontanare la
zona calda della classifica. Ora i giallorossi si trovano in un limbo:
a 4 punti dalla zona play out e a 5 punti dalla zona paradiso.

Girone B
Nella Domenica in cui la Nocerina si prende una giornata di riposo
pareggiando in casa contro il Siracusa (unica squadra imbattuta contro
i molossi e a non aver subito neanche una rete) dietro di loro nessuno
ne approfitta. Anzi, nonostante tutto, aumenta anche il suo vantaggio
che ora è stratosferico: 12 punti. Ormai la Nocerina è già in B, senza
neanche il bisogno di aspettare eventuali crolli, perchè poi le
condizioni perchè ciò avvenga deve coincidere con sprint mozzafiato
dei suoi avversari. Troppe cose insieme difficilmente si avverano.
Auteri ha condotto una squadra che era tra le favorite della vigilia e
dopo un inizio stentato ha messo la 5a in modo talmente dirompente che
al momento chi ha potuto gli è stato dietro, ma con il passare delle
Domeniche tutto si è dissolto dietro di loro. Gestire, questo è il
termine esatto, ma crediamo che un tecnico come Auteri difficilmente
dirà alla sua squadra di gestire un vantaggio simile. La voglia di
divertirsi e di stupire sarà più forte della voglia di tirare i remi
in barca e godersi l'arrivo dell'isola che all'orizzonte li aspetta:
la serie B.
Partita vissuta molto su sporadiche occasioni da gol, con un Negro che
ha fatto il bello e il cattivo tempo sulla fascia. Primo tempo che ha
visto la Nocerina un po contratta, fisiologico anche scendere in campo
con un po di adrenalina in meno, con il Siracusa che si difendeva
bene. Nella ripresa i molossi cingono d'assedio la porta siciliana ma
l'occasione più ghiotta l'ha proprio Mancosu che all'90° ha la palla
del colpaccio siracusano, ma Gori risponde da campione. Pareggio che
fa molto comodo al Siracusa che continua il suo splendido campionato
vivendo alla giornata. I punti di vantaggio sull'ultima che farà i
play out sono 7 e la voglia di divertirsi senza porsi limiti è tanta.
Sognare non costa nulla e a Siracusa devono essere soddisfatti di un
campionato del genere, anche se non dovessero arrivare i play off.
L'Atletico Roma, ancora scosso per i fattacci di Lunedì scorso
inciampa in una brutta sconfitta in quel di Lanciano, rilanciando
proprio le ambizioni dei frentani che non vincevano dal 19 Dicembre
(2-1 contro il Foligno) che con questi 3 punti torna prepotentemente
in zona play off. Se in società si pensasse meno a criticare Camplone
e più ad incitare la squadra a quest'ora il Lanciano sarebbe molto più
in alto in classifica.
Vittoria che da morale ad un Lanciano che ultimamente ha più pensato a
far polemiche che a giocare.
Partita non indimenticabile ma di questi tempi bisogna accontentarsi
di quello che passa il convento e se arrivano i 3 punti anche in
questo modo, allora si passa all'incasso e al bel gioco ci si pensa
dopo. Artistico decide la partita che fa cadere l'Atletico Roma. Ora
la squadra di Incocciati è stata raggiunta dal Benevento e il margine
di vantaggio sulle altre è di soli 5 punti. Si può riaprire tutto.
Incocciati deve cercare di far assorbire al meglio al suo gruppo
questi 2 ko consecutivi e dar loro la forza di ricominciare come se
nulla fosse accaduto. Non sarebbe la prima volta di crolli verticali,
ma questo Atletico ha le forze per cadere e rialzarsi in modo
repentino.
Dicevamo del Benevento che aggancia l'Atletico. Sanniti che non vanno
oltre il pareggio interno contro un ottimo Viareggio. Solo chi non
conosce la squadra di Scienza si può meravigliare di questo risultato.
Abbiamo visto nascere il progetto dell'ex centrocampista del Foggia in
quel della Versilia e il pari di Benevento rientra in una squadra che
ha saputo fare tesoro dei dettami tattici di un allenatore che sa il
fatto suo. Certo per il Benevento è più una mezza sconfitta questo
pareggio, ma crediamo che la squadra ora paghi anche il senso di
frustrazione e la mancanza di obiettivi. Ritrovarsi con quasi mezzo
campionato ancora da disputare e trovarsi a dover gestire una
posizione in classifica fino ai play off diventa davvero difficile.
Cali di tensione ce ne sono e ce ne saranno perchè non è semplice
motivare una squadra che il suo obiettivo, se tutto va bene lo vedrà
realizzato a fine Maggio. 3 mesi sono lunghi e le ambizioni devono
rimanere alte. Galderisi conosceva già i pericoli di una situazione
del genere e deve trovare quel furore agonistico nei suoi ragazzi.
Guardarli negli occhi e dar loro quella spinta che li porti caricati a
mille nel momento topico della stagione.
Il Viareggio esce tra gli applausi del pubblico e il punto gli sta
anche stretto. Il palo di Bocalon, un vero portento là davanti,
associato alle tante occasioni create dai bianconeri danno il senso di
una partita giocata dal Viareggio a viso aperto. Dopo il vantaggio di
Cristiani, i giallorossi vanno anche in superiorità numerica per
l'espulsione di Martina. Prima l'autorete sfortunata di Pinsoglio e
poi il gol di Pintori, danno al Benevento quell'aria di soddisfazione
e di scampato pericolo. Nella ripresa le streghe tirano il fiato e
all'89° Massoni gela il "Santa Colomba" facendo esplodere lo stadio in
un mare di fischi che poi hanno portato il presidente Vigorito a
rassegnare le dimissioni per le contestazioni alla figlia.
Crollo della Juve Stabia a Foggia contro i satanelli che pare si
divertano a farsi del male da soli. Domenica scorsa eravamo qui a
criticare il Foggia per la sconfitta interna contro il Barletta e
quest'oggi ci ritroviamo ad elogiarli per il sonoro 4-1 rifilato alla
4a forza del campionato. Solo con Zeman possono accadere queste cose.
Lui non passa mai indifferente: o lo si ama o lo si odia. Per il
