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sabato 20 febbraio 2010

Aspettando Sud Africa 2010: Sud Corea 2002


Cari lettori, siamo giunti all'edizione numero diciassette del Mondiale di calcio, quella che si svolse per la prima volta in due paesi, Corea del Sud e Giappone. Per la prima volta il torneo si svolse fuori dall'Europa o dall'America e prese avvio il 31 Maggio, per concludersi il 31 Giugno 2002.

Le citta che ospitarono le partite furono, in Corea del Sud: Daegu (Daegu World Cup Stadium), Seoul (Seoul World Cup Stadium), Busan (Busan Asiad Stadium), Incheon (Munhak Stadium), Ulsan (Munsu Stadium), Suwon (Suwon World Cup Stadium), Gwangju (Gwangju World Cup Stadium), Jeonju (Jeonju World Cup Stadium), Seogwipo (Jeju World Cup Stadium), Daejon (Daejeon World Cup Stadium); in Giappone invece furono: Yokohama (International Stadium), Saitama (Saitama Stadium), Fukuroi (Shizuoka Stadium Ecopa), Osaka (Nagai Stadium), Rifu (Miyagi Stadium), Oita (Stadium Big), Niigata (Stadium Big Swan), Sapporo (Sapporo Dome), Kashima (Kashima Stadium), Kobe (Wing Stadium).
Le partecipanti al mondiale furono: Arabia Saudita, Argentina, Belgio, Brasile, Camerun, Cina, Corea del Sud, Costa Rica, Croazia, Danimarca, Ecuador, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Irlanda, Italia, Messico, Nigeria, Paraguay, Polonia, Portogallo, Russia, Senegal, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Svezia, Tunisia, Turchia, Uruguay.

