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lunedì 12 luglio 2010

Il calcio dà i numeri Mondiale - Episodio 26 - LA FINALE

Amici e amiche di tuttoilcalcioblog.it, appuntamento finale del "Calcio dà i numeri" versione Mondiale, un appuntamento particolare perché non c'è nessuna partita da presentare ma semplicemente una Nazionale da celebrare, quella Spagnola, che diventa per la prima volta nella sua storia Campione del Mondo. Un titolo strameritato, moderatamente contestato viste le modalità con cui le Furie Rosse hanno realizzato la rete del successo a 4' dai calci di rigore (il gol è arrivato sugli sviluppi di un corner non concesso all'Olanda), ma legittimo, conquistato ai danni di un'Olanda che ha impostato l'appuntamento finale solo su un tentativo di intimidazione fisica verso gli avversari, come testimoniano gli otto cartellini gialli comminati a loro da Webb (che ha anche ammonito tre Furie Rosse), più il rosso dato a Heitinga per doppia ammonizione al secondo supplementare (ma Webb è stato fin troppo tenero con gli orange, che meritavano di essere in 9 già nei tempi regolamentari).


Una vittoria legittima, dicevamo, quella spagnola, conquistata alla fine di una finale mediocre viste le attese di grande spettacolo. Soprattutto nei tempi regolamentari, si è visto poco calcio e molti, ma molti calci. Ma la Spagna è stata sempre più pericolosa degli orange, andando vicina alla rete con Sergio Ramos per due volte (sulla prima ottima parata di Stekelenburg, sulla seconda clamoroso errore del terzino che tutto solo mette alto di testa) e con Villa (che si fa respingere praticamente sulla linea un tiro ravvicinatissimo). Dall'altra parte, l'Olanda può recriminare eccome: due clamorose occasioni fallite, entrambe con Robben. Sulla prima viene lanciato meravigliosamente dall'interista Snejider (che gioca un pelino meglio di Villa, ma non incide più di tanto) ma a tu per tu con Casillas gli spara addosso, consentendo al portiere spagnolo di salvarsi in angolo. Sulla seconda è ancora a tu per tu col capitano iberico ma nella sua azione pesa un contrasto semi-falloso di Puyol, che aiuta Casillas a recuperare metri sull'attaccante del Bayern Monaco.

Poi i supplementari. E la musica non è cambiata: molti calci olandesi con qualche sporadica ripartenza (senza mai avere altre opportunità come quella con Robben), con la Spagna che fa gioco. E che, però, inizia a fare maggiore paura: l'ingresso in campo di Fabregas (per Xabi Alonso) cambia la partita ed è proprio Fabregas che prima serve Xavi, il quale chiede un rigore sacrosanto; poi, è ancora il n.10 a sprecare addosso a Stekelenburg. L'Olanda si chiude e punta ai rigori ma al 112' arriva il doppio giallo a Heitinga. La Spagna è sempre più convinta, ma l'Olanda torna ad attaccare. E avviene il misfatto: punizione di Snejider deviata da Puyol e da Casillas, Webb non concede un angolo sacrosanto. Sul ribaltamento di fronte, tiro di Fabregas rimpallato, palla a Iniesta che realizza il gol della vita a soli 240 secondi dai calci di rigore. Altri 4' + 2' di recupero, quando Webb dà il triplice fischio e sancisce il primo titolo Mondiale della storia della Spagna, che giunge due anni dopo il titolo europeo permettendo alle Furie Rosse di Vicente Del Bosque di realizzare l'accoppiata titolo continentale-titolo mondiale riuscita in passato solo a Germania (allora Ovest, 1972-1974) e alla Francia (ma a titoli invertiti, 1998-2000) e fuori dal Vecchio Continente al Brasile.