Foggia un ritorno alla vittoria importante perchè gli consente di
tornare a guardare alla zona play off, complici gli altri risultati,
nuovamente a portata di classifica. Il risultato non fa una piega
perchè là davanti Sau Insigne e Farias fanno davvero paura.
Sulla partita pesa come un macigno l'espulsione di Ciotola a metà
primo tempo, ma il Foggia con il suo gioco veloce ha severamente messo
in difficoltà il centrocampo stabiese che non ha mai trovato i rimedi
giusti per evitare la marea rossonera che si riversava davanti a
Colombi. Il vantaggio arriva tramite un calcio di rigore. Massima
punizione giusta ma il disimpegno dell'ala ex Taranto lascia molto a
desiderare. Sarebbe bastato spazzare invece di temporeggiare. Con i se
e con i ma non si fa la storia e Insigne sblocca il punteggio. Poi
diviene un monologo rossonero con la difesa della Juve Stabia che non
sa, passateci il termine, che pesci prendere. I pericoli arrivano da
tutte le parti e il raddoppio di Romagnoli è solo una conseguenza
logica. Sau e Insigne chiudono la pratica. Mezavilla fa il gol della
bandiera. Per Braglia ora c'è bisogno di cancellare al più presto
questo scivolone e preparare la squadra fin da subito alla sfida di
Domenica contro il Lanciano. Altro esame di maturità contro i
rossoneri frentani. Non sarà di certo una sconfitta a rovinare quanto
di buono fatto dai gialloblè fino ad ora. Le squadre forti si rialzano
e dimostrano che alcuni incidenti di percorso sono opportunità da
sfruttare.
Pari amaro per la Cavese, che contro il Taranto non va oltre l'1-1. Si
sentono voci dire che Rossi sia in bilico. Ci chiediamo se la cosa sia
vera e nel contempo vorremmo dire di pensarci più di una volta. Rossi
in questi mesi ha fatto un lavoro eccellente in una situazione
societaria che tutti conoscono. Ora tutto sembra essersi (quasi)
risolto ma pensare che allontanando Rossi si risolvano i problemi
della squadra, allora significa che non si è capito nulla.
Per il Taranto è un punto importante soprattutto se si pensa che è
uscito indenne da 2 trasferte non semplici come quella di Andria e
quella di Domenica contro i campani. Ora c'è bisogno di una vittoria
interna e di una zampata in trasferta per credere al sogno play off
che rimane l'obiettivo primario di Dionigi e i suoi.
Sconfitta pesante per il Barletta che contro la Ternana rimette tutto
in discussione. Ciò che aveva raccolto in quel di Foggia non più tardi
di 8 giorni fa, lo disperde in una sconfitta interna che alla fine del
campionato può costare molto caro anche come classifica avulsa.
Partono bene i pugliesi che chiudono il tempo con Rana che batte Visi.
La Ternana, che in panchina faceva esordire il nuovo allenatore Bruno
Giordano, non si dava per vinta e nella ripresa con il cecchino per
antonomasia, Tozzi Borsoi, riusciva a ribaltare il punteggio. Vittoria
che può aiutare le fere ad uscire da una situazione di classifica
imbarazzante.
Sonante 3-0 della Lucchese ai danni di un Gela che ha subito in lungo
e in largo la squadra di Indiani. Per il tecnico rossonero il 2011 si
è presentato con 13 punti su 15 nelle prime 5 partite. Ora la Lucchese
è di nuovo in corsa per un posto al sole. Cosa chiedere di meglio da
una squadra? Anche la situazione a livello societario volge al sereno
e tornano le condizioni per poter sognare.
Il Gela non poteva di certo prendere a Lucca i punti che gli servivano
per salvarsi, ma ora non c'è tempo di recriminare, anche perchè la
clessidra si va esaurendo pian piano.
Un Pisa sciupone come poche volte abbiamo visto quest'anno non riesce
a battere il Cosenza. Tante, troppe le occasioni sprecate da Guidone e
compagni per ritenersi soddisfatti di un pari che sa molto di beffa.
Partita che vedeva i nerazzurri costretti a vincere per allontanare lo
spettro della retrocessione (avviso ai naviganti, ci sono 9 squadre in
9 punti a testimonianza che quest'anno per la lotta per non
retrocedere si dovrà attendere l'ultima giornata) ma 2 errori della
difesa permettono,prima a Fiore e poi a Thackray di ristabilire la
parità dopo che il Pisa, prima con il suo trascinatore Carparelli e
poi con De Oliveira hanno provato a vincerla questa partita ma invano.
Ora si parla, tanto per cambiare, di un esonero di Semplici. Ma la
dirigenza si è mai posta una domanda: abbiamo anche noi delle colpe? A
noi pare che si esponga sulla pubblica piazza il nome dell'allenatore,
che in questo caso è Semplici ma può essere benissimo un altro,
rendendolo colpevole di qualunque malefatta della squadra. C'è bisogno
di coraggio e di voglia di assunzioni di responsabilità. A tutti i
livelli.
Sul Cosenza che dire: una squadra costruita per un campionato di
vertice che ora si ritrova a lottare per non retrocedere. I valori
sono superiori a molte squadre che militano in questo girone ma se la
squadra avesse avuto fin dal primo vagito di questo campionato una
dirigenza degna di questo nome a quest'ora il Cosenza si troverebbe a
lottare per ben altri obiettivi.
Sconfitta per il Foligno che getta alle ortiche quello che di buono
aveva fatto in queste ultime 4 partite dove aveva raccolto 10 punti su
12 a disposizione. L'Andria non ruba nulla, diciamolo da subito, anzi
con questa vittoria fa un bel passo avanti nella sua corsa ad evitare
i play out. Decide Cozzolino in zona cesarini quando ormai sembrava
che il pareggio fosse il risultato più logico. Ora Giunti deve cercare
di far assorbire subito alla sua squadra questo stop e pensare fin da
subito alla prossima sfida che è un altro test di quelli tosti:
Gela-Foligno. Un pezzo di salvezza degli umbri passa anche dalla
Sicilia.

