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martedì 8 febbraio 2011

Il punto sulla Lega Pro 41

di Daniele Mosconi

Prima divisione
Quella che si è disputata Domenica è la 22a giornata di campionato. E'
successo di tutto a dimostrazione che il prodotto lega pro non è  poi così scarno come potrebbe sembrare. Che ci sia chi non sa venderlo al meglio lo abbiamo capito, però pensiamo che il futuro sia sempre la medicina migliore.

Girone A
A distanza di 220 km le 2 protagoniste del campionato giocavano partite fondamentali per la loro stagione.
Il Gubbio ha superato l'esame di maturità del "Bentegodi", mentre il
Sorrento ha compiuto una impresa anche se non è pari a quella degli
umbri.
Molti addetti hai lavori ai lavori dicevano che la partita di Domenica
poteva dirci molto di più sul campionato del Gubbio. Ebbene, se
c'erano ancora dei dubbi la partita di Verona li ha dissolti tutti.
Questo Gubbio ora è in fuga decisa e crediamo che sia la fuga che
stronca le gambe alle dirette concorrenti. C'è un solo nemico adesso
per Torrente e i suoi. Sentirsi arrivati. Sono degli imprevisti logici
quando ti trovi ad avere 7 punti di margine sulla 2a della classe
(potevano essere 8 se non ci fosse il punto di penalità della
disciplinare) e credi che tutto ormai sia concluso. Il Gubbio, come
abbiamo spesso detto, è padrone del proprio destino. Ora la situazione
è questa. Non basta un crollo del Gubbio, nel calcio tutto è
possibile, ma ci vuole una concomitanza con uno sprint del Sorrento.
Potranno avvenire questi 2 eventi in simultanea? Noi ne dubitiamo,
perchè vittorie come quella di Verona ti danno una carica e una
convinzione tali che ora non hai più paura neanche del Barcellona, se
proprio dobbiamo andare per paradossi.

La partita di Verona inizia subito benissimo per il Gubbio che ormai
ci ha abituato a inizi partita sprint in cui cerca di mettere sotto
pressione l'avversario in modo da stordirlo e matarlo con il passare
del tempo.
Il vantaggio dell'ex Gomez (esperienza infruttuosa quella
dell'argentino in quel di Verona un paio di stagioni fa) mette le ali
al Gubbio. Il Verona con Ferrari pareggia subito. Il gol avrebbe
potuto mettere le ali alla squadra di Mandorlini, ma se il Gubbio è
primo meritatamente qualche motivo ci sarà. Una punizione di
Sandreani, neanche tanto irresistibile d'altra parte, piega le mani a
Rafael. Tempo di 21 minuti e il pubblico ha già visto 3 gol. Uno
pensa: adesso avviene di tutto. Invece il Gubbio, che ha il merito di
avere una solidità non indifferente, riesce nell'impresa di continuare
a giocare come se si fosse sullo 0-0. Il Verona le prova tutte, ma
continua a sbattere su un muro di gomma. Gli ingressi di Napoli e
Tiboni non regalano il pareggio e ora il Verona, che fino a qualche
giorno fa pensava nuovamente alla zona play off, viene bocciato,
definitivamente, dal campionato. Lo abbiamo detto molte volte: il
Verona è stato costruito per fare un campionato di B in un campionato
di Lega pro. Pare logico che una squadra che ha elementi non abituati
a un campionato del genere si trovi spaesata. La società ha continuato
a fare gli stessi errori anche in sede di campagna acquisti invernale
e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Riposti i sogni di gloria
ora deve pensare soltanto a guardarsi le spalle. La situazione non è
divertente, gli avversari sono agguerriti e ci vuole una forza e una
determinazione per evitare pasticci che questo Verona al momento non
ha. Troppo volubile come squadra e ogni volta che ha l'occasione per
fare il grande salto ricade sui propri errori. Un altro anno di lega
pro è un altro schiaffo ad una tifoseria che anche quest'anno ha fatto
qualcosa come 8000 abbonati. C'è bisogno di un progetto credibile,
gettare giù tutto non servirebbe a nulla, ma crediamo che prendere ad
esempio società come il Gubbio sia già un segno di umiltà. La
tifoseria magari al momento non capirà ma con il tempo e i risultati
anche gli scettici si ricrederanno.