Fase finale: nel girone A, la partita d'apertura dà il via alle sorprese che caratterizzeranno tutto il mondiale nippocoreano. L'esordiente Senegal, squadra composta in gran parte da giocatori provenienti dal campionato francese, si impone sui campioni del mondo orfani di Zidane. La doppietta del danese Tomasson contro l'Uruguay, costringe subito i francesi ad un drammatico dentro o fuori contro i Sud Americani, reso ancora più decisivo dal pareggio tra le due capoliste nella prima partita della seconda giornata. Transalpini ed uruguayani finiscono col farsi del male a vicenda, chiudendo la sfida con uno scialbo 0-0 che di fatto le costringe ad affidarsi ad una serie di improbabili concatenazioni di risultati nell'ultimo turno per sperare di superare la prima fase. Il miracolo non avviene e la Francia viene battuta anche dalla Danimarca. e chiude mestamente ultima senza gol segnati (prima volta nella storia per una nazionale campione del mondo). Nell'altra sfida il Senegal mostra la solita doppia faccia del calcio africano, va avanti di tre reti all'intervallo e riesce nell'impresa di riaprire match e qualificazione subendo la rimonta dell' Uruguay che nell'assedio finale sfiora addirittura l'incredibile rete del 4-3 che avrebbe significato eliminazione per la sorpresa del torneo. Nel girone B, alla Spagna tocca un altro girone abbordabile dopo quello delle qualificazioni ed anche stavolta non fa fatica a vincerlo. Slovenia, Sud Africa e Paraguay non impensieriscono mai gli iberici, che segnano tre gol a partita e vanno sotto soltanto contro i sudamericani. Gli sloveni pagano lo scotto dell'esordio e non riescono a bissare la dignitosa prestazione degli Europei del 2000, terminando a zero punti un gruppo tutto sommato alla loro portata. Le altre due si giocano il secondo posto e la spunta la nazionale sudamericana guidata da Cesare Maldini. Nel girone C, dopo uno stentato esordio con polemiche, il Brasile non fa fatica ad abbattere le risibili resistenze di Cina e Costa Rica. Alle spalle dei verdeoro strappa una faticosa qualificazione la Turchia, soltanto grazie alla differenza reti nei confronti dei centroamericani, strapazzati nell'ultimo turno da un Brasile mai in vena di sconti. Nel girone D, la testa di serie d'ufficio è la Corea del Sud padrona di casa, che si ritrova in un girone abbordabile e addirittura al di sotto delle attese. Le avversarie sono gli Stati Uniti e le redivive Polonia e Portogallo. Già nella prima giornata, ci si accorge che non sarà un girone propizio per le europee: la Corea, sostenuta da un pubblico entusiasta, colpisce due volte una Polonia irriconoscibile, mentre il Portogallo dopo 36' è già sotto di 3 goal contro gli States e non riuscirà ad andare oltre il 3-2. Nella seconda giornata, è già tempo di dentro o fuori per Portogallo e Polonia, mentre la Corea si divide equamente la posta con gli Stati Uniti. A spuntarla sono i lusitani, che tornano a fare i campioni e calano il poker sui polacchi, che rifanno anticipatamente le valigie per tornare in patria. Al terzo turno succede l'incredibile: agli Stati Uniti basterebbe anche un pari, ma dopo 5' i polacchi sono già in vantaggio 2-0. Intanto, sul campo di Incheon comincia una vera e propria battaglia tra Corea del Sud e Portogallo, con scontri durissimi ed episodi di violenza in campo. A perder la testa, però, sono i lusitani che rimangono in 10 dopo mezz'ora e addirittura in 9 alla metà del secondo tempo. A spuntarla, sono quindi, la squadra di casa e e gli Stati Uniti, pur duramente sconfitti per 3-1 dalla Polonia. Nel girone E, arrivato in Asia come possibile outsider (addirittura indicato come possibile semifinalista prima del torneo), anche grazie alla vittoria della squadra olimpica ottenuta due anni prima in Australia, il Camerun andrà incontro ad un incredibile fallimento, incapace di esprimere quel calcio offensivo e velocissimo che da sempre caratterizza i leoni africani. Ad accentuare ulteriormente la delusione per Eto'o e compagni ci si mettono le prestazioni non certo esaltanti di una Germania che, dopo il roboante 8-0 rifilato ai mediocri sauditi, pareggia con gli irlandesi e batte i camerunensi. L'Irlanda solida e compatta come nella classica tradizione d'oltremanica, si affida al talentino Robbie Keane e si piazza seconda col minimo sforzo e nessuna sconfitta incassata. Il girone F, è il cosiddetto "girone della morte", con la favoritissima (anche per la vittoria finale) Argentina costretta a vedersela già al primo turno con l'altra big Inghilterra e le due pericolose outsider Svezia e Nigeria. Proprio gli scandinavi inchiodano subito sul pari la sfida con gli inglesi aperta da un gol di testa del colosso Campbell, lanciando così l'Argentina in testa al girone grazie all'1-0 sugli africani con gol del redivivo Batistuta. Nella seconda giornata la Nigeria cede ancora e la concomitante vittoria inglese per 1-0 permette agli svedesi di giocarsi il passaggio del turno avendo a disposizione due risultati su tre. A Rifu si consuma il nuovo dramma argentino, una nazionale ricca di primedonne e minata da profonde rivalità interne, viene punita ad inizio ripresa da una punizione tutt'altro che irresistibile di Svensson. Solo nel finale arriverà il pari di Crespo. L'Inghilterra ringrazia e, di nuovo senza convincere, pareggia senza reti con la Nigeria e si piazza seconda con la certezza di non affrontare la temuta Francia agli ottavi. Il gruppo G non è sicuramente il "girone della morte", ma rischia di diventarlo per la nazionale italiana vice campione d'Europa, guidata da Giovanni Trapattoni. Gli avversari con i quali l'Italia si scontra nel raggruppamento sono: i misteriosi ecuadoregni, esordienti in un mondiale, il Messico e la Croazia. L'inizio è secondo copione: Vieri segna due gol nei primi 30' della gara d'esordio e tanto basta a chiudere la pratica con l'Ecuador. Il secondo match è contro una Croazia che non è nemmeno lontana parente della squadra rivelazione del mondiale di Francia e di Euro '96. Bobo Vieri segna nel primo tempo, ma il fischietto inglese Graham Poll vede un fuorigioco che in realtà non c'è ed annulla; il centravanti nerazzurro, però, si ripete nel secondo tempo, e porta in vantaggio gli azzurri. Ma in 3', la Croazia segna prima con Ivica Olic e poi con un incredibile goal dell'italiano Milan Rapaic. L'Italia arriva così, alla terza e decisiva giornata, con la consapevolezza di dover battere il Messico, capolista del girone a punteggio pieno, per passare il turno. Pronti e via: l'Italia va in vantaggio con Pippo Inzaghi dopo qualche minuto, ma anche questo goal viene ingiustamente annullato per fuorigioco. Alla mezz'ora, l'attaccante messicano Jared Borgetti inventa uno dei goal più incredibili del mondiale, segnando di testa a Gianluigi Buffon, con la palla che prende una traiettoria spettacolare prima di insaccarsi nell'angolino. L'Italia è virtualmente fuori. Ma all'inizio del secondo tempo, accade qualcosa: da Yokohama: arriva la notizia che l'Ecuador è in vantaggio sulla Croazia, risultato questo che regala il passaggio del turno agli azzurri. L'Italia capitalizza la qualificazione nei minuti finali con il goal di testa di Del Piero. Il Messico è primo a 7 punti. L'Italia, seconda a quota 4, ringrazia l'Ecuador. Nel girone H, a quattro anni dalla prima partecipazione al mondiale, il Giappone ottiene anche il primo passaggio del turno, dominando un raggruppamento non certo ostico ed evitando anche l'insidia Brasile agli ottavi. Gli uomini guidati da Troussier mettono in vetrina le stelle europee Inamoto e Nakata ed approfittano delle amnesie russe oltre che della cronica mancanza di incisività in attacco della Tunisia. Soltanto il Belgio strappa un punto agli asiatici ed ottiene la qualificazione vincendo lo spareggio contro i russi ai quali non basta il giovane talento Syčёv per evitare l'ennesima delusione mondiale.