Seconda Quello che ogni appassionato di calcio desidera: un campionato
appassionante e mai banale. Ingredienti che ci sono tutti in questo
campionato di Lega pro.


Girone A:

La fuga del Gubbio non conosce ostacoli. Anche l'Alessandria subisce
la dura legge del "Barbetti" dove gli umbri hanno lasciato agli
avversari solo 5 punti tra le mura amiche, segno che sanno come si
costruisce un progetto ambizioso.
La partita contro i piemontesi sulla carta nascondeva parecchie
insidie, viste anche le assenze di Sandreani e del gaucho Gomez,
entrambi squalificati, con Torrente che decideva di far giocare fin da
subito il neo arrivato Daud, scuola Juventus. E proprio il neo arrivo
bagna il suo esordio come meglio non poteva con un gol che sblocca la
partita dopo neanche 20 minuti, a dimostrazione che questo Gubbio nei
primi 20 minuti ha una marcia in più e se ti segna in questo arco di
tempo poi diventa inarrestabile.
La vittoria conferma la bontà del lavoro di Torrente. Certo per essere
primi c'è bisogno anche di parecchia fortuna e si sa che questa bacia
solo gli audaci. E quando Artico si trova sul dischetto per un fallo
di Briganti su Croce il pallone dell'1-1, questi si fa ipnotizzare da
Lamanna che respinge e permette al Gubbio di mantenere il vantaggio di
7 punti sul Sorrento. Nella ripresa i ragazzi di Sarri ci provano
pure, ma lo fanno in maniera poco convinta. Non è la prima volta che
la squadra di Sarri ha queste difficoltà e questo le impedisce di fare
quel salto di qualità necessario per entrare nell'olimpo del calcio.
Il progetto iniziato dal presidente Veltroni nel complesso non è
sbagliato ma crediamo che abbia bisogno di un rodaggio ulteriore. I
play off sono alla portata dei grigi ma da qui a dire che possano
andare in B già da quest'anno ci pare davvero troppo. Pronti ad essere
smentiti nel caso contrario.
Ormai mancano "solo" 11 giornate alla fine e per il Gubbio non
dovrebbero esserci problemi a gestire un vantaggio simile di 8 punti
su un Sorrento che ha dovuto faticare le fatidiche 7 camicie per aver
ragione di un Monza che anche stavolta esce dal campo con un pugno di
mosche in mano dopo una prestazione positiva.
L'1-0 poteva anche essere 1-1 perchè il Monza ha seriamente rischiato
di pareggiare questa partita. A Simonelli tra infortunati e
squalificati mancavano ben 5 titolari e la squadra ne ha risentito.
Quando ti vengono a mancare Paulinho Carlini Manco Vanin e Angeli poi
non puoi pretendere più di tanto. Simonelli si affida in avanti a
Pignalosa e Bonvissuto con scarsi risultati derivanti dalla poca
conoscenza che hanno i 2 giocatori, non avendo giocato mai prima di
Domenica insieme. A sopperire in partite del genere può essere solo un
episodio da calcio piazzato. Proprio da questo arriva il gol di De
Giosa, un difensore, che sblocca il risultato e mette il Sorrento in
condizione di giocare sul velluto. Macchè! il Monza non ci sta a
perdere e con Iacopino ha una bella occasione per pareggiare ma il
portiere rossonero Mancinelli (nel frattempo si era fatto male anche
Rossi) faceva buona guardia, guadagnandosi gli applausi del pubblico
di casa.
Per i rossoneri c'è la consolazione di guardare il bicchiere mezzo
pieno che consiste nell'aver aumentato proprio sull'Alessandria e
ricacciato nuovamente a 5 punti. Per il resto è un combattere contro i
mulini a vento. Il rischio maggiore per Simonelli è che la sua squadra
molli troppo presto gli ormeggi e rischi seriamente di arrivare
scarica all'appuntamento clou della stagione, quando in 3 partite ci
si gioca tutto.
La crisi della Spal non conosce soste e ora anche la panchina di
Notaristefano è a forte rischio. In queste ore si sta decidendo il
futuro del tecnico spallino. Dispiace per l'ex fantasista del Como e
del Lecce, perchè finora aveva condotto un campionato di assoluto
livello. Gli ultimi risultati però hanno fatto storcere non poco il
naso alla dirigenza e crediamo che ormai abbia le ore contate. La
Paganese non vinceva da Settembre e questa vittoria almeno riaccende
le speranze di non arrivare ultima. Il Monza dista solo 3 punti e
tutto dopo questa vittoria può cambiare. Va dato atto a Capuano di
averci sempre creduto e la sua squadra comincia a dargli finalmente
delle risposte. Ora bisogna solo dare continuità ai risultati
altrimenti questa risulterà una vittoria di Pirro.
La Salernitana raccoglie la sua 4a vittoria nelle ultime 5 partite e
si insedia prepotentemente in zona play off, insidiando anche il 3°
posto dell'Alessandria che ora dista soltanto 1 punto. La vittoria in
quel di Pavia è di quelle che possono cambiarti la stagione. L'arrivo
del nuovo proprietario, l'italo americano Joseph Cala ha messo le ali
alla squadra granata che ora sogna di nuovo in grande. Al momento
siamo appena all'inizio della gestione Cala e il personaggio sa quello
che vuole. Almeno a parole, ora staremo a vedere i fatti. Sul campo la
squadra ha risposto presente e questo è fondamentale per ridare un
minimo di credibilità ad un progetto che spesso ha vissuto in mezzo
alle onde senza che nessuno difendesse tecnico e giocatori. Montalto
con una doppietta, fa sognare la tifoseria che ora torna a rivedere
uno spiraglio di luce dopo tanto soffrire. Al Pavia non si può
rimproverare nulla perchè per quanto hanno potuto, i ragazzi di
Andrissi, contro una Salernitana così volitiva e tenace poco potevano
fare.
Il Bassano ora ci ha preso gusto e arriva con quella di Crema la sua
5a vittoria consecutiva che permette alla squadra veneta di arrivare
ad un punto dal 3° posto. Qualcosa di esaltante e visto che l'appetito
vien mangiando, siamo convinti che ora Iaconi inizi ad essere curioso
di vedere dove vuole arrivare la sua squadra. La doppietta di
Longobardi fa sognare e anche come sa soffrire la squadra promette
bene. Maurizi si appella ad alcune decisioni arbitrali ma non crediamo
che la sconfitta sia figlia di decisioni arbitrali avverse. Ci
rendiamo conto che per lui ogni momento può essere quello buono per
l'esonero, però non esageriamo. La reazione dei cremaschi nella
ripresa c'è stata ma non è bastata per rimediare almeno un punto. Ora
per loro la classifica si fa sempre più pericolosa e se non si cambia
registro la retrocessione diventa un vero incubo.
La Cremonese torna dalla trasferta di Lumezzane con un punto e
parecchi punti interrogativi. Come abbiamo lodato la squadra di Acori
dopo la bella vittoria di settimana scorsa contro il Pavia, così
quest'oggi dobbiamo criticare una Cremonese molto distratta che ha
permesso alla formazione bresciana di portare a casa un bel pareggio e
così facendo rallenta la rincorsa della Cremonese. Scaglia, un ex, con
la doppietta arriva a 4 reti in 2 presenze. Peccato per lui che la
difesa rovini quanto di buono fatto dal centrocampista arrivato dal
Torino. Volpato ringrazia una difesa distratta come poche e Ferrari
approfitta di un altro errore della difesa.
Altra sconfitta esterna per lo Spezia che ultimamente sta segnando il
passo, con prestazioni convincenti tra le mura amiche e scrosci
esterni che gli impediscono di ritornare in zona play off, come si è
imposto la società dopo la campagna acquisti faraonica, anzi ora Pane
e i suoi farebbero bene a guardarsi le spalle perchè i pericoli
maggiori vengono proprio da dietro. Stavolta a battere i liguri è un
Como che non vuole assolutamente darsi già per sconfitto e sta
cercando con tutti i mezzi di evitare i play out. La vittoria contro
lo Spezia non fa una grinza, visto che il Como ce l'ha messa tutta per
vincere e alla fine ce l'ha fatta. Bardelloni, Buzzegoli per gli
ospiti e Franco, decidono la partita. Per Brevi e Garavaglia una
vittoria di platino che gli consente di affrontare i prossimi ostacoli
con più serenità, consapevoli però che nessuno ti regalerà nulla da
qui alla fine.
Altra sconfitta per un Sud Tirol anche sfortunato, che con la
sconfitta contro il Ravenna si inguaia con le sue stesse mani.
Sebastiani pare aver perso il bandolo della matassa. Neanche il
vantaggio permette al Sud Tirol di vincere, perchè la paura di vincere
permette a Guitto e Rosso di ribaltare il risultato e allontanare la
zona calda della classifica. Ora i giallorossi si trovano in un limbo:
a 4 punti dalla zona play out e a 5 punti dalla zona paradiso.


Girone B:

Nella Domenica in cui la Nocerina si prende una giornata di riposo
pareggiando in casa contro il Siracusa (unica squadra imbattuta contro
i molossi e a non aver subito neanche una rete) dietro di loro nessuno
ne approfitta. Anzi, nonostante tutto, aumenta anche il suo vantaggio
che ora è stratosferico: 12 punti. Ormai la Nocerina è già in B, senza
neanche il bisogno di aspettare eventuali crolli, perchè poi le
condizioni perchè ciò avvenga deve coincidere con sprint mozzafiato
dei suoi avversari. Troppe cose insieme difficilmente si avverano.
Auteri ha condotto una squadra che era tra le favorite della vigilia e
dopo un inizio stentato ha messo la 5a in modo talmente dirompente che
al momento chi ha potuto gli è stato dietro, ma con il passare delle
Domeniche tutto si è dissolto dietro di loro. Gestire, questo è il
termine esatto, ma crediamo che un tecnico come Auteri difficilmente
dirà alla sua squadra di gestire un vantaggio simile. La voglia di
divertirsi e di stupire sarà più forte della voglia di tirare i remi
in barca e godersi l'arrivo dell'isola che all'orizzonte li aspetta:
la serie B.
Partita vissuta molto su sporadiche occasioni da gol, con un Negro che
ha fatto il bello e il cattivo tempo sulla fascia. Primo tempo che ha
visto la Nocerina un po contratta, fisiologico anche scendere in campo
con un po di adrenalina in meno, con il Siracusa che si difendeva
bene. Nella ripresa i molossi cingono d'assedio la porta siciliana ma
l'occasione più ghiotta l'ha proprio Mancosu che all'90° ha la palla
del colpaccio siracusano, ma Gori risponde da campione. Pareggio che
fa molto comodo al Siracusa che continua il suo splendido campionato
vivendo alla giornata. I punti di vantaggio sull'ultima che farà i
play out sono 7 e la voglia di divertirsi senza porsi limiti è tanta.
Sognare non costa nulla e a Siracusa devono essere soddisfatti di un
campionato del genere, anche se non dovessero arrivare i play off.
L'Atletico Roma, ancora scosso per i fattacci di Lunedì scorso
inciampa in una brutta sconfitta in quel di Lanciano, rilanciando
proprio le ambizioni dei frentani che non vincevano dal 19 Dicembre
(2-1 contro il Foligno) che con questi 3 punti torna prepotentemente
in zona play off. Se in società si pensasse meno a criticare Camplone
e più ad incitare la squadra a quest'ora il Lanciano sarebbe molto più
in alto in classifica.
Vittoria che da morale ad un Lanciano che ultimamente ha più pensato a
far polemiche che a giocare.
Partita non indimenticabile ma di questi tempi bisogna accontentarsi
di quello che passa il convento e se arrivano i 3 punti anche in
questo modo, allora si passa all'incasso e al bel gioco ci si pensa
dopo. Artistico decide la partita che fa cadere l'Atletico Roma. Ora
la squadra di Incocciati è stata raggiunta dal Benevento e il margine
di vantaggio sulle altre è di soli 5 punti. Si può riaprire tutto.
Incocciati deve cercare di far assorbire al meglio al suo gruppo
questi 2 ko consecutivi e dar loro la forza di ricominciare come se
nulla fosse accaduto. Non sarebbe la prima volta di crolli verticali,
ma questo Atletico ha le forze per cadere e rialzarsi in modo
repentino.
Dicevamo del Benevento che aggancia l'Atletico. Sanniti che non vanno
oltre il pareggio interno contro un ottimo Viareggio. Solo chi non
conosce la squadra di Scienza si può meravigliare di questo risultato.
Abbiamo visto nascere il progetto dell'ex centrocampista del Foggia in
quel della Versilia e il pari di Benevento rientra in una squadra che
ha saputo fare tesoro dei dettami tattici di un allenatore che sa il
fatto suo. Certo per il Benevento è più una mezza sconfitta questo
pareggio, ma crediamo che la squadra ora paghi anche il senso di
frustrazione e la mancanza di obiettivi. Ritrovarsi con quasi mezzo
campionato ancora da disputare e trovarsi a dover gestire una
posizione in classifica fino ai play off diventa davvero difficile.
Cali di tensione ce ne sono e ce ne saranno perchè non è semplice
motivare una squadra che il suo obiettivo, se tutto va bene lo vedrà
realizzato a fine Maggio. 3 mesi sono lunghi e le ambizioni devono
rimanere alte. Galderisi conosceva già i pericoli di una situazione
del genere e deve trovare quel furore agonistico nei suoi ragazzi.
Guardarli negli occhi e dar loro quella spinta che li porti caricati a
mille nel momento topico della stagione.
Il Viareggio esce tra gli applausi del pubblico e il punto gli sta
anche stretto. Il palo di Bocalon, un vero portento là davanti,
associato alle tante occasioni create dai bianconeri danno il senso di
una partita giocata dal Viareggio a viso aperto. Dopo il vantaggio di
Cristiani, i giallorossi vanno anche in superiorità numerica per
l'espulsione di Martina. Prima l'autorete sfortunata di Pinsoglio e
poi il gol di Pintori, danno al Benevento quell'aria di soddisfazione
e di scampato pericolo. Nella ripresa le streghe tirano il fiato e
all'89° Massoni gela il "Santa Colomba" facendo esplodere lo stadio in
un mare di fischi che poi hanno portato il presidente Vigorito a
rassegnare le dimissioni per le contestazioni alla figlia.
Crollo della Juve Stabia a Foggia contro i satanelli che pare si
divertano a farsi del male da soli. Domenica scorsa eravamo qui a
criticare il Foggia per la sconfitta interna contro il Barletta e
quest'oggi ci ritroviamo ad elogiarli per il sonoro 4-1 rifilato alla
4a forza del campionato. Solo con Zeman possono accadere queste cose.
Lui non passa mai indifferente: o lo si ama o lo si odia. Per il
Foggia un ritorno alla vittoria importante perchè gli consente di
tornare a guardare alla zona play off, complici gli altri risultati,
nuovamente a portata di classifica. Il risultato non fa una piega
perchè là davanti Sau Insigne e Farias fanno davvero paura.
Sulla partita pesa come un macigno l'espulsione di Ciotola a metà
primo tempo, ma il Foggia con il suo gioco veloce ha severamente messo
in difficoltà il centrocampo stabiese che non ha mai trovato i rimedi
giusti per evitare la marea rossonera che si riversava davanti a
Colombi. Il vantaggio arriva tramite un calcio di rigore. Massima
punizione giusta ma il disimpegno dell'ala ex Taranto lascia molto a
desiderare. Sarebbe bastato spazzare invece di temporeggiare. Con i se
e con i ma non si fa la storia e Insigne sblocca il punteggio. Poi
diviene un monologo rossonero con la difesa della Juve Stabia che non
sa, passateci il termine, che pesci prendere. I pericoli arrivano da
tutte le parti e il raddoppio di Romagnoli è solo una conseguenza
logica. Sau e Insigne chiudono la pratica. Mezavilla fa il gol della
bandiera. Per Braglia ora c'è bisogno di cancellare al più presto
questo scivolone e preparare la squadra fin da subito alla sfida di
Domenica contro il Lanciano. Altro esame di maturità contro i
rossoneri frentani. Non sarà di certo una sconfitta a rovinare quanto
di buono fatto dai gialloblè fino ad ora. Le squadre forti si rialzano
e dimostrano che alcuni incidenti di percorso sono opportunità da
sfruttare.
Pari amaro per la Cavese, che contro il Taranto non va oltre l'1-1. Si
sentono voci dire che Rossi sia in bilico. Ci chiediamo se la cosa sia
vera e nel contempo vorremmo dire di pensarci più di una volta. Rossi
in questi mesi ha fatto un lavoro eccellente in una situazione
societaria che tutti conoscono. Ora tutto sembra essersi (quasi)
risolto ma pensare che allontanando Rossi si risolvano i problemi
della squadra, allora significa che non si è capito nulla.
Per il Taranto è un punto importante soprattutto se si pensa che è
uscito indenne da 2 trasferte non semplici come quella di Andria e
quella di Domenica contro i campani. Ora c'è bisogno di una vittoria
interna e di una zampata in trasferta per credere al sogno play off
che rimane l'obiettivo primario di Dionigi e i suoi.
Sconfitta pesante per il Barletta che contro la Ternana rimette tutto
in discussione. Ciò che aveva raccolto in quel di Foggia non più tardi
di 8 giorni fa, lo disperde in una sconfitta interna che alla fine del
campionato può costare molto caro anche come classifica avulsa.
Partono bene i pugliesi che chiudono il tempo con Rana che batte Visi.
La Ternana, che in panchina faceva esordire il nuovo allenatore Bruno
Giordano, non si dava per vinta e nella ripresa con il cecchino per
antonomasia, Tozzi Borsoi, riusciva a ribaltare il punteggio. Vittoria
che può aiutare le fere ad uscire da una situazione di classifica
imbarazzante.
Sonante 3-0 della Lucchese ai danni di un Gela che ha subito in lungo
e in largo la squadra di Indiani. Per il tecnico rossonero il 2011 si
è presentato con 13 punti su 15 nelle prime 5 partite. Ora la Lucchese
è di nuovo in corsa per un posto al sole. Cosa chiedere di meglio da
una squadra? Anche la situazione a livello societario volge al sereno
e tornano le condizioni per poter sognare.
Il Gela non poteva di certo prendere a Lucca i punti che gli servivano
per salvarsi, ma ora non c'è tempo di recriminare, anche perchè la
clessidra si va esaurendo pian piano.
Un Pisa sciupone come poche volte abbiamo visto quest'anno non riesce
a battere il Cosenza. Tante, troppe le occasioni sprecate da Guidone e
compagni per ritenersi soddisfatti di un pari che sa molto di beffa.
Partita che vedeva i nerazzurri costretti a vincere per allontanare lo
spettro della retrocessione (avviso ai naviganti, ci sono 9 squadre in
9 punti a testimonianza che quest'anno per la lotta per non
retrocedere si dovrà attendere l'ultima giornata) ma 2 errori della
difesa permettono,prima a Fiore e poi a Thackray di ristabilire la
parità dopo che il Pisa, prima con il suo trascinatore Carparelli e
poi con De Oliveira hanno provato a vincerla questa partita ma invano.
Ora si parla, tanto per cambiare, di un esonero di Semplici. Ma la
dirigenza si è mai posta una domanda: abbiamo anche noi delle colpe? A
noi pare che si esponga sulla pubblica piazza il nome dell'allenatore,
che in questo caso è Semplici ma può essere benissimo un altro,
rendendolo colpevole di qualunque malefatta della squadra. C'è bisogno
di coraggio e di voglia di assunzioni di responsabilità. A tutti i
livelli.
Sul Cosenza che dire: una squadra costruita per un campionato di
vertice che ora si ritrova a lottare per non retrocedere. I valori
sono superiori a molte squadre che militano in questo girone ma se la
squadra avesse avuto fin dal primo vagito di questo campionato una
dirigenza degna di questo nome a quest'ora il Cosenza si troverebbe a
lottare per ben altri obiettivi.
Sconfitta per il Foligno che getta alle ortiche quello che di buono
aveva fatto in queste ultime 4 partite dove aveva raccolto 10 punti su
12 a disposizione. L'Andria non ruba nulla, diciamolo da subito, anzi
con questa vittoria fa un bel passo avanti nella sua corsa ad evitare
i play out. Decide Cozzolino in zona cesarini quando ormai sembrava
che il pareggio fosse il risultato più logico. Ora Giunti deve cercare
di far assorbire subito alla sua squadra questo stop e pensare fin da
subito alla prossima sfida che è un altro test di quelli tosti:
Gela-Foligno. Un pezzo di salvezza degli umbri passa anche dalla
Sicilia.