Il Sorrento è morto e risorto in 90 minuti. Facendo tutto da solo.
Ravenna che contava molto in questa partita per tornare a respirare
aria di alta classifica. In un certo qual modo ci era anche riuscito,
ma non aveva fatto i conti con una reazione veemente dei rossoneri
costieri. Sorrento che in queste ultime settimane si diverte a farsi
del male da solo. Già contro la Reggiana sotto di 2 gol è riuscito
solo in parte a raddrizzare la partita, perdendo poi per 3-1.
Settimana dopo contro il Bassano idem ma con la differenza che i
veneti hanno chiuso tutto e vinto con merito per 1-0. Domenica a
Ravenna ancora una volta sotto di 2 gol, ma l'impresa è avvenuta.
Pareggio che lascia l'amaro in bocca ad entrambe per ciò che poteva
essere e non è stato. Anzi se andiamo a vedere cosa si è mangiato
Rossi al 94°, possiamo dire che il Ravenna ha rischiato seriamente di
vincerla questa partita.
Le autoreti di Lo Monaco e Paulinho avrebbero ammazzato un toro. Ma
questo Sorrento, che in settimana ha preso Sabato e Camorani, gente da
B con attributi d'acciaio, ha saputo tirar fuori l'orgoglio ferito e
ha rimesso in sesto la partita nella ripresa e con il brasiliano
scatenato ha fatto 2-2. Sono 17 ora le marcature per il bomber
rossonero, suo massimo storico. Ora come ora crediamo che il Sorrento
debba ancora crederci perchè limitarsi a tirare i remi in barca fin da
inizio Febbraio può far correre il rischio di compromettere tutto,
mettendo a repentaglio il 2° posto e magari arrivare scarichi agli
spareggi promozione. Il Gubbio Domenica gioca in casa contro la
miglior difesa del girone, l'Alessandria, mentre i ragazzi di
Simonelli giocheranno in casa contro il Monza. Bisogna sempre
aspettarsi il passo falso della capolista e sfruttare ogni minima
chanche che ti da il campionato.
Il Ravenna è lì che si lecca le ferite, mancano ancora parecchie
partite tutto è possibile, quindi mister Rossi, a cui comunque va dato
atto di aver risollevato un moribondo (il Ravenna era ultimo quando lo
ha preso in gestione) e ridato dignità ad una squadra che ormai era in
balia di se stessa.
L'Alessandria, con un attacco che segna con il contagocce, riesce ad
avere ragione di una Paganese degna e convinta che ancora non tutto
sia perduto. Mai vista una Paganese così decisa come quella vista al
"Moccagatta". Però poi si rischia di sfiorare il banale dicendo sempre
le stesse cose. Se non segni poi c'è il rischio che se non lo fai tu,
lo facciano gli altri. Già a Ravenna il bomber d'esperienza Artico
aveva risolto la partita nei minuti finali. Si è ripetuto dinanzi alla
propria tifoseria facendo esplodere la curva che ormai era rassegnata
ad un pareggio con l'ultima della classe. Una vittoria che può dare
parecchia convinzione al team del presidente Veltroni che ora vede il
2° posto ad uno schiocco di dita. L'esame di maturità Domenica al
"Barbetti" rischia di farci vedere ancora più nitidamente le cose. Se
l'Alessandria riesce nell'impresa tutto può riaprirsi. Abbiamo sempre
imputato ai grigi un eccesso di calcolo che però vediamo che con il
tempo gli sta dando ragione. Complimenti a Sarri che con questa
esperienza nell'Alessandria si rilancia per una panchina di B. Magari
proprio con i grigi.