Ottavi di finale: il primo ottavo di finale vede di fronte la Germania di Voller ed il Paraguay di Cesare Maldini. La partita è tra le più brutte di questa edizione del mondiale, con le due squadre che sembrano puntare neanche troppo implicitamente ai tempi supplementari. Una rete allo scadere del panchinaro italo-svizzero Neuville regala il passaggio del turno ad una squadra che convince sempre meno ma che continua a non perdere colpi. Nell'ottavo seguente, l'Inghilterra elimina agevolmente la Danimarca per 3-0. Il giorno dopo si affrontano le due sorprese Svezia e Senegal. l'avvio è scoppiettante, gli svedesi passano subito in vantaggio con il bomber Larsson ma si fanno raggiungere da Camara. Si va ai supplementari ed Ibrahimovic, appena entrato, sfiora il golden gol della qualificazione con una sontuosa azione personale. Alla fine, però, saranno gli africani a festeggiare, grazie alla doppietta di Camara. Non meno emozionante è la sfida serale tra Irlanda e Spagna con gli iberici raggiunti al 90° da un rigore (il secondo della partita, dopo quello parato da Casillas ad Harte) di Keane e costretti alla lotteria dei rigori dalla sorprendente truppa di McCarthy. Lo show degli errori premia gli spagnoli, che ne sbagliano soltanto due contro i tre degli irlandesi, il tiro decisivo di Mendieta manda la Spagna ai quarti di finale dopo otto anni. Gli ottavi mettono di fronte per la prima volta in una fase finale i due colossi CONCACAF, gli Stati Uniti ed il Messico. La spuntano gli americani, che mettono in luce il talento di Landon Donovan e tengono a centrocampo grazie all'esperienza di capitan Reyna. In serata il Brasile si impone sul Belgio per 2-0. Chiudono il tabellone le due sfide dei padroni di casa. Sulla carta è il Giappone ad avere il turno più facile, contro la Turchia, ma incredibilmente si fa battere da un gol su azione da calcio d'angolo del milanista Umit Davala in apertura e non riesce più a rimontare. L'Italia trova la Corea del Sud. I giornali coreani danno per sicuro il passaggio del turno dei padroni di casa; addirittura, durante la partita i tifosi coreani esibiscono lo slogan "Again 1966" a ricordo dell'1-0 rifilato dall'altra Corea. Arbitra l'ecuadoregno Byron Moreno che dovrà a questa partita molta della sua fama. Dopo pochi minuti, infatti, punisce con il rigore una ingenua trattenuta in area di Panucci. Sul dischetto si presenta Ahn, ma Buffon devia in angolo. Al 17°, arriva la rete del solito Vieri. L'Italia avrebbe l'occasione di chiudereil match, ma non lo fa e a due minuti dalla fine arriva la rete del pareggio siglata da Seol-Ky Hyeon. Pochi secondi dopo, Vieri manca il bersaglio a porta vuota, spedendo di piatto alle stelle da qualche metro. Si va ai tempi supplementari e gli azzurri continuano ad essere pericolosi, benché innervositi dagli avversari, che riservano loro una serie di violenti e gratuiti colpi bassi non sanzionati dall'arbitro. L'Italia si vede anche annullare l'ennesimo goal regolare. Al 104° viene espulso Totti L'Italia non demorde e punta dritta ai calci di rigore. Ma al 117°, tra le maglie della difesa azzurra, sbuca il perugino Ahn, che stavolta insacca e manda a casa definitvamente l'Italia. Imbarazzante eliminazione per l'Italia che costerà l'indignazione della nazione contro Byron Moreno, nonché l'ironia della stampa internazionale. Corea del Sud da record: dopo quasi quarant'anni, finalmente una squadra asiatica accede ai quarti di finale di Coppa del Mondo.