Andiamo a leggere, uno per uno, i 23 campioni del Mondo 2010:

Portieri: Iker Casillas (Real Madrid CF), Pepe Reina (Liverpool FC), Víctor Valdés (FC Barcelona)

Difensori: Raúl Albiol (Real Madrid CF), Álvaro Arbeloa (Real Madrid CF), Joan Capdevila (Villarreal CF), Carlos Marchena (Valencia CF), Gerard Pique (FC Barcelona), Carles Puyol (FC Barcelona), Sergio Ramos (Real Madrid CF)

Centrocampisti: Xabi Alonso (Real Madrid CF), Sergio Busquets (FC Barcelona), Cesc Fàbregas (Arsenal FC), Andrés Iniesta (FC Barcelona), Javi Martínez (Athletic Club), David Silva (Valencia CF), Xavi Hernández (FC Barcelona)

Attaccanti: Jesús Navas (Sevilla FC), Juan Mata (Valencia CF), Pedro Rodríguez (FC Barcelona), Fernando Llorente (Athletic Club Bilbao), Fernando Torres (Liverpool FC), David Villa (Valencia CF)

Arriva seconda invece l'Olanda: per la terza volta su tre finali, gli orange non riescono a prevalere dopo le sconfitte del 1974 e del 1978 ad opera dei rispettivi padroni di casa (Germania Ovest e Argentina). Inoltre, per la seconda volta, gli orange finiscono sconfitti ai tempi supplementari, dopo che gli era accaduto nel 1978 con annessi rimpianti per occasioni fallite nei tempi regolamentari (oggi Robben due volte sciupone davanti a Casillas; a Buenos Aires, al 90', Resenbrink colpì il palo). La Germania al terzo posto completa il podio tutto europeo di questo Mondiale 2010, che per la prima volta ha visto prevalere una nazionale europea al di fuori del proprio continente. Europa ora in vantaggio sul SudAmerica 10-9; la Spagna è l'ottava nazionale diversa a vincere questo titolo. E torniamo ancora a celebrare il cammino spagnolo andandolo a rivisitare partita per partita. Una Spagna che era partita male, sconfitta dalla Svizzera, ma che poi è riuscita a vincere sei partite di fila giocando un calcio a lei storicamente sconosciuto fino ai quarti: tanta difesa, cinismo e contropiede. Poi, in semifinale e in finale, pur vincendo sempre di misura è tornata la "nazionale che fa la partita". Davvero particolare che abbia vinto tutte le gare ad eliminazione diretta sempre per 1-0, guidata spesso da Villa che chiude con cinque gol, capocannoniere in coabitazione (ne parliamo dopo). Tutto il cammino spagnolo:

1. Spagna - Svizzera 0-1 (Girone H)
2. Spagna - Honduras 2-0 (Girone H, 2 Villa)
3. Spagna - Cile 2-1 (Girone H, Villa e Iniesta)
4. Spagna - Portogallo 1-0 (Ottavi di finale,Villa)
5. Spagna - Paraguay 1-0 (Quarti di finale, Villa)
6. Spagna - Germania 1-0 (Semifinale, Puyol)
7. Spagna - Olanda 1-0 dts (Finale, Iniesta)

8 gol realizzati, 2 subiti. Tre marcatori: Villa (5 realizzazioni), Iniesta (2, la seconda decisiva per il titolo) e una per Puyol (quella che ha consentito alla Spagna di battere la Germania e accedere alla finale). Così, la Spagna si arricchisce della sua prima stella iridata sulla maglia.

Capitolo cannonieri: sono quattro al termine del Mondiale, tutti con cinque gol. Sono lo spagnolo Villa, l'olandese Snejider (che manca l'occasione di coronare una stagione strepitosa, dove ha vinto tutto con l'Inter), il tedesco Muller e l'uruguayano Forlan. Un rappresentante ciascuno per ognuna delle prime quattro nazionali di questo Mondiale.

Bene. La rubrica dei numeri finisce qui e va in vacanza. Ringrazio Massimo Verona per avermi permesso di collaborare con questa redazione e di avermi dato anche la possibilità di far parte della squadra dei cronisti, anche con un ruolo di primo piano. La rubrica torna con l'inizio della nuova stagione... da parte di Mario Aiello, l'augurio di una serena estate e un ringraziamento a tutti voi che ci avete seguito.

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