All'andata Russo gli aveva parato un rigore che sarebbe valsa la
vittoria della Salernitana, ma Domenica Fava ha deciso di vendicarsi
del portiere del Pergocrema e con questo suo gol rilancia le ambizioni
di una Salernitana che ormai tutti davano per spacciata, specie
pensando all'inferno con cui la squadra sta continuando il campionato,
Merino che è ritornato in Italia dopo l'esperienza di un paio di
settimane in Arabia Saudita (tornando a libro paga) e i "senatori" che
continuano ad aspettare una soluzione che soddisfi le esigenze loro e
della società. Lavorare in queste condizioni non è il massimo della
vita, ma come un gatto con 7 vite anche questa Salernitana che tutti
davano per finita, dà ancora una zampata felina e il gol di testa di
bomber Fava riaccende l'entusiasmo. Tornare in zona play off può
essere un nuovo trampolino di lancio per una squadra, che dalla
cintola in su, non ha nulla da invidiare alle altre squadre che la
precedono. Staremo a vedere l'evolversi della situazione. I ragazzi di
Maurizi deludono non riuscendo a pareggiare nonostante l'espulsione di
D'Alterio a metà ripresa. Perdere a Salerno ci sta, farlo in quel modo
non va bene. Una vittoria Domenica contro il lanciato Bassano potrebbe
cancellare il malessere che serpeggia anche nelle file della dirigenza
cremasca.
Proprio il Bassano ha compiuto un altro miracolo che ora vede i
giallorossi veneti in piena bagarre per un posto nei play off. Davvero
esaltante questo inizio di anno per Jaconi (tornato in panchina dopo
alcuni seri problemi di salute) che con un gruppo che è per la maggior
parte lo stesso che ha raggiunto la 1a Divisione, sta facendo un
lavoro eccezionale. La zona play off ci rendiamo conto che è solo di
passaggio ma rimane la soddisfazione di aver sempre mantenuto la barra
dritta. Domenica contro il Monza non era affatto facile, mettiamoci
anche il vantaggio degli ospiti con il nuovo arrivato Masini e si ha
una visuale d'insieme che farebbe tremare chiunque. Il Monza purtroppo
ha pagato caro 2 disattenzioni su calci piazzati e ha fatto harakiri
subendo una doppietta da un difensore. Sandro Porchia crediamo che la
ricorderà a lungo questa partita contro i brianzoli. Verdelli ha molto
lavoro da fare ma la strada intrapresa può dare risultati, c'è solo
bisogno di parecchia concentrazione e molto lavoro durante la
settimana per evitare che ciò che si costruisce nei 90 minuti si
vanifichi per errori difensivi.
Reggiana eterna incompiuta del campionato. Anche contro il
pericolosissimo Como versione trasferta, la squadra di Mangone cicca
l'ennesima occasione di una stagione che li vede tra i protagonisti,
questo si, ma sempre a fari spenti. Abbiamo notato negli emiliani un
nervosismo che non sappiamo da dove derivi. Le espulsioni di Adamo e
Temelin hanno rovinato ulteriormente la partita, con un pareggio che
fa più comodo agli ospiti che alla Reggiana che dopo parecchie
settimane torna ad uscire dalle magnifiche 4 che si disputeranno un
posto per la B, venendo scavalcata dalla Salernitana. Essere belli ma
non ballare non serve a nulla. La Reggiana non è matura per un
campionato di vertice, troppe amnesie e partite giocate male. Dopo la
vittoria esaltante contro il Sorrento sono arrivate una sconfitta a La
Spezia e un pareggio interno contro il Como che non portano da
nessunissima parte. Il Como si mangia le mani per la chance sprecata
ma può tornare a casa con la consapevolezza che per la salvezza la
squadra c'è.
La crisi della Spal non finisce più. Inizio di anno peggiore per gli
estensi non poteva esserci. Sconfitta interna contro il Lumezzane, che
si riprende con gli interessi quello perso contro la Salernitana, che
ridimensiona ulteriormente i sogni di gloria della società che in
fatto di sacrifici ne sta facendo tantissimi. Esordio tutto sommato
sufficiente per Volpe che appena arrivato è stato subito gettato nella
mischia dal tecnico Notaristefano. Le assenze pesanti di Fofana e
Cipriani hanno obbligato il tecnico a fare questa scelta con Locatelli
che ha trotterellato ma ancora non riesce ad incidere come potrebbe
negli schemi. Riteniamo Notaristefano tecnico capace e non pensiamo
che si voglia arrendere agli eventi che stanno sconvolgendo la sua
squadra. La squadra è ancora in zona play off, questo è l'unica cosa
positiva, per il resto tutto deve cambiare, con una celerità maggiore
di quello che si pensi.