Seconda divisione
Girone A

La capolista Pro Vercelli riposava e il resto delle pretendenti non se
ne è stata con le mani in mano e in un gioco di rincorse e sorpassi,
ora il testa alla classifica c'è la Tritium. Ma la Pro Patria incalza
nuovamente le altre pretendenti alla promozione diretta che fa evitare
la coda dei play off. L'arrivo in 1a Divisione fin da subito permette
alle società di iniziare a gettare le basi per la nuova stagione fin
da subito senza attendere quasi metà Giugno. C'è davvero una bella
differenza.
L'incertezza in questo girone conferma la bellezza di questo
campionato, che sia al vertice che in zona retrocessione dà sempre
grandi spunti di interesse. Ci sarà da divertirsi e noi saremo qui a
raccontarne la storia.

Il Big match si svolgeva al" Rigamonti-Ceppi" di Lecco, con i
blucelesti che affrontavano la Pro Patria. Per il Lecco la partita era
importantissima e la voglia di fare uno sgambetto ad una diretta
concorrente era tanta. Purtroppo sulla loro strada hanno trovato una
Pro Patria formato extralusso. Partita spigolosa ma il Lecco sembra la
brutta copia di quello che ha fatto 8 vittorie di seguito. La Pro
Patria non ha rubato nulla, solo che la determinazione in partite del
genere è fondamentale. Roselli deve trovare subito il bandolo della
matassa per evitare guai peggiori. L'attacco non segna e la cosa
inizia a farsi davvero preoccupante: 1 solo gol nelle ultime 4 partite
deve far suonare un campanello d'allarme forte e dalle parole dei
giocatori la voglia di rivalsa c'è. Ora bisogna tramutarla in fatti.
Per i tigrotti di Novelli un pronto riscatto dopo la sconfitta interna
contro il Savona. Il gol di Serafini chiude un match che la Pro Patria
ha gestito come voleva, dimostrando un tasso tecnico nettamente
superiore del Lecco. Per la promozione diretta, nonostante i drammi
societari, la Pro Patria c'è. Intanto in settimana si recupera la gara
contro la Valenzana, con la possibilità di tornare nuovamente al
vertice, nonostante le penalizzazioni e la crisi che attanaglia la
società da parecchi mesi.
La Tritium supera un bell'esame di maturità. Sulla carta il Renate era
l'avversario peggiore, venendo da 9 risultati utili consecutivi. La
partita è stata equilibrata finchè si è stati sullo 0-0 con gli ospiti
che hanno tenuto bene il campo. Poi i gol di Floriano, su rigore, e
Teso, hanno chiuso una partita che rischiava di complicarsi non poco.
Per Vecchi la soddisfazione di un primo posto, anche se provvisorio,
che ripaga, lui e il suo gruppo, dei tanti sacrifici fatti in questi 2
anni dove i biancoazzurri sono sempre al vertice.
Contro un Montichiari mai domo, la Feralpi Salò si deve accontentare
di un punto che muove comunque la sua classifica. Per la squadra di
Rastelli il punto conquistato va visto come oro, visto anche come
hanno giocato i rossoblù ospiti. Branduani autentico punto di
riferimento di una Feralpi che ha sofferto come non mai tra le mura
amiche. Solo un autogol fortunoso di Verdi nella sua porta ha permesso
alla Feralpi di non perdere una partita che nel primo tempo ha visto
gli ospiti passare in vantaggio con Antoniacci, altro difensore. Per
il Montichiari è un punto che va preso per quello che è, ma di certo
una prestazione così rincuora la squadra che ora può continuare il suo
ottimo campionato, con 4 risultati utili consecutivi a coronare il
tutto. Un 10° posto che sicuramente alla fine vedrà il Montichiari
molto più in alto, perchè con una punta come Dimas sognare non è
vietato.
Pareggio per 1-1 anche tra Savona e Rodengo Saiano. Per i ragazzi di
Foschi una vera beffa questo pari interno perchè rallenta la rincorsa
dei biancoblù verso quel 5° posto, ultimo utile per salire sul treno
dei sogni. Da dire che il Rodengo comunque ha disputato un ottima
partita dimostrando anche al "Bacigalupo" i netti miglioramenti visti
ultimamente. Nulla di compromesso per il Savona, ma la squadra che ha
vinto a Busto ora si dovrà ripetere settimana prossima contro la
Tritium. Un altro colpaccio sarebbe qualcosa di eccezionale e farebbe
rialzare nuovamente le ambizioni dei liguri.
Nello scontro salvezza tra Sacilese e Casale, hanno la meglio i
piemontesi che trovano il colpo che gli serviva per un rilancio
definitivo si spera, per non retrocedere. Decide la partita Pavoletti
e ora anche la classifica inizia a sorridere a Buglio e i suoi
ragazzi. La vittoria è di fondamentale importanza perchè la trasferta
in terra friulana poteva essere la mazzata definitiva per una squadra
che quest'anno ha dato molte amarezze alla propria tifoseria.
La Sacilese si deve subito rialzare e continuare a dare il massimo
perchè quest'anno la classifica è molto corta e bastano un paio di
vittorie per allontanare le sabbie mobili. Costantini a fine gara era
rabbuiato ma non ha ancora abdicato.
Pari inutile tra Sanremese e Mezzocorona. Per i liguri il pareggio non
serve a niente e ora per loro la situazione è sempre più critica. Il
Mezzocorona si prende questo punto che per la media inglese è ottimo,
ma adesso per completare il tutto c'è bisogno di una vittoria in casa.
Settimana prossima i gialloverdi riposano e Domenicali dovrà preparare
al meglio la sfida contro il Montichiari.
La Valenzana non va oltre un pareggio contro la Sambonifacese. Mister
Rossi a fine partita era amareggiatissimo per la vittoria sciupata,
però il campionato incombe nuovamente perchè Mercoledì si recupera la
partita contro la Pro Patria. Per la Sambonifacese è un pareggio utile
per continuare il suo campionato.
Altro pareggio anche tra Canavese e Virtus Entella. Il pareggio tutto
sommato soddisfa le 2 squadre che ora possono preparare al meglio i
prossimi impegni di campionato. Senza dimenticare che anche la
Canavese deve recuperare Mercoledì la partita contro il Renate.
Fondamentale per entrambe, si spera solo che non sia un altro
pareggio.

Girone B
Un gol di Cesca al 93° regala una vittoria di fondamentale importanza
per il Carpi. A Carrara stavano già pregustando il -1 ma ancora una
volta l'ipotesi di aggancio è rimandata.