Quarti di finale: con Argentina, Francia e Italia già a casa e la Germania solo grande di nome, la vera finale anticipata è quella che si gioca a Fukuroi tra Inghilterra e Brasile. Gli inglesi non raggiungono una semifinale mondiale da 12 anni e spaventano i vicecampioni in carica con il gol iniziale di Owen. Sul finire di tempo, Rivaldo pareggia. Ad inizio ripresa il portiere Seaman si fa sorprendere da una punizione calciata dalla trequarti da Ronaldinho. Pochi minuti dopo il giovanissimo fantasista del Paris Saint Germain si fa espellere ma anche in 10 la squadra di Scolari (fautore di un calcio molto più europeo e concreto) tiene ed ipoteca la vittoria finale. Nell'altra sfida di giornata una sempre più brutta Germania viene tenuta a galla da un Kahn superlativo e dal solito Ballack che regala il passaggio alle semifinali. Ancora tante polemiche per la Corea del Sud. Dopo l'eliminazione al veleno dell'Italia, infatti, la squadra di Guus Hiddink supera anche la Spagna, 5-3 ai calci di rigore. Chiude il quartetto delle semifinaliste la Turchia che si aggiudica il match tra outsider e spegne i sogni di gloria del Senegal.

Semifinali: la strana composizione del tabellone mette di nuovo di fronte Brasile e Turchia, con i turchi decisi a vendicare il 2-1 del girone eliminatorio. Li punisce però ancora Ronaldo. Anche l'altra semifinale vede confermato il pronostico (anche se la Germania è favorita solo sotto l'aspetto della tradizione), la Corea del Sud già soddisfatta dell'eccellente traguardo ottenuto. Ancora una volta è decisivo Ballack. Per i tedeschi è la quarta finale nelle ultime sei edizioni del mondiale ma è senza dubbio la più inaspettata : la squadra non riesce ad esprimere un gioco soddisfacente.

Finali: per Corea del Sud e Turchia la finale di consolazione è l'occasione per festeggiare un mondiale incredibile, andato ben oltre le previsioni. A Daegu, Dopo dieci secondi la difesa asiatica si fa sorprendere al centro da Hakan Sukur che porta immediatamente in vantaggio la Turchia. Nonostante l'immediato pareggio di Lee Eul Yong i turchi trovano altri due gol prima della fine del tempo rendendo la ripresa una semplice passerella per chi ha giocato meno con l'inutile rete di Song Chong-Gug nel recupero. La finale di Yokohama mette di fronte le due squadre con il maggior numero di incontri disputati in una fase finale del mondiale e ben sette titoli in bacheca conquistati. Paradossalmente si tratta della prima partita tra Germania e Brasile n un campionato del mondo ed i pronostici sono tutti dalla parte dei brasiliani. È comunque la Germania ad iniziare meglio nei primi 45 minuti, rischiando soltanto nel finale con la traversa su punizione di Kleberson ed un paio di occasioni per Ronaldo. Ma il Brasile non è in vena di regali ed il miracolo del 1954 stavolta non riesce ai tedeschi, che al 67'devono capitolare per colpa di un clamoroso errore di Kahn che si lascia sfuggire un rasoterra lento di Ronaldo lesto a mettere in rete la palla lasciata incustodita nell'area piccola. La reazione tedesca semplicemente non esiste ed a nulla servono gli ingressi di Bierhoff e del possente oriundo Asamoah perché il Brasile assa ancora dopo dieci minuti con una combinazione in velocità al limite dell'area e tiro secco all'angolino di Ronaldo che mette la parola fine ad una finale dal pronostico già scritto, ottimamente diretta dall'italiano Pierluigi Collina.