Nicola vista la partenza di Galabinov, sostituito in maniera egregia
da un Rey Volpato, nonostante le poche presenze in B ha una condizione
fisica ottimale, ha saputo trarre più insegnamenti del previsto dalla
sconfitta nel recupero di Domenica scorsa e ha saputo leggere in
maniera impeccabile la Spal, mettendola al tappeto con i gol di
Ferrari e Pisacane. Ora tutto è tornato in discussione e il Lumezzane
può sicuramente far sentire la sua voce.
Dall'inizio del nuovo anno che sentiamo la società della Cremonese
dire una sola parola: Crediamo nella rimonta. I risultati stanno
iniziando a dare ragione alla dirigenza e ad Acori. 8 punti in 4
partite sono un ottimo viatico verso un sogno chiamato serie B che da
queste parti manca da 5 anni. L'arrivo del centrocampista Scaglia dal
Torino ha ridato vigore e fiducia in una squadra che ha cambiato
tantissimo nell'ultima sessione di calcio mercato. Gasparello, lo
stesso Scaglia, Aldegani Joelson e Rizzi, possono davvero rivoltare il
campionato, fin qui anonimo e deludente, della Cremonese. In 2 partite
sono stati recuperati ben 6 punti sulla Spal e 4 sulla Reggiana. Chi
lo ha detto che al gran ballo di primavera non ci sia posto anche per
la squadra di Acori?
Il Pavia non esce ridimensionato da questa sconfitta perchè ha
dimostrato di valere la categoria, se poi Scaglia indovina un eurogol
c'è ben poco da fare. Eusepi, dal suo arrivo ha già fatto 3 gol in 3
partite, segna un gran bel gol, ma tutto viene vanificato da un altro
gol di Scaglia che fa esplodere lo "Zini" come si è parso di sentirlo
poche volte in questa stagione, a dimostrazione che la tifoseria ci
crede. I risultati sono l'unica medicina che può ridare smalto alle
proprie credenziali.
Altra vittoria interna, fondamentale, per lo Spezia. Nell'ultimo
giorno utile di mercato la società spezzina ha regalato al tecnico
Pane la ciliegina sulla torta: Musetti. Il suo arrivo può dare davvero
un grosso contributo ad una società ambiziosa come poche. Oltre alla
punta ex Cremonese la società ha fatto un altro sforzo e ha preso dal
Frosinone Basso, esterno sinistro di centrocampo che in B era un
valido elemento, figurarsi in Lega pro cos'altro potrà combinare. La
vittoria per 1-0 contro l'Alto Adige è davvero importante perchè
nonostante la penalizzazione della disciplinare i ragazzi di Pane ci
credono e vogliono a tutti i costi i play off. Il mercato di Gennaio
da questo punto di vista è stato eloquente. Alto Adige che sta vivendo
un momento negativo che rischia di farlo precipitare ulteriormente.
Solo una vittoria potrebbe ridare lo slancio ad una squadra che manca
di fiducia. Qualcosa si è rotto nel rapporto tra Sebastiani e la
squadra, non vorremmo che a pagare le colpe di tutti sia proprio il
tecnico.


Girone B
La Nocerina non conosce ostacoli e vince anche a Viareggio. Il
posticipo dell'Atletico Roma porta per il momento i rossoneri di
Auteri ad avere ben 11 punti di vantaggio sulla prima inseguitrice.
Una vittoria del Foligno al "Flaminio" significherebbe Serie B al 90%.

La partita di Viareggio, come abbiamo detto in sede di presentazione,
non era per niente semplice perchè la squadra bianconera è un
collettivo fatto da tanti giovani, ma ognuno sa sempre cosa fare e con
un direttore d'orchestra come l'ex centrocampista del Foggia che sta
ottenendo risultati soddisfacenti alla sua prima esperienza su una
panchina di 1a Divisione. Anche nella partita contro la capolista le
qualità dei toscani sono venute fuori e se il pareggio non è arrivato
è solo per la netta differenza di valori in campo tra le 2 squadre.