In sede di presentazione avevamo detto che il Carpi non avrebbe avuto
problemi nel vincere contro la Villacidrese, ma non avevamo fatto i
conti con la disperazione e la voglia di punti dei sardi. Per loro non
sono bastati i 90 minuti, perchè solo nel recupero subiscono una
sconfitta che sa tanto di resa. Ci rendiamo conto che il campionato è
ancora lungo ma ormai la situazione è drammatica.
Carpi che parte forte e con un azione personale di Cesca trova subito
il vantaggio. L'ex punta del San Marino ha cambiato solo maglia ma il
vizio del gol non gli è passato. Davvero un acquisto eccellente della
dirigenza modenese.
Villacidrese a cui vado il merito di non essersi arresa e nonostante
tutto ha avuto lei l'occasione giusta per pareggiare, ma Bastianoni
era in vena di miracoli e su un colpo di testa di Cirina ne fa uno che
vale un campionato.
Copione che non cambia di molto nella ripresa con il Carpi che cerca
di gestire il vantaggio e sardi che le provano tutte per pareggiare. A
forza di battere arriva il pareggio ad opera di Croce. La squadra di
Mereu prova addirittura a vincere e con un tiro di Croce non trova il
2-1 solo per l'intervento di Laurini quasi sulla linea. Quando ormai
la partita sembrava chiudersi su un clamoroso 1-1, Cesca ha ancora la
birra in corpo per partire da metà campo e dopo aver difeso la palla
se ne va e con un destro batte ancora una volta Floris.
La determinazione della Villacidrese fa ben sperare ma ci vuole
davvero un autentico miracolo.
Per il Carpi una vittoria in una Domenica così è il segno che l'anno è
buono. Se poi hai un Cesca così...
La Carrarese fa il suo dovere e vince per 4-1 sul campo del Fano.
Attenzione però a non farsi ingannare dal punteggio finale, perchè
fino a 20 minuti dalla fine si era ancora sull'1-1. Il Fano nonostante
la disparità di forze in campo ha fatto una partita degna e se
giocherà ogni Domenica con questa voglia, la salvezza non è così
lontana. Ora la Carrarese deve cercare di mantenere le distanze e se
può anche accorciare, perchè tra 3 settimane ci sarà la partitissima
che deciderà il campionato. Al "Cabassi" ci sarà Carpi-Carrarese. Lì
si deciderà davvero tutto. Fino ad allora la corsa e rincorsa tra le 2
non finirà.
Dietro le prime 2 le altre fanno a gara per conquistare gli ultimi 3
posti utili.
La Giacomense pareggia in casa contro il Crociati Noceto e rallenta la
sua corsa facendosi scavalcare dal Chieti. Per la squadra parmense il
punto è d'oro in attesa di tornare a vincere tra le mura amiche.
Il Chieti vince per 2-0 contro un Bellaria che ha messo seriamente in
difficoltà la squadra abruzzese. Adesso il Chieti è al 3° posto ma la
posizione va conservata con i denti perchè tutte sono a pochi punti.
Decidono Pepe e Miani. Il Bellaria ha dimostrato ancora una volta di
essere squadra da trasferta, ma se i ragazzi di Campedelli si vogliono
salvare devono anche provare a vincere in casa.
Vittoria pesante dell'Aquila nel derby contro il Giulianova. Seconda
vittoria consecutiva per la squadra di Bitetto. Vincere in un derby dà
sempre una carica diversa. Vincere nel recupero significa che la
squadra combatte sempre e ci crede fino alla fine.
Di Francia permette ai rossoblù aquilani di tornare a casa con questa vittoria.
Di Meo e la sua squadra non possono rimproverarsi nulla perchè le
hanno provate tutte, ma quando non gira c'è ben poco da fare.
Verachi regala la seconda vittoria consecutiva al San Marino al
cospetto di un Prato sottotono. Ora i titani sono nuovamente in corsa
per un posto negli spareggi promozione ad appena 1 punto dal 3° posto.
Per i toscani altra prova incolore in trasferta. Bellini deve
necessariamente rivedere qualcosa nello scacchiere tattico in
trasferta.
Il nuovo Poggibonsi targato Soda vince il derby contro il Gavorrano in
modo netto per 3-1. Una vittoria che rilancia i giallorossi e inguaia
i maremmani che ora devono guardarsi le spalle.
Dierna e Nocciolini segnavano i primi gol che portavano il punteggio
sull'1-1, poi decidevano i gol di Marasco e Alteri.
La vittoria per 3-0 della Sangiovannese sul Celano per quanto
importante in classifica, non serve a nulla perchè le notizie che
arrivano dalla società sono pessime. Pagata una sola mensilità e la
disciplinare è pronta a stangare nuovamente i toscani, che adesso
rischiano altri 2 punti di penalità. Una doccia fredda per Foscarini
che sta lavorando in una situazione che definire drammatica è poco.

Girone C
L'incontro di cartello si giocava al "Partenio" tra Avellino e Latina.
Questa poteva essere la partita della svolta per l'Avellino che con
una vittoria, non solo avrebbe riaperto completamente tutti i giochi
ma avrebbe anche fatto sentire la sua voce per quanto riguardava la
promozione diretta in 1a Divisione.
Niente di tutto ciò, il Latina ha vinto con un gol di Giannusa e non
ha rubato assolutamente nulla. Anzi ha dato prova di grande
compattezza e ora, complice anche la sconfitta del Trapani nel derby
contro il Milazzo si riporta nuovamente a +6.
Adesso come adesso crediamo che i giochi per il 1° posto sia quasi
finiti. Ci vogliono troppi eventi concatenati per evitare che il
Latina non vada subito in 1a Divisione. Sanderra merita un plauso
perchè ha saputo plasmare una squadra che gli somiglia perfettamente.
Per l'Avellino esame di maturità fallito in pieno e la società ha
deciso di esonerare Marra. Questo Avellino ha ciccato troppe occasioni
in trasferta per poter ambire al vertice. Al momento i nomi sono tanti
ma il sicuro favorito è sempre Nello Di Costanzo anche se salgono le
quotazioni di Vullo. Staremo a vedere. Di tempo ce ne poco e bisogna
fare in fretta.
Nel derby siciliano, come dicevamo poco sopra, il Trapani perde 1-0 e
dice addio, in modo quasi definitivo, le sue ambizioni di riprendere
il 1° posto. Partita maschia come lo sono i derby. Squadre che
finiscono in 10 per le espulsioni di Cucinotta e Pagliarulo. Decide un
gol di Ricciardo al quarto d'ora della ripresa. Milazzo che con questa
vittoria arriva al 5° posto in compagnia del Neapolis.
La squadra di Mugnano fa 0-0 contro il Pomezia. Romani che stanno
accusando un calo vistoso e nelle ultime 4 partite hanno fatto solo 3
punti. Però nonostante questo sono sempre lì a lottare per un posto
tra le grandi.
Vittoria scontata del Fondi in quel di Catanzaro per 3-1. I pontini si
confermano squadra da trasferta, con 5 vittorie esterne in campionato.
Per i calabresi è una stagione maledetta e chi ne ha responsabilità
per non aver mosso un dito si deve sentire partecipe di questo dramma
sportivo che non tocca solo i colori giallorossi. Se muore il calcio a
Catanzaro muore un pezzo d'Italia.
L'Aversa Normanna si conferma in gran forma e rifila un netto 3-0 alla
Vigor Lamezia. Vittoria più ampia del previsto che dà alla squadra di
Ferazzoli la 3a posizione in solitario. Non ci meraviglia questa
posizione di classifica perchè questo Aversa ha davvero i colpi per
continuare a stupire. Non credevamo che la Vigor crollasse in questo
modo, ma queste sconfitte se prese per il verso giusto possono dare il
contributo per rialzare da subito la testa.
Colpo salvezza fondamentale per l'Isola Liri che con un risultato
all'inglese firmato Vigna e Bianchini sbanca il campo della Vibonese
che con questa sconfitta si inguaia con le proprie mani.
Altro colpaccio esterno è quello del Brindisi in quel di Campobasso. I
segnali arrivati dopo la sconfitta interna contro l'Aversa Normanna
non erano solo dei timidi segnali di ripresa e questa vittoria sul
campo dei molisani ne è una conferma lampante. 1 punto in 2 partite
interne sono un magro bottino specie per una squadra che si deve
salvare. Cosco a fine partita si è scusato con la tifoseria per la
bruttissima partita giocata dalla sua squadra. Per Rastelli una
vittoria che fa bene, in attesa che qualcosa cambi nel futuro.