Ed ecco tutti i risultati, fase a gironi:
Girone A: Francia-Senegal 0-1, Uruguay-Danimarca 1-2, Danimarca-Senegal 1-1, Francia-Uruguay 0-0, Danimarca-Francia 2-0, Senegal-Uruguay 3-3. Classifica: Danimarca* 7, Senegal* 5, Uruguay 2, Francia 1. (*qualificate agli ottavi)

Girone B: Paraguay-Sud Africa 2-2, Spagna-Slovenia 3-1, Spagna-Paraguay 3-1, Sud Africa-Slovenia 1-0, Sud Africa-Spagna 2-3, Slovenia-Paraguay 1-3. Classifica: Spagna* 9, Paraguay* e Sud Africa 4, Slovenia 0. (*qualificate agli ottavi: il Paraguay si qualifica per maggior numero di reti segnate)

Girone C: Brasile-Turchia 2-1, Cina-Costa Rica 0-2, Brasile-Cina 4-0, Costa Rica-Turchia 1-1, Costa Rica-Brasile 2-5, Turchia-Cina 3-0. Classifica: Brasile* 9, Turchia* e Costa Rica 4, Cina 0. (*qualificate agli ottavi: la Turchia passa per la migliore differenza reti)

Girone D: Corea del Sud-Polonia 2-0, Stati Uniti-Portogallo 3-2, Corea del Sud-Stati Uniti 1-1, Portogallo-Polonia 4-0, Polonia-Stati Uniti 3-1, Portogallo-Corea del Sud 0-1. Classifica: Corea del Sud* 7, Stati Uniti* 4, Portogallo e Polonia 3. (*qualificate agli ottavi)

Girone E: Irlanda-Camerun 1-1, Germania-Arabia Saudita 8-0, Germania-Irlanda 1-1, Camerun-Arabia Saudita 1-0, Camerun-Germania 0-2, Arabia Saudita-Irlanda 0-3. Classifica: Germania* 7, Irlanda* 5, Camerun 4, Arabia Saudita 0. (*qualificate agli ottavi)

Girone F: Argentina-Nigeria 1-0, Inghilterra-Svezia 1-1, Svezia-Nigeria 2-1, Argentina-Inghilterra 0-1, Svezia-Argentina 1-1, Nigeria-Inghilterra 0-0. Classifica: Svezia* e Inghilterra* 5, Argentina 4, Nigeria 1. (*qualificate agli ottavi: Svezia prima per maggior numero di reti segnate)

Girone G: Croazia-Messico 0-1, Italia-Ecuador 2-0, Italia-Croazia 1-2, Messico-Ecuador 2-1, Messico-Italia 1-1, Ecuador-Croazia 1-0. Classifica: Messico* 7, Italia* 4, Croazia ed Ecuador 3. (*qualificate agli ottavi)

Girone H: Giappone-Belgio 2-2, Russia-Tunisia 2-0, Giappone-Russia 1-0, Tunisia-Belgio 1-1, Tunisia-Giappone 0-2, Belgio-Russia 3-2. Classifica: Giappone* 7, Belgio* 5, Russia 3, Tunisia 1. (*qualificate agli ottavi)

Ottavi di finale: Germania-Paraguay 1-0, Danimarca-Inghilterra 0-3, Svezia-Senegal 1-2 d.t.s., Spagna-Irlanda 3-2 d.c.r. (1-1 d.t.s.), Brasile-Belgio 2-0, Giappone-Turchia 0-1, Corea del Sud-Italia 2-1 d.t.s.

Quarti di finale: Inghilterra-Brasile 1-2, Germania-Stati Uniti 1-0, Spagna-Corea del Sud 3-5 d.c.r. (0-0 d.t.s.), Senegal-Turchia 0-1.

Semifinali: Germania-Turchia 1-0, Brasile-Turchia 1-0.

Finale 3° posto: Corea del Sud-Turchia 2-3.

Finale 1° posto: Germania-Brasile 0-2. Marcatori: 67° e 79° Ronaldo

Capocannoniere del torneo: Ronaldo (Brasile) con 8 reti.

Ed ecco la rosa del Brasile Campione del Mondo per la quinta volta: Marcos, Cafù, Lucio, Roque Junior, Edmilson, Robero Carlos, Gilberto Silva, Ronaldo, Rivaldo, Ronaldinho, Kleberson, Dida, Rogerio Ceni, Ricardinho, Belletti, Anderson Polga, Junior, Denilson, Vampeta, Juninho Paulista, Edilson, Luizao, Kakà. Allenatore: Felipe Scolari (Bra)

Cari lettori, appuntamento alla prossima settimana per l'ultimo appuntamento con la storia dei mondiali di calcio. Rivisiteremo il Mondiale di Germania 2006 che ha visto trionfare l'Italia di Marcello Lippi nella storica serata di Berlino!

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