Ormai la squadra di Auteri viaggia spedita verso il proprio obiettivo
che è la B. In quest'ottica si devono rapportare gli acquisti di Ripa
dalla Pro Patria e di De Martino. Quest'ultimo enfant prodige nella
Roma e che nel tempo non ha mai saputo tenere fede alle tante
aspettative. Il suo arrivo serve per dare un ulteriore tassello a
mister Auteri per il turnover. Il periodo invernale ormai è finito e
ora i campi iniziano a diventare nuovamente soffici. C'è bisogno di
gente che abbia voglia di sacrificarsi, perchè il progetto Nocerina
non prevede fermate intermedie, dritti alla B. Ad inizio campionato
avevamo messo la squadra rossonera tra le favorite ma il suo inizio
balbettante ci aveva fatto ricredere. Dopo la sconfitta di Siracusa,
l'unica in questa cavalcata esaltante, ha rimesso tutto in discussione
e da lì sono arrivate 13 vittorie e 3 pareggi (1 solo interno contro
il Benevento). Domenica cosa c'è? Nocerina-Siracusa. La voglia di
rivalsa è tanta. La partita viene decisa da un gol di Pomante,
dimostrando che in questa Nocerina tutti sono utili ma nessuno è
indispensabile. Dopo il gol la capolista ha gestito il risultato con
una serie di giocate che vengono da una sicurezza che ti fa provare
anche cose che quando hai l'acqua alla gola neanche proveresti. Il
Viareggio non ha sfigurato e le sue possibilità per pareggiare le ha
anche avute. Con l'arrivo di Bocalon l'attacco del Viareggio ha preso
una bocca da fuoco che potrà dare una grossa mano per evitare la coda
dei play out.
Il Benevento che sembrava pronto ancora a combattere per tentare un
miracoloso ritorno in vetta, perde malamente in quel di Siracusa e
dice addio definitivamente, per l'ennesima volta, alla promozione
diretta in B. A Siracusa li aspettava un avversario non facile, ma
dopo l'ottima prestazione di Nocera contro la capolista nel posticipo
di qualche settimana fa, avevamo avuto il sentore che questo Benevento
ne avrebbe fatta di strada prima di arrendersi. Aretusei che
quest'anno si divertono a fare i cattivi con le prime della classe.
Anche la Nocerina ci ha lasciato le penne al "De Simone". Non sono
bastati gli esordi di Mounard e Paoloni per aver ragione di un
Siracusa tutto cuore. La squadra di Ugolotti dopo il bel gol di
Mancosu ha saputo tenere botta all'assalto, più confuso che concreto,
del Benevento. Neanche l'espulsione del nuovo arrivato Pasqualini alla
mezz'ora del primo tempo ha dato coraggio e lucidità agli ospiti per
raggiungere un pareggio, che visti i risultati delle altre non serviva
a niente. Per Galderisi ora si fa durissima perchè dovrà tenere in
tensione un gruppo che rischia di arrivare scarico all'appuntamento
con gli spareggi promozione. Per Ugolotti la conferma che sta
svolgendo un lavoro da applausi. Chissà che la società si ricordi di
lui in sede di progettazione per la nuova stagione.
Settimana scorsa abbiamo detto che dopo il pari di Siracusa avevamo
visto una Juve Stabia matura. Confermiamo ciò che abbiamo detto perchè
battere il Pisa, invischiato com'è in zona retrocessione era compito
solo da squadra di carattere. Vespe che nei primi 45 minuti non hanno
concesso nulla ad un Pisa che è sceso al "Menti" non di certo per fare
le barricate. Va dato merito ai nerazzurri di averci provato anche
sotto di un gol. Il gol del vantaggio di Scognamiglio a metà secondo
tempo rompe un equilibrio che con il passare dei minuti stava
diventando sempre più pericoloso. Il gol è stato contestato dagli
ospiti per una carica al portiere Lanni. Semplici può essere
soddisfatto dopo la prova di Domenica perchè il suo Pisa ha dimostrato
di essere vivo. Braglia continua a fare il suo lavoro e la squadra,
con l'innesto di Ciotola, ha una marcia in più. Domenica altro banco
di prova mica da ridere: Foggia-Juve Stabia.
Tonfo rumorosissimo se c'è ne uno, quello del Cosenza che perde per
4-2 a cospetto di una Lucchese che ha fatto il colpaccio della
settimana. La sconfitta dei silani compromette ulteriormente le
ambizioni di gloria di una società che continua a vivere momenti
drammatici, senza dimenticare che in settimana la scure della
disciplinare si abbatterà nuovamente su di loro. Piove sul bagnato.