La capolista Pro Vercelli riposava e il resto delle pretendenti non se
ne è stata con le mani in mano e in un gioco di rincorse e sorpassi,
ora il testa alla classifica c'è la Tritium. Ma la Pro Patria incalza
nuovamente le altre pretendenti alla promozione diretta che fa evitare
la coda dei play off. L'arrivo in 1a Divisione fin da subito permette
alle società di iniziare a gettare le basi per la nuova stagione fin
da subito senza attendere quasi metà Giugno. C'è davvero una bella
differenza.
L'incertezza in questo girone conferma la bellezza di questo
campionato, che sia al vertice che in zona retrocessione dà sempre
grandi spunti di interesse. Ci sarà da divertirsi e noi saremo qui a
raccontarne la storia.

Il Big match si svolgeva al" Rigamonti-Ceppi" di Lecco, con i
blucelesti che affrontavano la Pro Patria. Per il Lecco la partita era
importantissima e la voglia di fare uno sgambetto ad una diretta
concorrente era tanta. Purtroppo sulla loro strada hanno trovato una
Pro Patria formato extralusso. Partita spigolosa ma il Lecco sembra la
brutta copia di quello che ha fatto 8 vittorie di seguito. La Pro
Patria non ha rubato nulla, solo che la determinazione in partite del
genere è fondamentale. Roselli deve trovare subito il bandolo della
matassa per evitare guai peggiori. L'attacco non segna e la cosa
inizia a farsi davvero preoccupante: 1 solo gol nelle ultime 4 partite
deve far suonare un campanello d'allarme forte e dalle parole dei
giocatori la voglia di rivalsa c'è. Ora bisogna tramutarla in fatti.
Per i tigrotti di Novelli un pronto riscatto dopo la sconfitta interna
contro il Savona. Il gol di Serafini chiude un match che la Pro Patria
ha gestito come voleva, dimostrando un tasso tecnico nettamente
superiore del Lecco. Per la promozione diretta, nonostante i drammi
societari, la Pro Patria c'è. Intanto in settimana si recupera la gara
contro la Valenzana, con la possibilità di tornare nuovamente al
vertice, nonostante le penalizzazioni e la crisi che attanaglia la
società da parecchi mesi.
La Tritium supera un bell'esame di maturità. Sulla carta il Renate era
l'avversario peggiore, venendo da 9 risultati utili consecutivi. La
partita è stata equilibrata finchè si è stati sullo 0-0 con gli ospiti
che hanno tenuto bene il campo. Poi i gol di Floriano, su rigore, e
Teso, hanno chiuso una partita che rischiava di complicarsi non poco.
Per Vecchi la soddisfazione di un primo posto, anche se provvisorio,
che ripaga, lui e il suo gruppo, dei tanti sacrifici fatti in questi 2
anni dove i biancoazzurri sono sempre al vertice.
Contro un Montichiari mai domo, la Feralpi Salò si deve accontentare
di un punto che muove comunque la sua classifica. Per la squadra di
Rastelli il punto conquistato va visto come oro, visto anche come
hanno giocato i rossoblù ospiti. Branduani autentico punto di
riferimento di una Feralpi che ha sofferto come non mai tra le mura
amiche. Solo un autogol fortunoso di Verdi nella sua porta ha permesso
alla Feralpi di non perdere una partita che nel primo tempo ha visto
gli ospiti passare in vantaggio con Antoniacci, altro difensore. Per
il Montichiari è un punto che va preso per quello che è, ma di certo
una prestazione così rincuora la squadra che ora può continuare il suo
ottimo campionato, con 4 risultati utili consecutivi a coronare il
tutto. Un 10° posto che sicuramente alla fine vedrà il Montichiari
molto più in alto, perchè con una punta come Dimas sognare non è
vietato.
Pareggio per 1-1 anche tra Savona e Rodengo Saiano. Per i ragazzi di
Foschi una vera beffa questo pari interno perchè rallenta la rincorsa
dei biancoblù verso quel 5° posto, ultimo utile per salire sul treno
dei sogni. Da dire che il Rodengo comunque ha disputato un ottima
partita dimostrando anche al "Bacigalupo" i netti miglioramenti visti
ultimamente. Nulla di compromesso per il Savona, ma la squadra che ha
vinto a Busto ora si dovrà ripetere settimana prossima contro la
Tritium. Un altro colpaccio sarebbe qualcosa di eccezionale e farebbe
rialzare nuovamente le ambizioni dei liguri.
Nello scontro salvezza tra Sacilese e Casale, hanno la meglio i
piemontesi che trovano il colpo che gli serviva per un rilancio
definitivo si spera, per non retrocedere. Decide la partita Pavoletti
e ora anche la classifica inizia a sorridere a Buglio e i suoi
ragazzi. La vittoria è di fondamentale importanza perchè la trasferta
in terra friulana poteva essere la mazzata definitiva per una squadra
che quest'anno ha dato molte amarezze alla propria tifoseria.
La Sacilese si deve subito rialzare e continuare a dare il massimo
perchè quest'anno la classifica è molto corta e bastano un paio di
vittorie per allontanare le sabbie mobili. Costantini a fine gara era
rabbuiato ma non ha ancora abdicato.
Pari inutile tra Sanremese e Mezzocorona. Per i liguri il pareggio non
serve a niente e ora per loro la situazione è sempre più critica. Il
Mezzocorona si prende questo punto che per la media inglese è ottimo,
ma adesso per completare il tutto c'è bisogno di una vittoria in casa.
Settimana prossima i gialloverdi riposano e Domenicali dovrà preparare
al meglio la sfida contro il Montichiari.
La Valenzana non va oltre un pareggio contro la Sambonifacese. Mister
Rossi a fine partita era amareggiatissimo per la vittoria sciupata,
però il campionato incombe nuovamente perchè Mercoledì si recupera la
partita contro la Pro Patria. Per la Sambonifacese è un pareggio utile
per continuare il suo campionato.
Altro pareggio anche tra Canavese e Virtus Entella. Il pareggio tutto
sommato soddisfa le 2 squadre che ora possono preparare al meglio i
prossimi impegni di campionato. Senza dimenticare che anche la
Canavese deve recuperare Mercoledì la partita contro il Renate.
Fondamentale per entrambe, si spera solo che non sia un altro
pareggio.


Girone B:

Un gol di Cesca al 93° regala una vittoria di fondamentale importanza
per il Carpi. A Carrara stavano già pregustando il -1 ma ancora una
volta l'ipotesi di aggancio è rimandata.