Notizia di queste ore le dimissioni di Mirabelli e del tecnico Toscano
che a fine partita ha denunciato un malessere visibile dichiarando che
è impossibile combattere contro i mulini a vento. La tifoseria e la
passione dei tifosi del Cosenza non meritano questa situazione. La
Lucchese incassa e porta a casa una bella vittoria, con Grassi e
Crocetti sugli scudi. Indiani sta trasformando questa Lucchese che da
brutto anatroccolo è tornata ad essere protagonista. 10 punti nelle
prime 4 partite del 2011 danno il senso di un cambio di marcia che può
essere la spinta anche per una soluzione al dramma societario che
anche loro stanno vivendo. Le ultime notizie dicono che si sta
cercando di far arrivare i bonifici bancari hai giocatori in modo da
evitare future penalizzazioni. Già è un passo avanti importante perchè
far morire nuovamente il calcio a Lucca sarebbe davvero una beffa
continua.
Altra sconfitta interna del Foggia che nel derby con il Barletta va a
picco e rilancia le ambizioni salvezza del Barletta. Il nuovo tecnico
Cari non poteva iniziare meglio il proprio lavoro. La sua squadra ha
dimostrato voglia di combattere e i 3 punti sono un ottimo viatico.
Domenica prossima i biancorossi giocheranno uno scontro diretto molto
importante contro la Ternana e quale miglior antipasto di una vittoria
per preparare al meglio questa partita importantissima?
Proprio la Ternana è di nuovo protagonista, ma in negativo. Il
pareggio interno contro la Cavese costa la panchina ad Orsi. E con
questo siamo al 3° allenatore in una sola stagione. Poi ci lamentiamo
che le società falliscano. Le società sono libere di esonerare chi
vogliono, basta che poi non si pianga sul latte versato, tutto qui. Il
nome del nuovo allenatore è Bruno Giordano, indimenticato bomber degli
anni 80' di Napoli e Lazio. A lui il compito di risollevare le fere
che ad inizio stagione, questo non dimentichiamolo mai, erano partite
con ben altri obiettivi. L'arrivo di gente del calibro di Cejas è
sinonimo che la società comunque vuol fare le cose per bene. Certo la
partenza di Concas è una grossa perdita per l'ambiente ternano ma ci
rendiamo conto che i conti devono essere salvaguardati. Anche se poi
tutto cozza con 3 tecnici in una stagione.
Per la Cavese è un punto d'oro, anche se c'era l'opportunità di
portare a casa 3 punti pesantissimi vista l'espulsione a metà ripresa
del difensore Giubilato, che proprio perchè esperto dovrebbe evitare
questi colpi di testa che danneggiano non poco la squadra.
Il Gela ha conquistato un punto che vista la situazione societaria è
grasso che cola. La tifoseria gelese ora deve solo stare vicino alla
squadra e fargli sentire il proprio calore in attesa di tempi
migliori. Intanto proprio sul fronte societario le istituzioni hanno
trovato un accordo con il presidente per finire il campionato. E' già
un passo avanti. Per il Lanciano un altro brodino caldo che serve a
ben poco. Le ambizioni della società frentana erano altre e in cuor
loro ancora ci sperano.

Seconda divisione
Girone A
La disciplinare ha fatto il bello e il cattivo tempo in settimana
falcidiando ancora di più i gironi di penalizzazioni che compromettono
non poco la credibilità dei campionati.
La Pro Patria l'abbiamo lasciata prima della classe e ora si trova ad
inseguire. I fatti sono noti a tutti. La società è allo sbando,
nonostante il nuovo proprietario Pattoni che continua a rassicurare
tutti che si risolverà in breve tempo il tutto. La vecchia gestione
Tesoro ha fatto altri danni e la disciplinare ha comminato 4 punti di
penalità alla Pro Patria, che ora si ritrova ad inseguire la Pro
Vercelli che ora è prima in classifica.
Per i tigrotti un'altra sconfitta, contro il redivivo Savona, dopo le
tante che stanno subendo a livello societario, ma questa è più pesante
perchè rimette in discussione tutto il loro campionato. Incredibile
come si possa far morire il calcio in una città come Busto che vive di
Pro Patria da sempre.
La partita nel complesso è vissuta sul gol iniziale degli ospiti con
Facchinetti. Gestiscono bene la partita i ragazzi di Foschi che fanno
sfuriare la Pro Patria e alla fine colpiscono con Bottiglieri nel più
classico dei contropiede. Un 2-0 che rilancia fortemente le ambizioni
di un Savona che facendo la voce grossa sul campo della ex capolista
ora guarda al futuro con più ottimismo. Sembra che il Savona sia
finalmente uscito dalla crisi che l'ha attanagliata in questi mesi, in
5 partite solo 5 punti, mentre nelle ultime 3 sono arrivati 9 punti
pesantissimi. Ora sta a loro non disperdere questo vento che gonfia le
loro vele e cercare di sfruttarlo a proprio favore. La partita di
Domenica contro il Rodengo Saiano è propizia per un poker che
ridarebbe lustro alla classifica dei liguri.
Nonostante 2 pali colpiti, la Pro Vercelli non riesce a passare sul
campo del Renate. Occasione sciupata dai ragazzi di Braghin, che in
trasferta non vincono dalla partita con il Mezzocorona. Boldini sta
facendo disputare alla matricola nerazzurra un campionato davvero
dignitoso e il merito va anche alla sua squadra che lo segue per filo
e per segno. E' difficile fare calcio in certi ambienti per via del
poco seguito, ma la professionalità viene prima di tutto. Malatesta e
Marconi regalano le vere emozioni di una partita vissuta più sugli
spunti dei singoli che su giocate corali. Per la Pro Vercelli
sostanzialmente il punto va anche bene, però c'è bisogno di un paio di
vittore di seguito per scoraggiare la concorrenza, anche se i
risultati dagli altri campi danno fiducia al tecnico piemontese.
La Tritium non sa più vincere, il pari di Casale conferma che la
squadra di Vecchi è un po in ambasce. Dopo la vittoria contro il
Montichiari, sono arrivati 3 pareggi per 1-1 che non mettono in
discussione nulla perchè dietro le altre non ne sanno approfittare, ma
lanciano un piccolo campanello d'allarme che è meglio non
sottovalutare. Vecchi a fine partita l'ha detto e questo è molto
importante. Perchè vuol dire che sa dove è il problema.
Per il Casale il punto serve a poco, ma almeno non dà quel senso di
rassegnazione che in questi casi ha la meglio. Adesso il Casale deve
pensare alla partitissima di Domenica a Sacile per provare a vincere
sul campo di una diretta concorrente per evitare la retrocessione.
La Feralpi Salò fa la voce grossa e vince sul campo dell'Entella.
Vittoria pesante perchè in sede di presentazione avevamo ammonito la
squadra di Rastelli dallo stare attenti perchè l'Entella ultimamente
stava disputando delle ottime partite. Merito sicuramente dei
bresciani che non si sono disuniti mai, neanche dopo che Vasoio (3°
gol consecutivo per lui) aveva regalato il vantaggio alla squadra di
casa. Nella ripresa si è vista un'altra Feralpi, con i gol di
Quarenghi e Bracaletti che ricaccia nuovamente a 5 punti il Savona.
Prima o poi doveva arrivare, i segnali c'erano tutti e la sconfitta
alla fine è arrivata per un Lecco che nelle ultime 2 partite aveva
collezionato altrettanti pareggi che suonavano come qualcosa che si
stava rompendo. Già i primi segnali si erano visti lampanti nella gara
contro il Mezzocorona, dove nonostante gli ospiti fossero in
formazione rimaneggiatissima sono riusciti ad imbrigliare un Lecco
sottotono. La vetta è sempre lì a 4 punti, se poi guardiamo il
bicchiere mezzo pieno bisogna dire che fino a Novembre il Lecco era in
zona play out, adesso invece lotta per un obiettivo consono alle
proprie potenzialità. Il Montichiari non ha rubato nulla e la sua
vittoria gli fa compiere un bel salto in classifica. Dimas si conferma
bomber di categoria.