In sede di presentazione avevamo detto che il Carpi non avrebbe avuto
problemi nel vincere contro la Villacidrese, ma non avevamo fatto i
conti con la disperazione e la voglia di punti dei sardi. Per loro non
sono bastati i 90 minuti, perchè solo nel recupero subiscono una
sconfitta che sa tanto di resa. Ci rendiamo conto che il campionato è
ancora lungo ma ormai la situazione è drammatica.
Carpi che parte forte e con un azione personale di Cesca trova subito
il vantaggio. L'ex punta del San Marino ha cambiato solo maglia ma il
vizio del gol non gli è passato. Davvero un acquisto eccellente della
dirigenza modenese.
Villacidrese a cui vado il merito di non essersi arresa e nonostante
tutto ha avuto lei l'occasione giusta per pareggiare, ma Bastianoni
era in vena di miracoli e su un colpo di testa di Cirina ne fa uno che
vale un campionato.
Copione che non cambia di molto nella ripresa con il Carpi che cerca
di gestire il vantaggio e sardi che le provano tutte per pareggiare. A
forza di battere arriva il pareggio ad opera di Croce. La squadra di
Mereu prova addirittura a vincere e con un tiro di Croce non trova il
2-1 solo per l'intervento di Laurini quasi sulla linea. Quando ormai
la partita sembrava chiudersi su un clamoroso 1-1, Cesca ha ancora la
birra in corpo per partire da metà campo e dopo aver difeso la palla
se ne va e con un destro batte ancora una volta Floris.
La determinazione della Villacidrese fa ben sperare ma ci vuole
davvero un autentico miracolo.
Per il Carpi una vittoria in una Domenica così è il segno che l'anno è
buono. Se poi hai un Cesca così...
La Carrarese fa il suo dovere e vince per 4-1 sul campo del Fano.
Attenzione però a non farsi ingannare dal punteggio finale, perchè
fino a 20 minuti dalla fine si era ancora sull'1-1. Il Fano nonostante
la disparità di forze in campo ha fatto una partita degna e se
giocherà ogni Domenica con questa voglia, la salvezza non è così
lontana. Ora la Carrarese deve cercare di mantenere le distanze e se
può anche accorciare, perchè tra 3 settimane ci sarà la partitissima
che deciderà il campionato. Al "Cabassi" ci sarà Carpi-Carrarese. Lì
si deciderà davvero tutto. Fino ad allora la corsa e rincorsa tra le 2
non finirà.
Dietro le prime 2 le altre fanno a gara per conquistare gli ultimi 3
posti utili.
La Giacomense pareggia in casa contro il Crociati Noceto e rallenta la
sua corsa facendosi scavalcare dal Chieti. Per la squadra parmense il
punto è d'oro in attesa di tornare a vincere tra le mura amiche.
Il Chieti vince per 2-0 contro un Bellaria che ha messo seriamente in
difficoltà la squadra abruzzese. Adesso il Chieti è al 3° posto ma la
posizione va conservata con i denti perchè tutte sono a pochi punti.
Decidono Pepe e Miani. Il Bellaria ha dimostrato ancora una volta di
essere squadra da trasferta, ma se i ragazzi di Campedelli si vogliono
salvare devono anche provare a vincere in casa.
Vittoria pesante dell'Aquila nel derby contro il Giulianova. Seconda
vittoria consecutiva per la squadra di Bitetto. Vincere in un derby dà
sempre una carica diversa. Vincere nel recupero significa che la
squadra combatte sempre e ci crede fino alla fine.
Di Francia permette ai rossoblù aquilani di tornare a casa con questa vittoria.
Di Meo e la sua squadra non possono rimproverarsi nulla perchè le
hanno provate tutte, ma quando non gira c'è ben poco da fare.
Verachi regala la seconda vittoria consecutiva al San Marino al
cospetto di un Prato sottotono. Ora i titani sono nuovamente in corsa
per un posto negli spareggi promozione ad appena 1 punto dal 3° posto.
Per i toscani altra prova incolore in trasferta. Bellini deve
necessariamente rivedere qualcosa nello scacchiere tattico in
trasferta.
Il nuovo Poggibonsi targato Soda vince il derby contro il Gavorrano in
modo netto per 3-1. Una vittoria che rilancia i giallorossi e inguaia
i maremmani che ora devono guardarsi le spalle.
Dierna e Nocciolini segnavano i primi gol che portavano il punteggio
sull'1-1, poi decidevano i gol di Marasco e Alteri.
La vittoria per 3-0 della Sangiovannese sul Celano per quanto
importante in classifica, non serve a nulla perchè le notizie che
arrivano dalla società sono pessime. Pagata una sola mensilità e la
disciplinare è pronta a stangare nuovamente i toscani, che adesso
rischiano altri 2 punti di penalità. Una doccia fredda per Foscarini
che sta lavorando in una situazione che definire drammatica è poco.


Girone C:

L'incontro di cartello si giocava al "Partenio" tra Avellino e Latina.
Questa poteva essere la partita della svolta per l'Avellino che con
una vittoria, non solo avrebbe riaperto completamente tutti i giochi
ma avrebbe anche fatto sentire la sua voce per quanto riguardava la
promozione diretta in 1a Divisione.
Niente di tutto ciò, il Latina ha vinto con un gol di Giannusa e non
ha rubato assolutamente nulla. Anzi ha dato prova di grande
compattezza e ora, complice anche la sconfitta del Trapani nel derby
contro il Milazzo si riporta nuovamente a +6.
Adesso come adesso crediamo che i giochi per il 1° posto sia quasi
finiti. Ci vogliono troppi eventi concatenati per evitare che il
Latina non vada subito in 1a Divisione. Sanderra merita un plauso
perchè ha saputo plasmare una squadra che gli somiglia perfettamente.
Per l'Avellino esame di maturità fallito in pieno e la società ha
deciso di esonerare Marra. Questo Avellino ha ciccato troppe occasioni
in trasferta per poter ambire al vertice. Al momento i nomi sono tanti
ma il sicuro favorito è sempre Nello Di Costanzo anche se salgono le
quotazioni di Vullo. Staremo a vedere. Di tempo ce ne poco e bisogna
fare in fretta.
Nel derby siciliano, come dicevamo poco sopra, il Trapani perde 1-0 e
dice addio, in modo quasi definitivo, le sue ambizioni di riprendere
il 1° posto. Partita maschia come lo sono i derby. Squadre che
finiscono in 10 per le espulsioni di Cucinotta e Pagliarulo. Decide un
gol di Ricciardo al quarto d'ora della ripresa. Milazzo che con questa
vittoria arriva al 5° posto in compagnia del Neapolis.
La squadra di Mugnano fa 0-0 contro il Pomezia. Romani che stanno
accusando un calo vistoso e nelle ultime 4 partite hanno fatto solo 3
punti. Però nonostante questo sono sempre lì a lottare per un posto
tra le grandi.
Vittoria scontata del Fondi in quel di Catanzaro per 3-1. I pontini si
confermano squadra da trasferta, con 5 vittorie esterne in campionato.
Per i calabresi è una stagione maledetta e chi ne ha responsabilità
per non aver mosso un dito si deve sentire partecipe di questo dramma
sportivo che non tocca solo i colori giallorossi. Se muore il calcio a
Catanzaro muore un pezzo d'Italia.
L'Aversa Normanna si conferma in gran forma e rifila un netto 3-0 alla
Vigor Lamezia. Vittoria più ampia del previsto che dà alla squadra di
Ferazzoli la 3a posizione in solitario. Non ci meraviglia questa
posizione di classifica perchè questo Aversa ha davvero i colpi per
continuare a stupire. Non credevamo che la Vigor crollasse in questo
modo, ma queste sconfitte se prese per il verso giusto possono dare il
contributo per rialzare da subito la testa.
Colpo salvezza fondamentale per l'Isola Liri che con un risultato
all'inglese firmato Vigna e Bianchini sbanca il campo della Vibonese
che con questa sconfitta si inguaia con le proprie mani.
Altro colpaccio esterno è quello del Brindisi in quel di Campobasso. I
segnali arrivati dopo la sconfitta interna contro l'Aversa Normanna
non erano solo dei timidi segnali di ripresa e questa vittoria sul
campo dei molisani ne è una conferma lampante. 1 punto in 2 partite
interne sono un magro bottino specie per una squadra che si deve
salvare. Cosco a fine partita si è scusato con la tifoseria per la
bruttissima partita giocata dalla sua squadra. Per Rastelli una
vittoria che fa bene, in attesa che qualcosa cambi nel futuro.

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