La Sacilese si prepara per il big match contro il Casale nel miglior
modo possibile con una vittoria contro la Sanremese in rimonta, segno
che la squadra dal punto di vista caratteriale c'è. Domenica ci vorrà
un'altra prestazione oltre i limiti per iniziare a scalare la
classifica. La Valenzana è a soli 3 punti. Per la squadra di Mango una
sconfitta pesante che non ripaga di tutti i sacrifici che sta facendo
la società.
Il prossimo avversario dei liguri è il Mezzocorona. La squadra di
Domenicali ha giocato in anticipo Sabato e ha perso malamente per 3-0
contro una Canavese in gran forma. Beretta Cristini e Curcio i
marcatori. Se ridiamo i 5 punti persi alla squadra di Rossi, la
troveremmo in piena lotta per il 5° posto, ultimo utile per provare la
scalata alla 1a Divisione. Senza dimenticare che devono recuperare la
partita contro il Renate. Per la squadra gialloverde ora c'è bisogno
di dimenticare in fretta questa sconfitta perchè la Sanremese già
incombe nei pensieri di Domenicali.
Il Rodengo Saiano vince contro la Valenzana e fa un altro bel passo in
avanti verso un campionato che rischia di essere sempre più
interessante per loro. A 5 punti dalla Feralpi Salò fa venir voglia di
pensare in grande. Decide un difensore, Belotti, con la Valenzana che
torna a casa con un pugno di mosche in mano. Attenzione perchè la
Sacilese ha vinto e c'è bisogno di uno scatto per evitare di essere
risucchiati nelle zone calde della classifica.


Girone B
Nei 2 recuperi di questo girone, si giocava a Noceto, dove i padroni
di casa ospitavano i cugini del Carpi in un derby inedito per i
campionati professionistici. Tutti davano la squadra di Sottili in
crisi, ma il tecnico continuava a gettare acqua sul fuoco dicendo che
era solo un problema derivante dagli assenti e che non appena loro
tornavano tutto si sarebbe rimesso in sesto. Mai ragione fu più
chiara, perchè il risultato finale (3-0) parla troppo chiaramente a
favore delle tesi del tecnico biancorosso. Con questa vittoria,
firmata da una doppietta di Giglio e un gol di Pasciuti, il Carpi
torna a +3 sulla Carrarese. Per la squadra di Torresani la sconfitta
fa male perchè dopo un primo tempo tutto di marca ospite, nella
ripresa nonostante la pressione esercitata, non è riuscito a riaprire
la partita che poi è stata chiusa definitivamente con il 3° gol
ospite. Non sono queste le partite che devono dare i punti per la
salvezza dei parmensi.
Il L'Aquila viene a capo di una Sangiovannese che ha venduto cara la
pelle. Bitetto ha una formazione che per 4\11 è nuova di zecca:
esordio per Carcione Franciel Piccioni e Stamilla.La società vuol fare
le cose in grande e questi acquisti ne sono la dimostrazione. Ma a
decidere la partita è un'altro neo acquisto, quel Pasquale Iadaresta
che ha iniziato la stagione nel Fano. Finora non aveva ancora segnato,
ha voluto attendere l'esordio con i rossoblù abruzzese per fare il
primo gol stagionale. Sangiovannese che come dicevamo ha saputo
mettere in difficoltà la squadra di Bitetto ma oltre agli applausi di
punti non ne sono arrivati. Il nuovo corso societario dei toscani
aveva portato buoni risultati. Perdere a testa alta sul campo di una
delle favorite del campionato è la dimostrazione che nonostante le
penalizzazioni il cuore della Sangiovannese ancora non ha smesso di
battere.

Girone C
Pareggio salomonico tra Campobasso e Neapolis. Partita che si decide
in 4 minuti, il tempo per il Campobasso di segnare con Balistreri e
per il Neapolis di pareggiare con Moxedano. Il punto fa più bene alla
squadra di Cosco che così allunga a 4 punti il margine di vantaggio
dalla Vibonese e tiene d'occhio a 1 e 3 punti Isola Liri e Brindisi.
Per la squadra di D'Arrigo, esordio dal primo minuto per l'ex
attaccante del Fondi Improta. Pareggio che gli consente di appaiare i
cugini dell'Aversa Normanna e di mantenersi in corsa per un posto al
sole. Senza dimenticare che Domenica alla ripresa del campionato i
ragazzi terribili di Mugnano giocheranno a Pomezia.

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